ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01728

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 871 del 16/10/2017
Abbinamenti
Atto 1/01707 abbinato in data 17/10/2017
Atto 1/01726 abbinato in data 17/10/2017
Atto 1/01729 abbinato in data 17/10/2017
Atto 1/01730 abbinato in data 17/10/2017
Atto 1/01731 abbinato in data 17/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 16/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 16/10/2017
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 16/10/2017


Stato iter:
17/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 17/10/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 17/10/2017
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC-IDEA
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto TABACCI BRUNO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto ZANETTI ENRICO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto TANCREDI PAOLO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Resoconto ALBINI TEA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 17/10/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/10/2017

DISCUSSIONE IL 17/10/2017

NON ACCOLTO IL 17/10/2017

PARERE GOVERNO IL 17/10/2017

RESPINTO IL 17/10/2017

CONCLUSO IL 17/10/2017

Atto Camera

Mozione 1-01728
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo presentato
Lunedì 16 ottobre 2017
modificato
Martedì 17 ottobre 2017, seduta n. 872

   La Camera,
   premesso che:
    il comma 7 dell'articolo 19 della legge n. 262 del 2005 dispone che la carica di Governatore della Banca d'Italia dura sei anni, con la possibilità di un solo rinnovo del mandato;
    l'incarico dell'attuale Governatore Ignazio Visco scade il 1o novembre 2017 e, secondo fonti giornalistiche, il Presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni avrebbe espresso «incondizionata fiducia» ai vertici della Banca d'Italia, facendo intendere che, nell'esercitare ai sensi della predetta legge n. 262 del 2005 la facoltà di proporre la nomina della carica, sarebbe orientato a confermargli il secondo mandato;
    le vicissitudini che negli ultimi anni hanno segnato il sistema bancario, come i dissesti di Cassa di risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di risparmio della provincia di Chieti, Monte dei Paschi di Siena, Banca Veneta e Banca popolare di Vicenza, ed ancor prima i gravissimi casi Cirio e Parmalat ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo hanno aperto uno squarcio di forte discredito sul mercato finanziario italiano e sul sistema dei controlli, portando alla ribalta, con una girandola di accuse e «scaricabarile», un quadro a tinte fosche, dal quale emerge un confine poco definito tra la responsabilità di chi non ha debitamente informato la clientela sui rischi a cui andava incontro e quella di chi, invece, avrebbe dovuto e potuto, per dovere istituzionale, evitare ed impedire, attraverso la correttezza e la piena visibilità delle informazioni sulle caratteristiche dei prodotti finanziari venduti «al dettaglio» e attraverso la vigilanza, l'esposizione a rischi impropri per famiglie e aziende e il tracollo finanziario degli stessi e disvelare quel groviglio di connivenze e di conflitto di interessi che caratterizzava la loro gestione;
    i suddetti istituti di credito, infatti, pur essendo particolarmente radicati sul territorio ove operavano quali motore dell'economia locale, avevano iniziato a manifestare, innanzitutto in connessione con la profonda contrazione dell'economia reale, problemi di solvibilità già da diversi anni, divenendo, così, l'obiettivo di frequenti ispezioni da parte della Banca d'Italia e subendo fasi di commissariamento fino a raggiungere l'attuale configurazione di good bank. Una turbolenza, la loro, che nasce da lontano, ma che, stando ai particolari che di giorno in giorno sono stati disvelati, poteva essere domata o fortemente ridimensionata da un'adeguata azione di vigilanza da parte delle autorità di controllo all'uopo preposte, in primis la Banca d'Italia;
    la vigilanza sul sistema bancario, principale compito istituzionale attribuito alla Banca d'Italia dalla legge, si sostanzia oggi nell'emanazione di regole prudenziali e standard di affidabilità e correttezza delle gestioni, in linea con le disposizioni comunitarie e con le indicazioni elaborate in altre sedi internazionali, nell'esercizio di poteri autorizzativi concernenti le vicende ed i fondamentali momenti di vita delle banche (costituzione, fusioni ed altro), nella verifica della qualità della loro gestione, negli interventi sulle situazioni aziendali per impedire il deteriorarsi dei profili tecnici, nella gestione delle crisi in caso di situazioni di patologia conclamata, nell'interazione con gli esponenti aziendali e, più in generale, con i destinatari delle norme attraverso il ricorso alla consultazione pubblica e a forme di dialogo prima della definizione degli atti normativi. Difficile, pertanto, immaginare che chi è istituzionalmente preposto a vigilare non avrebbe potuto evitare l'irreparabile;
