Legislatura: 17Seduta di annuncio: 897 del 05/12/2017
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 05/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/12/2017 LAFORGIA FRANCESCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/12/2017 CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/12/2017 CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/12/2017 FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/12/2017 FAVA CLAUDIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/12/2017 FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/12/2017 GALLI CARLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/12/2017 PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/12/2017 PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 06/12/2017 Resoconto GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI) DICHIARAZIONE VOTO 06/12/2017 Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC-IDEA Resoconto VARGIU PIERPAOLO MISTO-DIREZIONE ITALIA Resoconto QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA Resoconto SCOPELLITI ROSANNA ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA Resoconto PALMIZIO ELIO MASSIMO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto CARROZZA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 06/12/2017 Resoconto GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/12/2017
DISCUSSIONE IL 06/12/2017
NON ACCOLTO IL 06/12/2017
PARERE GOVERNO IL 06/12/2017
VOTATO PER PARTI IL 06/12/2017
RESPINTO IL 06/12/2017
CONCLUSO IL 06/12/2017
La Camera,
premesso che:
il 17 novembre 2017 si è conclusa a Ginevra la prima sessione del Gruppo di esperti governativi (Gge) della Convenzione sulle armi non convenzionali (Ccw) del 1980, che ha visto la partecipazione di 86 Stati, di cui 22 si sono già espressi in favore dell'adozione di un documento che proibisca l'utilizzo dei Laws (lethal autonomous weapons systems, anche chiamati semplicemente AWS);
i lavori del Gge in sede Onu sono iniziati nel 2013, e i primi colloqui con gli Stati si sono avuti nel maggio del 2014, e il consenso tra gli Stati su tale divieto aumenta ad ogni riunione, mentre è crescente il dibattito tra l'opinione pubblica e sui mezzi di informazione sulle implicazioni etiche e giuridiche che derivano dall'utilizzo di sistemi AWS nei conflitti armati;
il dibattito si è alimentato a seguito dell'adozione da parte della Ong Human Rights Watch del rapporto Losing Humanity. A case against killer robots, pubblicato nel 2012, che mette in guardia contro i rischi legati alla sostituzione con AWS di soldati in carne ed ossa;
successivamente la stessa Human Rights Watch ha rilasciato nel 2015 uno studio titolato Accountability Gap in cui si analizza il vuoto legislativo che si viene a creare a fronte dell'utilizzo di tali armi e dove si esamina attentamente la problematica dell'attribuzione legale delle responsabilità in caso di uccisione di esseri umani;
le Ong di tutto il mondo hanno avviato in merito una campagna inaugurata il 22 aprile del 2013 a Londra e che si chiama Campaign to stop the killer robot. Promossa, tra gli altri, proprio da Human Rights Watch, la campagna intende proibire in via preventiva e totale lo sviluppo, la produzione e l'uso dei cosiddetti robot «assassini»;
sono già diversi gli esemplari di Laws che sono stati testati. Tra questi il sistema SGR-A1, prodotto dalla Samsung Techwin in collaborazione con l'università della Corea, che è attualmente utilizzato nella zona demilitarizzata tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. L'SGR-A1 è una sorta di robot sentinella, munito di videocamere e sensori di movimento in grado di identificare la presenza di eventuali intrusi. È inoltre fornito di armi in grado di sparare proiettili sia di gomma che normali, armi che possono essere utilizzate qualora l'intruso non venga identificato tramite il sistema di riconoscimento vocale di cui SGR-A1 è provvisto;
un altro esempio di arma attualmente in sviluppo è il Taranis, un aereo da combattimento dell'Esercito britannico senza pilota a bordo, che ha effettuato il suo primo test di volo all'inizio del 2014. Oltre al pilotaggio remoto, questo drone può volare autonomamente; gli ufficiali della Royal Air Force tengono a precisare che sarà comunque sempre prevista la presenza di un essere umano a supervisionare il drone;
lo sviluppo, la produzione e l'uso degli AWS pone quindi delle questioni complesse e controverse che dovrebbero condurre in tempi rapidi, ad opinione dei firmatari di questo atto di indirizzo, ad un divieto assoluto del loro utilizzo, pena un radicale definitivo superamento degli strumenti del diritto internazionale che si attivano in situazioni di conflitto armato: primi fra tutti il diritto internazionale umanitario ed il diritto penale internazionale, creati principalmente per evitare il ripetersi degli orrori dei due conflitti mondiali;
nell'individuazione del legittimo livello di forza da impiegare in un conflitto armato si richiedono elementi di discrezionalità che mal si fondono con un esclusivo livello quantitativo dell'uso della forza comminata dai robot. Il diritto internazionale umanitario si fonda proprio su principi che richiedono una valutazione comparativa di elementi contingenti e talvolta incommensurabili che in nessuna maniera possono essere tradotti in linguaggio algoritmico, ovvero nel linguaggio dei robot;
esiste quindi un ostacolo insormontabile nell'impiego degli AWS rappresentato dalla loro incapacità di compiere scelte che siano il risultato di un processo deliberativo, poiché esclusivamente impostati su una razionalità algoritmica rappresentata dall'intelligenza artificiale;
in questo deficit di processo deliberativo e con difficoltà nell'individuare la responsabilità dell'azione, gli AWS potrebbero commettere crimini di guerra o di genocidio in assenza di un soggetto a cui imputare direttamente il crimine e quindi condurre in definitiva ad una pericolosissima deresponsabilizzazione dell'azione militare;
ulteriori imprevedibili problemi relativi gli AWS possono sorgere ovviamente da malfunzionamenti, bug nel software, problemi di comunicazione e attacchi informatici. Questi addirittura potrebbero non solo modificare direttamente il loro funzionamento, ma semplicemente essere mirati a conoscere in anticipo il comportamento di queste armi, rendendole inefficaci;
l'Italia, purtroppo, figura tra i Paesi che si sono opposti nel recente passato al passaggio al Gruppo di esperti governativi (Gge) della Ccw e anzi ha sostenuto che le attuali norme del diritto internazionale siano sufficienti per regolare queste nuove tecnologie;
sarebbe quindi auspicabile modificare l'atteggiamento del Governo, anche alla luce degli importanti e autorevoli pareri contrari all'utilizzo degli AWS, da ultimo il report pubblicato nel novembre del 2017 dallo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri),
impegna il Governo:
1) a proporre in sede di Consiglio dell'Unione europea una moratoria sullo sviluppo, sulla produzione e sull'uso dei Laws;
2) ad assumere iniziative per modificare la legislazione nazionale affinché si definisca un divieto assoluto dello sviluppo, della produzione e dell'uso dei Laws;
3) a supportare in sede Onu, presso il citato Gruppo di esperti governativi ai sensi della Convenzione sulle armi non convenzionali (CCW), le proposte finalizzate a introdurre la previsione del divieto di utilizzo dei Laws all'interno della Convenzione stessa.
(1-01772) «Duranti, Marcon, Laforgia, Cimbro, Civati, Fassina, Fava, Fratoianni, Carlo Galli, Palazzotto, Piras».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritti umani
guerra
diritto umanitario internazionale