ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01490

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 729 del 24/01/2017
Abbinamenti
Atto 1/01451 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01481 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01482 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01488 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01489 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01491 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01492 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01493 abbinato in data 25/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIVATI GIUSEPPE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 24/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017


Stato iter:
25/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 25/01/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/01/2017
Resoconto PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto CAPEZZONE DANIELE MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto PARISI MASSIMO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI CIVICI E INNOVATORI
Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto PIZZOLANTE SERGIO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'ITALIA
Resoconto AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BIANCONI MAURIZIO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
 
PARERE GOVERNO 25/01/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/01/2017

DISCUSSIONE IL 25/01/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/01/2017

ACCOLTO IL 25/01/2017

PARERE GOVERNO IL 25/01/2017

APPROVATO IL 25/01/2017

CONCLUSO IL 25/01/2017

Atto Camera

Mozione 1-01490
presentato da
CIVATI Giuseppe
testo presentato
Martedì 24 gennaio 2017
modificato
Mercoledì 25 gennaio 2017, seduta n. 730

   La Camera,
   premesso che:
    la Corte costituzionale, con sentenze pronunciate l'11 gennaio 2017, ha ammesso due richieste di referendum abrogativi, relativi rispettivamente all'abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti e all'abrogazione disposizioni sul lavoro accessorio (voucher);
    si tratta di due quesiti di fondamentale importanza, la cui richiesta è supportata, per ciascuno, da oltre un milione di firme, come risulta comprensibile, considerate le conseguenze negative che le ultime riforme del mercato del lavoro hanno determinato in relazione alla tutela dei diritti dei lavoratori e da quanto, a questo proposito, emerge sempre più evidentemente circa i «voucher» il loro utilizzo è stato oggetto di successivi ampliamenti, fino a renderli acquistabili in tabaccheria, nelle banche popolari o presso gli uffici postali, tanto che dalla nota trimestrale sulle tendenze dell'occupazione – in cui vengono documentati i primi risultati di un complesso programma di attività finalizzato a produrre informazioni armonizzate, complementari e coerenti, dati disponibili fino al terzo trimestre 2016; già rilasciati nei comunicati delle singole istituzioni – e sulla base di alcuni nuovi indicatori realizzati ad hoc per arricchire e rendere più coerente il quadro delle principali dinamiche del mercato del lavoro, risulta che, nei primi nove mesi del 2016, i voucher venduti sono stati 109,5 milioni, il 34,6 per cento in più rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente; i voucher riscossi per attività svolte nel 2015 (quasi 88 milioni) corrispondono a circa 47 mila lavoratori annui full-time e rappresentano solo lo 0,23 per cento del totale del costo lavoro in Italia;
    intervenire sul punto è da tempo urgente e tuttavia, questo non è stato fatto, né, d'altronde, sarebbero stati in passato, né tantomeno sarebbero adesso, ad opera di questo Governo, accettabili interventi volti a realizzare modifiche marginali, in capaci di incidere sulle distorsioni provocate nell'ambito del mercato del lavoro e volte magari soltanto a creare confusione nel dibattito pubblico in vista del referendum;
    ai sensi dell'articolo 34, comma 1, della legge n. 352 del 1970, recante «Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo», il Presidente della Repubblica, ricevuta comunicazione della sentenza con cui la Corte costituzionale ammette il referendum, ne indice, su proposta del Consiglio dei ministri, la votazione in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno;
    la legge n. 352 del 1970 esclude la sovrapposizione tra il referendum abrogativo e le elezioni politiche, prevedendo, che nell'anno antecede alla scadenza di una delle Camere, non possano essere presentate richieste di referendum e, all'articolo 34, comma 2, che, se dopo l'indizione del referendum le Camere sono sciolte, il referendum si intende sospeso e i termini riprendono a decorrere dal 365o giorno successivo allo svolgimento delle elezioni;
    nessuna norma è invece volta a escludere il contemporaneo svolgimento del referendum abrogativo e di consultazioni popolari differenti da quelle per il rinnovo delle Camere;
    nel secondo semestre del 2016 e nel primo semestre del 2017 sono andate in scadenza o stanno per andare a scadenza diverse amministrazioni comunali;
    ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 182 del 1991, recante «Norme per lo svolgimento delle elezioni dei consigli comunali e circoscrizionali» e successive modifiche ed integrazioni le elezioni amministrative si svolgono in un unico turno elettorale ordinario da tenersi in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno;
    il costo di un turno elettorale è stimato intorno a non meno di trecento milioni di euro;
    negli ultimi anni sono stati adottati alcuni provvedimenti per ridurre il costo delle elezioni (come il decreto-legge sulla spending review del Governo Letta che ha stabilito il voto nella sola giornata di domenica);
    è comunque necessario chiarire che nessuna politica di riduzione dei costi può incidere negativamente sulla possibilità per gli elettori di esprimersi in occasione delle votazioni, che stabiliscono attuazione del principio democratico di cui all'articolo 1 della Costituzione, ai sensi del quale il popolo esercita la sovranità (di cui è titolare) «nelle forme e nei limiti della Costituzione» stesse;
    la fissazione della data di svolgimento del referendum e delle elezioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali in un'unica data non ha nessun impedimento giuridico e anzi, in base a quanto previsto rispettivamente dall'articolo 34 della legge n. 352 del 1970 e dall'articolo 1 della legge n. 182 del 1991 e successive modifiche ad integrazioni, in entrambi i casi la data di indizione deve essere fissata nel medesimo arco temporale dell'anno piuttosto stretto (15 aprile-15 giugno);
    l'individuazione della stessa data per lo svolgimento di entrambe le consultazioni popolari ottimizzerebbe l'organizzazione dei comizi, agevolerebbe i cittadini nella partecipazione (soprattutto da parte di chi ha maggiore difficoltà a esercitare materialmente il diritto di voto), determinerebbe un significativo risparmio per le casse dell'erario (coerentemente con le già adottate misure per lo svolgimento del referendum in un'unica giornata) e, naturalmente, assicurerebbe comunque anche a chi votasse in un comune in cui si svolgono entrambe le votazioni di partecipare all'una ma non all'altra (semplicemente non ritirando le schede delle consultazioni alle quali non intende partecipare),

impegna il Governo:

1) a valutare le opportune iniziative di competenza per fissare nella medesima domenica compresa tra il 15 aprile 2017 e il 15 giugno 2017 la data per lo svolgimento delle votazioni popolari relative ai referendum abrogativi ammessi dalla Corte costituzionale con le sentenze pronunciate l'11 gennaio 2017 e quella per lo svolgimento delle elezioni delle amministrazioni comunali e circoscrizionali che devono essere rinnovate nel 2017 ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 182 del 1991.
(1-01490)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Civati, Baldassarre, Artini, Bechis, Brignone, Andrea Maestri, Matarrelli, Pastorino, Segoni, Turco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione elettorale

referendum

consiglio dei ministri