ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01447

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Abbinamenti
Atto 1/01375 abbinato in data 06/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: INVERNIZZI CRISTIAN
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 06/12/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
PAGANO ALESSANDRO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
PICCHI GUGLIELMO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2016


Stato iter:
06/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 06/12/2016
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 06/12/2016
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto DAMBRUOSO STEFANO CIVICI E INNOVATORI
Resoconto INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto DI STEFANO FABRIZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 06/12/2016
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/12/2016

DISCUSSIONE IL 06/12/2016

NON ACCOLTO IL 06/12/2016

PARERE GOVERNO IL 06/12/2016

RESPINTO IL 06/12/2016

CONCLUSO IL 06/12/2016

Atto Camera

Mozione 1-01447
presentato da
INVERNIZZI Cristian
testo di
Martedì 6 dicembre 2016, seduta n. 711

   La Camera,
   premesso che:
    nei due ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, che nel nostro Paese coincisero con lo svolgersi di un aspro conflitto civile, gli occupanti tedeschi si macchiarono di gravissimi crimini;
    tra i crimini tedeschi sono tristemente noti le stragi delle Fosse Ardeatine, i massacri compiuti nella zona di Marzabotto, la tragedia della Divisione Aqui, sterminata a Cefalonia, e il destino dei cosiddetti «internati militari» nel Terzo Reich;
    il Terzo Reich definì «internati militari» i soldati italiani catturati dopo l'8 settembre 1943, intendendo in questo modo privarli anche formalmente delle garanzie giuridiche previste dalla Convenzione di Ginevra a favore dei prigionieri di guerra, peraltro notoriamente ignorate nei confronti di tanti altri avversari caduti nelle mani della Wehrmacht, quelli russi in particolar modo;
    agli occhi dei tedeschi, del tempo, in effetti, il nostro Paese aveva tradito l'alleanza politico-militare che a loro legava il Regno d'Italia, come se il Governo italiano non avesse il diritto sovrano a determinare il proprio destino di fronte all'evidenza della sconfitta;
    contro i responsabili dei crimini nazisti in Italia sono stati intentati vari processi, alcuni dei quali sfociati in sentenze di condanna scontate nelle prigioni del nostro Paese, seppure vi siano stati casi di fuga ai quali non ha fatto seguito l'estradizione verso la Repubblica di coloro che erano riusciti a rientrare nel proprio Stato, in primo luogo quello concernente Herbert Kappler;
    tuttavia, nei primi anni del dopoguerra la sfida rappresentata dall'Unione Sovietica e la necessità di fronteggiarla compattando l'Occidente e l'Europa imposero di rinunciare al perseguimento dei responsabili di molti altri crimini, effettivamente rimasti impuniti;
    gli Stati Uniti svolsero un ruolo politicamente molto importante in questa operazione, che venne condotta mentre venivano ricostituite per la Nato le forze armate della Repubblica Federale Tedesca e non si esitava a ricorrere a personale di provati trascorsi nazisti per creare i nuovi servizi segreti della Germania Occidentale;
    queste cause storiche sono tuttavia ormai da tempo venute meno e non sembra più tollerabile il rifiuto opposto della Repubblica Federale Tedesca a riparare, almeno moralmente, alcuni dei torti subiti dal nostro Paese e dai cittadini italiani durante il tragico biennio 1943-1945;
    anzi, nel momento in cui riemergono fra gli europei gravi tensioni e si riaffacciano antichi stereotipi, sembra di particolare importanza pervenire ad una più ampia riconciliazione,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative in tutte le sedi competenti affinché vi siano degli atti di riparazione morale di più alto profilo da parte della Repubblica Federale Tedesca, anche quale presupposto per l'eventuale ristoro materiale dei danni subiti dai nostri concittadini detenuti nel Terzo Reich in qualità di «Internati militari»;
2) ad assumere iniziative per sviluppare un progetto di ricostruzione storica condivisa di quanto accadde nel periodo 1943-45, riconoscendo in primo luogo il diritto sovrano del Regno d'Italia a cambiare alleanze in seguito alla sconfitta patita per mano degli alleati, soprattutto a beneficio della formazione delle generazioni future, ed eventualmente prevedendo anche la costruzione di monumenti in Germania alla memoria di coloro che, soldati del Regno d'Italia, vennero internati nei campi di concentramento;
3) ad assumere iniziative per rimuovere, con tutte le possibili iniziative pedagogiche collettive, la memoria di un «tradimento» italiano che non c’è mai stato, non almeno nei termini sostenuti della narrativa tedesca sulla seconda guerra mondiale, e che invece costituisce la base del persistente rifiuto da parte della Germania di riconoscere agli internati militari italiani lo status di prigionieri di guerra.
(1-01447) «Invernizzi, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Castiello, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Molteni, Pagano, Picchi, Gianluca Pini, Rondini, Saltamartini, Simonetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

reato

seconda guerra mondiale

esercito