ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01212

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 601 del 04/04/2016
Abbinamenti
Atto 1/01211 abbinato in data 06/04/2016
Atto 1/01140 abbinato in data 06/04/2016
Atto 1/01206 abbinato in data 06/04/2016
Atto 1/01208 abbinato in data 06/04/2016
Atto 1/01209 abbinato in data 06/04/2016
Atto 1/01213 abbinato in data 06/04/2016
Atto 1/01214 abbinato in data 06/04/2016
Atto 1/01215 abbinato in data 06/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 04/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016
MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016
PETRENGA GIOVANNA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/04/2016


Stato iter:
06/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/04/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO GOVERNO 06/04/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 06/04/2016
Resoconto D'ALESSANDRO LUCA MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 06/04/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 06/04/2016
Resoconto BALDELLI SIMONE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/04/2016

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 06/04/2016

NON ACCOLTO IL 06/04/2016

PARERE GOVERNO IL 06/04/2016

DISCUSSIONE IL 06/04/2016

VOTATO PER PARTI IL 06/04/2016

RESPINTO IL 06/04/2016

CONCLUSO IL 06/04/2016

Atto Camera

Mozione 1-01212
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Lunedì 4 aprile 2016
modificato
Mercoledì 6 aprile 2016, seduta n. 603

   La Camera,
   premesso che:
    in base al regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, che ha disciplinato il pagamento del canone per il servizio pubblico radiotelevisivo, lo stesso è dovuto per la semplice detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle diffusioni televisive, indipendentemente dai programmi ricevuti;
    la legge 28 dicembre 2015, n. 208, legge di stabilità per l'anno 2016, ha modificato il citato regio decreto-legge, aggiungendo alla presunzione della ricezione dei programmi anche la presunzione del possesso di un apparecchio radioricevente, ponendola in capo a qualunque soggetto che sia intestatario di una utenza per la fornitura di energia elettrica;
    per superare le due presunzioni, a decorrere dall'anno 2016, il contribuente che non voglia pagare il canone dovrà presentare una apposita dichiarazione all'Agenzia delle entrate con la quale dichiara la non detenzione di un apparecchio televisivo da parte di alcun componente della famiglia in alcuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di utenza di fornitura di energia elettrica;
    l'eventuale mendacia delle informazioni fornite con la dichiarazione sostitutiva comporta sia l'applicabilità di una sanzione amministrativa pecuniaria, sia gli effetti penali connessi al rilascio di dichiarazioni false;
    in base alle nuove norme il pagamento del canone dovrà avvenire in dieci rate mensili che saranno addebitate sulle fatture emesse dall'impresa fornitrice di energia elettrica, ma in prima applicazione i primi pagamenti delle rate del canone saranno cumulativamente addebitate nella prima fattura successiva al 1o luglio 2016;
    le somme riscosse dalle imprese fornitrici di energia dovranno essere riversate direttamente all'Erario, secondo modalità la cui individuazione la legge di stabilità demanda ad un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, che avrebbe dovuto essere adottato entro la metà del mese di febbraio 2016;
    il medesimo decreto dovrebbe anche disciplinare l'individuazione e la comunicazione dei dati utili ai fini del controllo e le altre misure di attuazione della norma;
    l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, intervenendo in merito alla nuova modalità di pagamento del canone ha definito l'inserimento del canone nella bolletta della fornitura elettrica un «uso improprio» della medesima bolletta;
    la necessità di incrociare i dati del titolare del contratto di fornitura di energia elettrica con le altre banche dati necessarie a verificare la sua assoggettabilità al pagamento del canone RAI configura possibili violazioni della normativa sulla privacy;
    pretendere il pagamento di un tributo in forza di una doppia presunzione contravviene a qualunque regola di legittimità d'imposizione fiscale e, con l'obbligo in capo al contribuente di dimostrare la sua eventuale non assoggettabilità al pagamento del canone, realizza anche una pericolosa inversione dell'onere della prova come disciplinata dal codice civile;
    vincolare il pagamento del canone ad una bolletta, infatti, non garantisce il verificarsi della condizione essenziale per il pagamento dell'imposta, ossia il possesso di un televisore o altro apparecchio atto a ricevere frequenze tv;
    il servizio pubblico radiotelevisivo nasce dall'esigenza di garantire il diritto all'informazione e quello ad essere informati, che nel nostro ordinamento discendono dall'articolo 21 della Costituzione, e in merito la Corte costituzionale ha ribadito più volte la necessità che sia garantita a tutti i cittadini la parità di accesso ai mezzi d'informazione;
    dalla configurazione del canone quale imposta data dalla giurisprudenza costituzionale dovrebbe derivare anche la sua progressività in base alle capacità contributive del soggetto chiamato a corrisponderla;
    il fatto che in base alle nuove norme la dichiarazione sostitutiva avrà validità per un solo anno, e, di conseguenza, il contribuente dovrà ripetere la procedura ogni anno, costituisce un pesante aggravio burocratico a fronte di tutte le tanto sbandierate iniziative che dovrebbero ridurre gli adempimenti burocratici a carico dei cittadini;
    stando alla relazione tecnica che ha accompagnato le norme sulle nuove modalità di pagamento del canone, dalle stesse non è atteso alcun incremento di gettito;
    il contrasto all'evasione rispetto al pagamento del canone radiotelevisivo, di recente sollecitato anche dalla Corte dei Conti, e che sinora ha privato l'azienda concessionaria di circa il trenta per cento degli introiti a tale titolo, non può passare attraverso iniziative o misure che danneggino il cittadino, o, addirittura, ledano i suoi diritti;
    l'accorpamento del pagamento di due voci del tutto estranee l'una all'altra nell'ambito della medesima procedura di fatturazione rischia di determinare confusione nell'intestazione dell'importo corrisposto laddove questo sia inferiore a quello richiesto con la bolletta, perché se è vero che le due voci in bolletta saranno distinte è egualmente vero che il pagamento sarà unico;
    il previsto decreto di attuazione delle nuove norme per il pagamento del canone non è ancora stato emanato;
    attraverso il canone la RAI incassa annualmente circa 1,8 miliardi di euro, voce alla quale si aggiungono gli introiti derivanti dalle pubblicità che sono assai elevati anche rispetto a quanto incassato dalle reti televisive pubbliche degli altri Paesi europei, e ciononostante l'azienda persiste nella sua incapacità di ripianare i propri bilanci e di mettere in atto una efficace politica di contenimento dei costi,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per correggere la normativa di cui in premessa al fine di assoggettare il pagamento del canone a presupposti certi e non a mere presunzioni di godimento del servizio;
   ad adottare con urgenza il decreto attuativo di cui in premessa al fine di scongiurare i rischi derivanti dall'unificazione del pagamento di due voci di spesa di natura completamente differente e, in tale ambito, ad adottare le disposizioni necessarie a tutelare la privacy di tutti gli utenti;
   a elaborare un progetto di riforma del canone per il servizio radiotelevisivo pubblico che determini il contributo richiesto in base alle capacità reddituali dei singoli utenti, salvaguardando le esenzioni già previste e riducendo gli adempimenti previsti a carico dei contribuenti;
   ad intervenire, per quanto di competenza, affinché l'azienda concessionaria realizzi un piano di contenimento dei costi, ai fini della progressiva riduzione del canone.
(1-01212) «Rampelli, Cirielli, La Russa, Maietta, Giorgia Meloni, Nastri, Petrenga, Rizzetto, Taglialatela, Totaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

televisione

parafiscalita'

servizio pubblico