    pertanto, dalle vicende che hanno travolto i suddetti istituti di credito è emerso con chiarezza il malfunzionamento di quell'intreccio di norme che avrebbe dovuto garantire l'affidabilità del sistema creditizio. Talvolta, è mancata la trasparenza nella gestione delle procedure di affidamento e di vendita dei prodotti, l'imparzialità delle scelte; talaltra è mancato un efficace controllo che, pur rispettoso delle norme, non ha saputo interrompere una filiera dannosa per i correntisti e gli investitori e, soprattutto, è mancata la capacità del sistema bancario di comportarsi come tale, trovando, all'interno del suo perimetro occupato dalla Consob e dalla Banca d'Italia, le risposte necessarie per ristabilire questa affidabilità;
    il testo unico bancario e il testo unico della finanza attribuiscono alla Banca d'Italia il potere di regolamentare numerosi aspetti dell'attività degli intermediari bancari e finanziari, per assicurare stabilità, efficienza e competitività al sistema finanziario. Gli atti normativi della Banca d'Italia disciplinano profili essenziali per la gestione sana e prudente degli intermediari, quali l'assetto organizzativo, le modalità di governo dell'impresa, i sistemi per il controllo dei rischi assunti, la trasparenza delle condizioni contrattuali e la correttezza dei comportamenti;
    inoltre, a seguito delle innovazioni introdotte in materia dalla direttiva 2013/36/UE («CRD IV») la Banca d'Italia, in relazione alle violazioni commesse, può: irrogare sanzioni amministrative a carattere pecuniario alle società o agli enti e, in presenza di specifici presupposti, alle persone fisiche responsabili delle violazioni; applicare, per le violazioni connotate da scarsa offensività o pericolosità, alla società o agli enti un ordine volto a eliminare le infrazioni entro un termine stabilito; irrogare alle persone fisiche, nei casi di maggiore gravità, accanto alla sanzione pecuniaria la sanzione amministrativa accessoria dell'interdizione temporanea – da sei mesi a tre anni – dall'esercizio di funzioni presso intermediari;
    al fine primario di tutelare il risparmio ed anche per il forte impatto sui diversi soggetti coinvolti – mercati, depositanti, fruitori dei servizi di investimento, altri creditori, dipendenti, azionisti, destinatari di finanziamenti – la legge prevede una serie di strumenti e procedure per prevenire e gestire le crisi in cui gli intermediari possono essere coinvolti, attribuendo all'autorità di vigilanza (Banca d'Italia), in particolare in caso di deterioramento della situazione aziendale, il potere di adottare misure di intervento precoce, inclusa la richiesta di attuazione dei piani di risanamento di cui le banche si devono dotare o la rimozione collettiva dei componenti degli organi di amministrazione e controllo e di uno o più componenti dell'alta dirigenza; nei casi più gravi, può essere disposta la procedura di amministrazione straordinaria, che permette di accertare la situazione aziendale, al fine di rimuovere le irregolarità riscontrate e attuare soluzioni nell'interesse dei depositanti;
    è per tali ragioni che le vicissitudini che hanno segnato il sistema bancario degli ultimi anni stanno accompagnando tutte le discussioni sulla successione al vertice della Banca d'Italia,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative al fine di prorogare di un anno la scadenza dell'attuale mandato del Governatore della Banca d'Italia ed arrivare ad una nomina che abbia la necessaria legittimazione politica e sia, pertanto, espressione di un Parlamento ed un Governo frutto delle imminenti elezioni;
2) a promuovere le necessarie modifiche normative atte a coinvolgere le competenti commissioni di Camera e Senato nel processo di nomina del Governatore della Banca d'Italia;
3) a promuovere le modifiche normative necessarie affinché nella scelta del Governatore della Banca d'Italia siano rispettati criteri improntati alla trasparenza, all'autonomia, all'assenza di potenziali conflitti di interesse e relazioni consolidate con il sistema bancario, al fine di abbattere quella cortina di ombre che, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, negli ultimi tempi si è addensata sulla massima autorità di controllo del sistema bancario.
(1-01728) «Paglia, Marcon, Fassina».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

credito

sicurezza e sorveglianza