ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01412

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 699 del 26/10/2016
Abbinamenti
Atto 1/01495 abbinato in data 06/02/2017
Atto 1/01496 abbinato in data 06/02/2017
Atto 1/01497 abbinato in data 06/02/2017
Atto 1/01498 abbinato in data 06/02/2017
Atto 1/01499 abbinato in data 06/02/2017
Atto 1/01500 abbinato in data 06/02/2017
Atto 1/01501 abbinato in data 09/02/2017
Atto 1/01502 abbinato in data 09/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE
Data firma: 26/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE (NCD-UDC) 26/10/2016
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 26/10/2016
FAENZI MONICA SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE 26/10/2016
PARISI MASSIMO SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE 26/10/2016
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE 26/10/2016
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE 26/10/2016
SANTERINI MILENA DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 26/10/2016
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 26/10/2016
TINAGLI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
MARZANO MICHELA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 26/10/2016
GUERINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
MINNUCCI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
GALATI GIUSEPPE SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE 27/10/2016
D'ALESSANDRO LUCA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 06/02/2017
PETRENGA GIOVANNA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/02/2017


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
LATRONICO COSIMO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 26/10/2016 06/02/2017
Stato iter:
09/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/02/2017
Resoconto D'ALESSANDRO LUCA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
 
INTERVENTO GOVERNO 09/02/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/02/2017
Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto VARGIU PIERPAOLO CIVICI E INNOVATORI
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'ITALIA
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto GULLO MARIA TINDARA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 09/02/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/11/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/02/2017

RITIRO FIRME IL 06/02/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/02/2017

DISCUSSIONE IL 06/02/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/02/2017

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 08/02/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/02/2017

DISCUSSIONE IL 09/02/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 09/02/2017

ACCOLTO IL 09/02/2017

PARERE GOVERNO IL 09/02/2017

APPROVATO IL 09/02/2017

CONCLUSO IL 09/02/2017

Atto Camera

Mozione 1-01412
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo presentato
Mercoledì 26 ottobre 2016
modificato
Giovedì 9 febbraio 2017, seduta n. 739

