ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01086

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 539 del 18/12/2015
Abbinamenti
Atto 1/01067 abbinato in data 21/12/2015
Atto 1/01087 abbinato in data 21/12/2015
Atto 1/01088 abbinato in data 21/12/2015
Atto 1/01089 abbinato in data 21/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRANDE MARTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2015
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2015
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2015
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2015
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2015
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2015


Stato iter:
21/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/12/2015
Resoconto DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/12/2015
Resoconto CAPEZZONE DANIELE MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE VOTO 21/12/2015
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BARADELLO MAURIZIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto ALLI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto GIAMMANCO GABRIELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 21/12/2015
Resoconto GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/12/2015

DISCUSSIONE IL 21/12/2015

NON ACCOLTO IL 21/12/2015

PARERE GOVERNO IL 21/12/2015

VOTATO PER PARTI IL 21/12/2015

RESPINTO IL 21/12/2015

CONCLUSO IL 21/12/2015

Atto Camera

Mozione 1-01086
presentato da
GRANDE Marta
testo presentato
Venerdì 18 dicembre 2015
modificato
Lunedì 21 dicembre 2015, seduta n. 541

   La Camera,
   premesso che:
    a seguito dell'aggravarsi della crisi ucraina, l'Unione europea, gli Stati Uniti e altri Paesi hanno adottato sanzioni nei confronti della Federazione russa, in risposta alle quali le autorità russe hanno disposto un embargo su diverse tipologie di beni e servizi provenienti da Unione europea, Stati Uniti d'America, Australia, Canada e Norvegia;
    il perdurare della crisi ucraina ha determinato ulteriori e più gravi misure sanzionatorie e restrizioni culminate con la decisione – unanime – dei ventotto Stati membri dell'Unione europea che, il 17 giugno 2015, attraverso i propri ambasciatori permanenti, hanno consentito di prorogare sino al 31 gennaio 2016 le sanzioni economiche contro la Federazione russa, ritenuta colpevole di aver destabilizzato l'Ucraina favorendo, inoltre, la guerra civile attraverso un intervento militare giudicato illegittimo. Tale decisione, poi, formalmente approvata in Lussemburgo il 22 giugno 2015 nel corso della riunione intercorsa fra i Ministri degli esteri dei rispettivi Paesi, ha determinato, inevitabilmente, l'estensione delle contro-sanzioni adottate dalla stessa Federazione russa contro l'Unione europea, Stati Uniti d'America, Canada e Norvegia;
    questo tipo di politica estera segue con fermezza la linea adottata in sede europea, una linea che formalmente vuole mantenere una parvenza di risposta unitaria nei confronti della Federazione russa, ma che, al contempo, dimostra sempre più la fragilità della politica estera europea;
    l'Italia, in modo particolare, sta pagando un prezzo assai caro in termini politico-economici, vedendo giorno dopo giorno sempre più indebolita la propria rilevanza politica in un Paese che ha dimostrato di poter essere, soprattutto negli ultimi anni, per il nostro Paese, un partner fondamentale: l'esempio forse più rilevante è la cancellazione del contratto tra Gazprom e Saipem (gruppo Eni) che prevedeva la costruzione di un gasdotto lungo il Mar Nero con un danno stimato di circa 2,2 miliardi di dollari. Il calo delle esportazioni dell'11,6 per cento rispetto al 2014 è quantificabile, secondo stime della Coldiretti, in 1,25 miliardi di euro;
    la Federazione russa, tra l'altro, ha dovuto anche registrare l'esclusione dall'Assemblea parlamentare dell'Osce. Non può sfuggire, in questo caso, il sorprendente paradosso per cui – pur avendo sanzionato anche singoli esponenti politici russi – secondo l'Unione europea, il regime di sanzioni non si applica in casi inerenti alla partecipazione alle attività delle organizzazioni internazionali;
    di fatto, sono intervenuti importanti mutamenti nello scenario mondiale, anche e soprattutto a seguito dell'intensificarsi degli attentati di matrice terroristica riconducibili allo stato islamico (Daesh); sulla base di questi accadimenti risulta sempre più evidente la necessità di un approccio multilaterale alla minaccia terroristica nell'ottica di una cooperazione internazionale dalla quale una potenza come quella russa non può risultare esclusa;
    proprio la Federazione russa sta svolgendo un ruolo chiave nell'evoluzione dei rapporti tra occidente e Medio Oriente in Siria e in Turchia, portando avanti importanti e incisive iniziative in campo politico-diplomatico unitamente a un massiccio dispiegamento di forze militari proprio nel conflitto siriano. Nella lotta al terrorismo può e deve riaprirsi un dialogo istituzionale di vitale importanza per la cooperazione, la pacificazione e la diplomazia occidentale tanto per la risoluzione dei conflitti geograficamente più vicini al nostro continente quanto per altri e altrettanto gravi, certamente assai più lontani dal sentire comune ma comunque allarmanti in termini umanitari piuttosto che di conseguenze politiche più o meno dirette;
    questo tipo di cooperazione, tuttavia, può essere minata da decisioni interpretabili come provocatorie quali, ad esempio, la scelta di invitare lo Stato del Montenegro ad entrare nell'Alleanza Atlantica. Tutto ciò, da una prospettiva russa, non può non alimentare una già evidenziata «sindrome da accerchiamento» ed essere perciò interpretata come una gravissima e inaccettabile provocazione,

impegna il Governo:

   a promuovere e sostenere in sede europea iniziative finalizzate alla revoca del reiterato regime di sanzioni al fine di evitare che gli interessi nazionali vengano colpiti ancor più duramente di quanto avvenuto fino ad ora;
   ad attivarsi concretamente in sede europea perché venga adottato ogni intervento necessario affinché possano essere garantite maggiori risorse utili al risarcimento delle imprese e dei produttori europei danneggiati dall'embargo russo, prevedendo misure eccezionali per fronteggiare la situazione congiunturale venutasi a creare.
(1-01086) «Grande, Manlio Di Stefano, Sibilia, Spadoni, Del Grosso, Di Battista, Scagliusi, Crippa».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

sanzione internazionale

intervento militare