Legislatura: 17Seduta di annuncio: 541 del 21/12/2015
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 21/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/12/2015 RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/12/2015 DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/12/2015 PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/12/2015 FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/12/2015 FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE VOTO 21/12/2015 Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto BARADELLO MAURIZIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto ALLI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto GIAMMANCO GABRIELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 21/12/2015 Resoconto GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/12/2015
DISCUSSIONE IL 21/12/2015
NON ACCOLTO IL 21/12/2015
PARERE GOVERNO IL 21/12/2015
VOTATO PER PARTI IL 21/12/2015
RESPINTO IL 21/12/2015
CONCLUSO IL 21/12/2015
La Camera,
premesso che:
in data 21 dicembre 2015 il Consiglio UE ha prorogato di altri 6 mesi le sanzioni alla Russia in scadenza il 31 gennaio 2016;
la decisione è stata presa in seguito alla deliberazione del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) dello scorso 18 dicembre in ragione del fatto che «gli accordi di Minsk non verranno pienamente attuati entro il 31 dicembre»;
nella stessa data, a seguito dell'intenzione dell'Ucraina di dare attuazione alla parte economica dell'Accordo di associazione con l'Unione europea e quindi di unirsi alle sanzioni contro la Federazione Russa, il Primo ministro Russo Dmitry Medvedev ha annunciato l'introduzione dal 1° gennaio di dazi e di un embargo alimentare contro l'Ucraina, quindi per «proteggere il proprio mercato»;
oggi appare sempre più evidente che la gestione della crisi e le conseguenti sanzioni imposte dall'Unione europea sono state una scelta avventata, subordinata alle politiche espansionistiche dell'Alleanza Nord Atlantica e degli Stati Uniti d'America, il cui costo in realtà è ricaduto esclusivamente sui popoli dei suoi Stati membri che hanno pagato un prezzo elevato in questi mesi;
la politica di espansione nell'est Europa della Nato che ha portato all'adesione di Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia (1999), Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia (2004), Albania e Croazia (2009) è stata indubbiamente un fattore scatenante della crisi;
tale politica, mentre da un lato ha portato molti vantaggi ai membri dell'Alleanza, indubbiamente dall'altro lato ha contribuito notevolmente a peggiorare le relazioni internazionali con la Russia e ad acuire le tensioni tra la Russia e i Paesi della NATO;
su tutte, basti citare le tensioni e minacce di intervento militare in risposta allo scudo missilistico della Nato, portando all'installazione di numerosi missili Iskander M russi lungo il confine con la Polonia e i Paesi baltici Estonia, Lettonia e Lituania;
le stesse tensioni Nato-Russia si sono riprodotte nel conflitto siriano e specificatamente nelle recenti ostilità tra Turchia e Russia;
appare evidente, con queste premesse, che il succitato accordo di associazione con l'Unione europea venga visto dalla Russia come un passaggio prima o poi finalizzato all'ingresso dell'Ucraina nella Nato;
è quindi oggi quanto mai necessaria un'azione che tolga la Russia dal «complesso dell'accerchiamento» e che, al tempo stesso, crei le basi per una politica di vicinato dell'Unione Europea più libera dalle logiche espansionistiche della NATO anche alla luce delle nuove positive relazioni che intercorrono tra Stati Uniti d'America e Federazione russa;
in ultimo non può ignorarsi la presenza della Federazione Russa in Medio oriente e nel conflitto siriano e quindi la necessità di garantire un approccio multilaterale nella lotta agli estremismi jihadisti e al terrorismo di Daesh, in cui la Russia non può essere considerato come uno «Stato ostile»,
impegna il Governo:
a sostenere in sede europea tutte le iniziative tese alla cancellazione o in subordine, all'alleggerimento significativo delle sanzioni dell'Unione europea nei confronti della Federazione russa;
ad attivarsi prontamente in sede europea al fine di garantire maggiori risorse per compensare il danno prodotto dalle restrizioni alle importazioni applicate dalla Federazione russa alle imprese, ai produttori e ai cittadini dell'Unione europea;
ad assumere iniziative per evitare ogni altra precipitazione bellica della crisi ucraina e quindi per garantire che non vi sia alcuna sovrapposizione, ruolo e partecipazione della Nato alla crisi ucraina, rilanciando in sede di Unione europea una soluzione diplomatica che coinvolga Russia e Ucraina e contribuisca a consolidare l'accordo di Minsk del 12 febbraio 2015.
(1-01089) «Palazzotto, Scotto, Ricciatti, Duranti, Piras, Fava, Ferrara».
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga).
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):accordo di associazione CE
sanzione internazionale
NATO