ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01126

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 556 del 27/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: TARICCO MINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERGONZI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
RICHETTI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
ROSSI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016
LATTUCA ENZO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2016


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01126
presentato da
TARICCO Mino
testo di
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   La Camera,
   premesso che:
    la Rai — Radiotelevisione Italiana S.p.A, una delle più grandi aziende di comunicazione d'Europa, è il quinto gruppo televisivo del continente ed è concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo che esercita, in Italia, secondo quanto previsto dalla legge 3 maggio 2004, n. 112;
    la predetta legge definisce in particolare i compiti del servizio pubblico generale radiotelevisivo e quelli di pubblico servizio in ambito regionale e provinciale, tra i quali l'obbligo di garantire la copertura integrale del territorio nazionale;
    Rai Way è una società per azioni del gruppo Rai, proprietaria della rete di diffusione del segnale radiotelevisivo della Rai, che ha il compito di gestire e mantenere efficienti tali impianti di diffusione; Rai Way è presente capillarmente su tutto il territorio nazionale disponendo di una sede centrale a Roma, 23 sedi territoriali e oltre 2.300 siti dislocati sul territorio italiano;
    la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) ha stabilito che l'imposta sul possesso della tv, comunemente nota come «canone Rai», di valore pari a 100 euro, sia inserita nella bolletta elettrica e versata ratealmente a partire dal mese di luglio 2016;
    numerosi sindaci e amministratori di comuni italiani delle aree montane, alpine e appenniniche, segnalano da tempo, dopo l'introduzione del digitale terrestre, costanti e crescenti difficoltà di accesso al servizio televisivo da parte di singoli e famiglie residenti in queste zone, in particolare nei borghi più difficilmente raggiungibili delle aree interne;
    nel 2014 il Corecom, il Comitato regionale che vigila sulle comunicazioni in Piemonte, ha svolto un sondaggio tra i comuni regionali, diffondendo gli esiti in una nota dello scorso ottobre 2015: si evince che i problemi di ricezione del segnale Rai sono riconducibili a più macroaree, quelle attigue alla Lombardia, per problemi di interferenza, e quelle montane, per assenza del segnale;
    la copertura integrale del territorio viene meno in molti comuni montani e collinari italiani, soprattutto del Piemonte, ma anche della Lombardia, dell'Emilia Romagna, nel Parmense, nel Piacentino e nell'area tra Cesena e Forlì, del Veneto, nell'area di Pordenone, ma disagi si sono evidenziati in tutto l'arco alpino e in moltissime aree appenniniche; in questi territori troppe comunità vedono una ricezione difficoltosa e limitata, e versano in una situazione di grave disagio per quanto riguarda la fruizione dei servizi Rai;
    molti sindaci dei territori interessati hanno rappresentato, in più occasioni, tale disagio attraverso comunicazioni scritte ad una pluralità di destinatari: Rai, regioni, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Governo;
    Uncem, a livello nazionale tramite le sue delegazioni regionali, ha svolto negli ultimi anni numerose azioni a difesa degli utenti residenti nelle Terre Alte, al fine di assicurare loro parità di trattamento e di servizio rispetto a chi risiede nelle aree urbane;
    per assicurare la trasmissione del segnale televisivo anche nelle valli più interne e nelle zone d'ombra non raggiunte dal segnale delle torri gestite da Rai Way, negli ultimi dieci anni numerosi enti territoriali — in primis, le comunità montane e le unioni montane — in diverse regioni italiane, hanno acquistato e gestiscono direttamente — con costi notevoli – impianti di diverse dimensioni e potenza;
    in questo periodo, migliaia di comuni stanno approvando in consiglio o in giunta un ordine del giorno nel quale sostengono la necessità di ottenere un tavolo di monitoraggio nazionale, con la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, l'Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, affinché vengano individuate le aree alpine e appenniniche dove il segnale tv è pessimo o comunque inadeguato;
    la necessità di ridurre l'evasione dell'imposta sul possesso della tv, ora notevolmente limitata grazie al nuovo sistema di pagamento, è da tempo segnalata e condivisa, ma non meno rilevante deve essere l'impegno di assicurare contestualmente da parte di Rai Way un adeguato servizio agli utenti, consentendo la ricezione di tutti i canali, in particolare quelli del servizio pubblico,

impegna il Governo:

   in vista dell'inserimento del canone nella bolletta elettrica, ad avviare un completo monitoraggio su tutto il territorio italiano riguardo ai livelli di effettiva ricezione del segnale televisivo, coinvolgendo nel monitoraggio le regioni, le unioni di comuni e le associazioni di enti locali quali Anci e Uncem;
   a promuovere, anche, ove necessario, attraverso una modifica del contratto di servizio, il potenziamento delle infrastrutture per la trasmissione del segnale televisivo, in particolare nelle aree montane e più interne del Paese;
   ad attivare un tavolo interministeriale relativo alle strategie per risolvere il problema dell'elevato divario digitale nelle aree montane, alpine e appenniniche, secondo quanto previsto dall'Agenda digitale nazionale, con particolare riguardo alle difficoltà di ricezione del segnale tv e radio;
   a promuovere, nell'ambito del contratto di servizio, il rafforzamento e l'ampliamento dell'informazione regionale e locale, anche riattivando e potenziando trasmissioni in materia di montagna e di ambiente, in costante interlocuzione con la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
(1-01126) «Taricco, Bergonzi, Berlinghieri, Braga, Lodolini, Giulietti, Borghi, Sereni, Mariani, Grassi, Verini, Amato, Senaldi, Patrizia Maestri, D'Ottavio, Zanin, Richetti, Paolo Rossi, Becattini, Benamati, Ascani, Albanella, Capone, Carrescia, Carnevali, Casellato, Ventricelli, Bonomo, Malisani, Rubinato, Romanini, Miotto, Bargero, Patriarca, Lattuca».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

televisione

servizio pubblico

contratto di prestazione di servizi