ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01048

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 512 del 28/10/2015
Abbinamenti
Atto 1/00989 abbinato in data 28/10/2015
Atto 1/01035 abbinato in data 28/10/2015
Atto 1/01033 abbinato in data 28/10/2015
Atto 1/01039 abbinato in data 28/10/2015
Atto 1/01045 abbinato in data 28/10/2015
Atto 1/01047 abbinato in data 28/10/2015
Atto 1/01049 abbinato in data 28/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 28/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 28/10/2015
GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 28/10/2015


Stato iter:
28/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 28/10/2015
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/10/2015
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto RAVETTO LAURA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 28/10/2015
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
PARERE GOVERNO 28/10/2015
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/10/2015

DISCUSSIONE IL 28/10/2015

ACCOLTO IL 28/10/2015

PARERE GOVERNO IL 28/10/2015

APPROVATO IL 28/10/2015

CONCLUSO IL 28/10/2015

Atto Camera

Mozione 1-01048
presentato da
MAZZIOTTI DI CELSO Andrea
testo di
Mercoledì 28 ottobre 2015, seduta n. 512

   La Camera,
   premesso che:
    l'Agenda europea sulla migrazione, adottata il 13 maggio 2015 dalla Commissione europea, afferma che «il sistema di rimpatrio dell'UE (rimpatrio degli immigrati irregolari e di coloro le cui domande di asilo sono rifiutate) funziona in modo imperfetto. Spesso le reti di trafficanti contano sulla percentuale relativamente bassa delle decisioni di rimpatrio effettivamente eseguite: solo il 39,2 per cento delle decisioni di rimpatrio emesse nel 2013 è stato effettivamente eseguito»;
    la stessa Commissione, nel documento, ammette che «l'UE ha bisogno di un sistema chiaro di accoglienza dei richiedenti asilo al suo interno. Una delle debolezze che accusa il sistema attuale è la mancanza di fiducia reciproca tra Stati membri, in particolare a causa della frammentazione del sistema di asilo»;
    secondo il «Rapporto sull'accoglienza di migranti e rifugiati in Italia», presentato il 21 ottobre scorso dal Ministero dell'interno, a fronte di un calo degli sbarchi del 7,4 per cento (dal primo gennaio al 10 ottobre sulle nostre coste sono sbarcate 136.432 persone rispetto alle 147.377 dello stesso periodo del 2014), le richieste d'asilo presentate alle Commissioni territoriali competenti sono arrivate a quota 61.545 (+ 31 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014);
    un analogo andamento si riscontra nel numero di richieste esaminate (+70 per cento): 46.490 nel 2015 contro le 27.393 del 2014. Sono state 23.905 le domande rigettate quest'anno, contro le 9.564 dell'anno scorso;
    nel 2015 le commissioni territoriali, raddoppiate grazie decreto-legge 22 agosto 2014, n. 119, convertito dalla legge 17 ottobre 2014, n. 146, hanno riconosciuto lo status di rifugiato a 2549 persone, la protezione sussidiaria a 7.242, la protezione umanitaria a 10.821. 1.926 persone che avevano fatto domanda di asilo sono risultate poi irreperibili;
    in relazione alle commissioni territoriali, pur riconoscendo i miglioramenti sopra ricordati, appare necessario – anche alla luce delle disposizioni recentemente adottate dall'Unione europea che richiedono un'efficienza ancora maggiore delle strutture di esame delle domande – rafforzarne le strutture, attraverso la destinazione di ulteriori risorse finanziarie e di personale adeguatamente qualificato;
    pare altresì opportuno adottare, ai fini della remunerazione dei componenti della commissione, meccanismi di incentivazione basati sull'efficienza e sulla qualità del lavoro svolto, da valutare rispettivamente in termini di numero di pratiche smaltite e di provvedimenti annullati dall'autorità giudiziaria;
    l'articolo 35 del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, in attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure  applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato, prevede all'articolo 35 che «avverso la decisione della Commissione territoriale è ammesso ricorso dinanzi al tribunale che ha sede nel capoluogo di distretto di corte d'appello in cui ha sede la Commissione territoriale che ha pronunciato il provvedimento»;
    nel corso di un'audizione nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani svolta dalla Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato il 10 febbraio 2015, il prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, ha osservato che «una delle criticità da superare riguarda i ricorsi per i migranti ai quali è stata rigettata la richiesta d'asilo: i tempi della decisione del giudice ordinario sono lunghissimi, spesso superano i due anni, e ai ricorrenti va comunque assicurata l'accoglienza»;
    per accelerare i procedimenti di impugnazione, sono opportune iniziative sotto il profilo dell'organizzazione degli uffici giudiziari, se del caso anche attraverso la creazione di sezioni specializzate, o comunque con interventi di organizzazione degli uffici giudiziari che consentano di destinare maggiori risorse alla gestione di questi procedimenti;
    appare infine opportuno valutare una revisione della disciplina dell'impugnazione dei provvedimenti di diniego e del relativi effetti sul diritto del richiedente di restare nel territorio dello Stato,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per il rafforzamento delle commissioni territoriali, attraverso la destinazione di ulteriori risorse finanziarie e di personale adeguatamente qualificato, al fine di accelerare i tempi di gestione delle domande;
   a valutare modifiche ai meccanismi di remunerazione dei membri delle commissioni territoriali che si basino sull'incentivazione dell'efficienza e qualità del lavoro svolto;
   ad adottare misure organizzative negli uffici giudiziari che consentano di migliorare la gestione delle procedure di impugnazione dei provvedimenti di diniego, valutando altresì l'istituzione di sezioni specializzate;
   a valutare di assumere iniziative per apportare modifiche alla disciplina dell'impugnazione dei provvedimenti di diniego nel rispetto della disciplina europea e internazionale sui rifugiati.
(1-01048) «Mazziotti Di Celso, Monchiero, Galgano».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

retribuzione del lavoro

diritti umani