Legislatura: 17Seduta di annuncio: 760 del 15/03/2017
Atto 1/01549 abbinato in data 29/05/2017
Atto 1/01565 abbinato in data 29/05/2017
Atto 1/01582 abbinato in data 29/05/2017
Atto 1/01610 abbinato in data 29/05/2017
Atto 1/01640 abbinato in data 29/05/2017
Atto 1/01641 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01672 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01684 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01688 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01690 abbinato in data 13/09/2017
Atto 6/00347 abbinato in data 13/09/2017
Primo firmatario: DONATI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 ERMINI DAVID PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 IMPEGNO LEONARDO PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 BARBANTI SEBASTIANO PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 MINNUCCI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017 PALLADINO GIOVANNI CIVICI E INNOVATORI 15/03/2017 VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 25/07/2017 MARIANO ELISA PARTITO DEMOCRATICO 12/09/2017 VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 29/05/2017 Resoconto DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 29/05/2017 Resoconto FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE INTERVENTO GOVERNO 13/09/2017 Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) DICHIARAZIONE VOTO 13/09/2017 Resoconto CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI MISTO-DIREZIONE ITALIA Resoconto GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto CAPELLI ROBERTO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE Resoconto FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto BIANCONI MAURIZIO MISTO PARERE GOVERNO 13/09/2017 Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/05/2017
DISCUSSIONE IL 29/05/2017
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/05/2017
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/07/2017
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/09/2017
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/09/2017
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/09/2017
DISCUSSIONE IL 13/09/2017
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/09/2017
ACCOLTO LIMITATAMENTE AL DISPOSITIVO IL 13/09/2017
PARERE GOVERNO IL 13/09/2017
VOTATO PER PARTI IL 13/09/2017
APPROVATO IL 13/09/2017
CONCLUSO IL 13/09/2017
La Camera,
premesso che:
con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, il legislatore italiano ha dato attuazione alla direttiva 2006/123/CE (cosiddetta direttiva Bolkestein) relativa ai servizi nel mercato interno, approvata il 12 dicembre 2006 dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea al fine di facilitare la creazione di un libero mercato di servizi in ambito europeo;
secondo quanto stabilito dalla direttiva Bolkestein all'articolo 12, qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali;
il decreto legislativo n. 59 del 2010, in attuazione di quanto stabilito dalla direttiva Bolkestein, ha disposto all'articolo 16 l'obbligo di prevedere procedure selettive, la limitazione della durata delle autorizzazioni, il divieto di rinnovare automaticamente le concessioni e di accordare vantaggi al prestatore uscente;
il citato provvedimento ha esteso l'applicazione della direttiva Bolkestein anche al settore del commercio ambulante su aree pubbliche, che costituiscono una «risorsa naturale» limitata, in particolare rinviando, all'articolo 70, comma 5, ad una intesa in sede di Conferenza unificata Stato-regioni-Autonomie locali l'individuazione dei criteri per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l'esercizio del commercio su aree pubbliche e le disposizioni transitorie da applicare, con le decorrenze previste, anche alle concessioni in essere;
il decreto legislativo n. 59 del 2010, all'articolo 70, comma 1, ha inoltre esteso la possibilità di esercitare il commercio ambulante su area pubblica anche a società di capitali regolarmente costituite o a cooperative, oltre che a persone fisiche e a società di persone;
l'accordo sancito in data 5 luglio 2012 in sede di Conferenza Unificata ha stabilito una proroga dell'attuale situazione fino al 7 maggio 2017, seguita da un regime transitorio di licenze, della durata compresa fra i 9 e i 12 anni, durante il quale i comuni potranno assegnare gli spazi secondo criteri che tengano conto dell'anzianità di servizio nell'esercizio del mercato su aree pubbliche, per tutelare le imprese che già svolgono la loro attività in tali mercati;
il decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, (cosiddetto «decreto milleproroghe»), ha da ultimo prorogato il termine delle concessioni per commercio su aree pubbliche in essere alla data di entrata in vigore del medesimo decreto-legge e con scadenza anteriore al 31 dicembre 2018, fino a tale data, al fine di allineare le scadenze delle concessioni e garantire omogeneità di gestione nelle procedure di assegnazione sull'intero territorio nazionale;
il recepimento della direttiva Bolkestein, introducendo limitazioni temporali alle concessioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, ostacola la programmazione degli investimenti o il recupero di quelli già realizzati, danneggiando soprattutto i piccoli operatori del settore, già in difficoltà nel fronteggiare la maggior forza finanziaria delle società di capitali, in grado di detenere – anche indirettamente – un maggior numero di autorizzazioni;
il decreto legislativo n. 59 del 2010 comporta, infatti, l'apertura del settore del commercio ambulante su area pubblica, che impiega circa 500.000 addetti a livello nazionale e che è tradizionalmente svolto da microimprese spesso a conduzione familiare, a nuove imprese straniere e multinazionali – comprese società di capitali;
le disposizioni introdotte dal decreto legislativo n. 59 del 2010 non sembrano tenere pienamente conto delle peculiarità e della eterogeneità del settore, che affianca attività di commercio svolte su posteggio fisso ad attività svolte in forma itinerante e con turnazioni, e che coinvolge non solo i centri storici e i tradizionali mercati rionali, ma anche aree periferiche meno qualificabili come limitate;
considerato altresì che: già in altre occasioni, alcune associazioni di categoria hanno chiesto la disapplicazione della direttiva Bolkestein al commercio ambulante;
la Commissione X della Camera, nel novembre 2015, ha approvato una risoluzione che impegnava il Governo a promuovere l'attivazione di un tavolo di lavoro con la partecipazione di tutti i livelli istituzionali ed amministrativi interessati, nonché delle associazioni di categoria delle imprese del commercio su aree pubbliche maggiormente rappresentative e a valutare l'opportunità di una rinnovata fase di approfondimento e discussione del quadro giuridico europeo in materia di posteggi su aree pubbliche;
il 3 novembre del 2016 si è tenuto il primo incontro di questo tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico per approfondire la tematica sulla base delle motivazioni esposte dalle rappresentanze di categoria,
impegna il Governo
1) a promuovere proposte in sede di Unione europea per meglio definire la portata e gli effetti della «Direttiva Bolkestein» rispetto al commercio ambulante e, considerando anche la situazione in essere, studiare interventi volti a contenere le potenziali ripercussioni negative sul tessuto economico e sociale, anche mediante l'individuazione di criteri che, nell'ottica della valorizzazione delle finalità sociali (articolo 12), tengano conto delle diverse caratteristiche, delle dimensioni e dei requisiti professionali acquisiti dagli operatori, della tutela dell'occupazione nel settore e dei luoghi in cui si svolge il commercio ambulante a tal fine costituendo, rapidamente, un tavolo di confronto con gli operatori del commercio su aree pubbliche e i rappresentanti degli enti locali.
(1-01542)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Donati, Becattini, Ermini, Paris, Impegno, Paola Bragantini, Barbanti, Dallai, Manfredi, Minnucci, Moscatt, Palladino, Vico, Mariano, Valeria Valente».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):commercio ambulante
conseguenza economica
diritto del lavoro