   La Camera,
   premesso che:
    il citomegalovirus o CMV appartiene alla famiglia degli Herpesvirus che comprende i più noti herpes labiale e genitale e il virus della varicella. Chi ha già avuto l'infezione non è immune completamente, quindi può contrarre una reinfezione;
    l'infezione da citomegalovirus si distingue in primaria o ricorrente, che a sua volta è distinta in riattivazione (da ceppo virale già presente nel soggetto) e reinfezione (da ceppo virale diverso da quello che ha già infettato l'organismo);
    le principali vie di contagio sono la saliva, il sangue, le urine e i rapporti sessuali; in casi molto rari il virus si trasmette in modo indiretto, attraverso l'utilizzo di oggetti comuni, come un bicchiere, uno spazzolino da denti o, importante per i bambini, un giocattolo;
    il citomegalovirus è un virus subdolo, che s'insinua nell'organismo spesso in punta di piedi, senza far perseguire in nessun modo la sua presenza. L'infezione generalmente causa solo una leggera febbre o senso di stanchezza, che spesso vengono ignorati o attribuiti ad altre cause, come influenza o stress;
    può provocare una sindrome mononucleosica protratta, con febbricola, stanchezza notevole e dolori muscolari; una caratteristica del citomegalovirus è che non si comporta allo stesso modo con tutti i soggetti;
    nelle persone immunodepresse, con ridotte difese immunitarie come i malati di Aids e di tumore o i trapiantati, il virus può essere all'origine di malattie gravi, quali polmoniti, epatiti o encefaliti;
    la gravidanza è associata a una transitoria immunodepressione, necessaria per evitare il rigetto del feto. Questa condizione favorisce non solo il contagio della gestante da parte del citomegalovirus, se non ha mai contratto l'infezione, ma anche la riattivazione o reinfezione, se il virus si presenta prima della gravidanza;
    se il citomegalovirus colpisce nei primi mesi il feto di una donna incinta che non ha mai avuto l'infezione, questo può subire effetti molto seri, perché l'organismo fetale non ha sviluppato ancora difese immunitarie, di conseguenza è privo di ogni tipo di protezione;
    i rischi per il nascituro sono numerosi e vanno dai problemi neurologici, come il ritardo mentale, i disturbi psicomotori, le sindromi spastiche, la sordità, ai disturbi più o meno seri dell'apparato gastroenterico, fino ai danni alla vista e agli occhi;
    il citomegalovirus è certamente un problema poco conosciuto, sottodiagnosticato, che colpisce un bambino su sette neonati nel nostro Paese. Si stima che l'infezione da citomegalovirus sia talmente diffusa (soprattutto tra portatori inconsapevoli) da interessare tra il 60 per cento e il 90 per cento della popolazione e che in Italia vi siano, ogni anno, 5.000 casi d'infezione congenita di neonati, ossia casi d'infezione in cui una donna incinta infetta trasmette l'infezione al feto;
    su mezzo milione di nati: 2.750 hanno sintomi alla nascita; 800 circa nascono ogni anno con disabilità permanenti di vario tipo e 1 bambino al giorno nasce con disabilità molto gravi: neurologiche, sordità, malformazioni, difetti di sviluppo cerebrale fino a cecità;
    difficile fare diagnosi retrospettive per cui molte disabilità non sono attribuite al citomegalovirus anche perché il virus può dare conseguenze tardive, avendo sintomi aspecifici, complicando ulteriormente l'inquadramento diagnostico. Anche i pediatri hanno, infatti, grande difficoltà a stabilire i danni attribuibili al citomegalovirus;
    i medici di base e anche molti ginecologi non informano le gestanti della necessità di sottoporsi al test e delle eventuali conseguenze per il feto se il virus è contratto in gravidanza. A questo proposito non esiste un reale coordinamento informativo che aiuti alla prevenzione del citomegalovirus;
    con riferimento a questo dannosissimo virus lo Stato italiano non riconosce lo screening obbligatorio gratuito in gravidanza, comportando de facto uno screening spontaneo e disomogeneo nelle varie realtà regionali con la conduzione ovvia di iter procedurali non corretti,

impegna il Governo:

1) a far conoscere questa malattia, attraverso una corretta e capillare informazione che spieghi i suoi effetti e che faccia acquisire comportamenti e forme di prevenzione improntati a un'igiene corretta e che possano evitare o ridurre i danni che la malattia stessa può arrecare se contratta in periodo gestazionale;
2) a promuovere lo studio e la ricerca del citomegalovirus per permettere ai medici che assistono le gestanti di diagnosticarla rapidamente e per sviluppare nuovi e sempre più efficaci strumenti utili ad aiutare una madre che dovesse contrarre questo virus;
3) ad assumere iniziative per ridurre il rischio di trasmissione da citomegalovirus e favorire la prevenzione, valutando la possibilità e l'utilità di rendere gratuito e obbligatorio lo screening per le donne in gravidanza al fine di ridurre anche i costi sociali di una diagnosi tardiva o di un'inadeguata cura, visto che i neonati positivi al citomegalovirus vengono inseriti in un programma di controlli che li accompagna in media 10 anni o fino a quanto non abbiano maturato la negatività al virus;
4) a valutare l'utilità di predisporre un censimento nazionale dei casi affinché in un lasso di tempo congruo si possa sapere con precisione qual è l'incidenza di casi che ricorre in Italia.
(1-01412)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Vezzali, Valiante, Calabrò, Fitzgerald Nissoli, Faenzi, Parisi, Rabino, D'Agostino, Santerini, Pastorelli, Tinagli, Marzano, Giuseppe Guerini, Minnucci, Zanin, De Menech, Zoggia, Galati, D'Alessandro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

maternita'

rischio sanitario