Legislatura: 17Seduta di annuncio: 512 del 28/10/2015
Primo firmatario: ARTINI MASSIMO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 28/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015 BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015 BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015 MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015 MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015 PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015 RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015 SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015 TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 28/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 28/10/2015 Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA) DICHIARAZIONE VOTO 28/10/2015 Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto RAVETTO LAURA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO DICHIARAZIONE GOVERNO 28/10/2015 Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA) PARERE GOVERNO 28/10/2015 Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/10/2015
DISCUSSIONE IL 28/10/2015
ACCOLTO IL 28/10/2015
PARERE GOVERNO IL 28/10/2015
APPROVATO IL 28/10/2015
CONCLUSO IL 28/10/2015
La Camera,
premesso che:
l'onda lunga degli sbarchi percorre lo Stivale e fa impennare il numero delle richieste di asilo politico, e più della metà viene respinta, ma i ricorsi intasano i già ingolfati palazzi di giustizia;
corrono ai ripari i capi delle procure tra Milano, Torino e Catania organizzando gruppi di lavoro e dipartimenti per fronteggiare quella che sembra avere tutti i caratteri di un'emergenza;
in media solo il 40 per cento di coloro che dichiarano di non potere rientrare nel proprio Paese perché rischiano di essere perseguitati per motivi di razza, religione, etnici o per le opinioni ottiene l'asilo politico dalle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale;
ciò si traduce in un permesso di soggiorno che consente di rimanere sul territorio italiano per cinque anni, mentre gli altri possono sempre e comunque ottenere la «protezione sussidiaria», che dura tre anni ed è riservata a chi rischia una condanna a morte oppure di essere trattato in modo «inumano o degradante» e la protezione «umanitaria» dura un anno ed è attivabile soltanto quando ci sono, appunto, motivi di carattere umanitario, come le catastrofi naturali o ambientali;
gli esclusi dovrebbero essere rimpatriati, ma quasi sempre fanno ricorso perché non di rado viene accolto e anche perché generalmente blocca la procedura di espulsione garantendo un buon periodo di permanenza in Italia grazie a una lunga sequenza di procedimenti giudiziari;
l’iter inizia dal tribunale e, nel caso che anche questo «bocci» la richiesta, si può andare in corte d'appello e poi fino in Corte di Cassazione usufruendo, in questo viaggio giudiziario, anche del «gratuito patrocinio», l'assistenza legale garantita da avvocati pagati dall'erario;
da circa venti al mese che erano nel 2013, questi ricorsi a Milano sono decollati a 632 nel 2014 per arrivare a 42 nel gennaio 2015, a 70 a febbraio, fino a 100 nel mese di marzo. Si prevede in aumento la previsione nel corso di quest'anno pari a circa tremila in Lombardia, di cui duemila a Milano e la quota residua a Brescia;
ad esaminare i sopracitati ricorsi è il settore affari civili affidato al pubblico ministero Nicola Cerrato, che non di rado ha ribadito il diniego all'asilo e, per affrontare la situazione, si è deciso di ricorrere ai viceprocuratori onorari che, come in tutta Italia, anche a Milano smaltiscono centinaia e centinaia di cause ogni anno permettendo alla giustizia di andare avanti senza essere travolta definitivamente dai processi;
dopo aver partecipato a un corso di specializzazione organizzato alla prefettura sulla normativa, i viceprocuratori onorari smaltiranno le pratiche per la modica cifra di 7 euro ciascuna;
da quando è cominciata la guerra in Siria, a Catania sbarcano i due terzi dei migranti che attraversano il Mediterraneo e ci sono circa 3 mila procedimenti in carico che arrivano a una media di 800 ricorsi l'anno con una fissazione delle udienze al 2016 un'emergenza che ha portato il procuratore della Repubblica Giovanni Salvi ad organizzare un gruppo di lavoro in cui ruoteranno 6 sostituti guidati da un procuratore aggiunto;
anche a Torino il procuratore Armando Spataro ha costituito un pool composto da due sostituti e da un procuratore aggiunto per far fronte ai numerosi ricorsi presentati, dal momento che si tratta di una materia molto sensibile e impegnativa visto che è necessario esaminare le ragioni dei richiedenti alla luce delle leggi e della giurisprudenza;
spesso ci si trova di fronte a domande simili l'una all'altra addirittura nei fatti, che vengono raccontati con gli stessi particolari, firmate da persone che arrivavano dalla stessa area di un Paese, dove non ci sono particolari problemi e il sospetto è che dietro tutto questo si nascondano organizzazioni internazionali che, approfittando delle tragedie che coinvolgono migliaia di persone perseguitate, forniscono una sorta di «pacchetto assistenziale» che va dal viaggio alle pratiche per fare ottenere il permesso in Italia anche a chi non ne ha diritto,
impegna il Governo
ad assumere iniziative normative per prevedere l'istituzione presso i tribunali ordinari, di sezioni specializzate dedite alle materie relative ai fenomeni migratori e ai ricorsi dei migranti avverso i provvedimenti di diniego dello status di rifugiato e di espulsione, valutando l'opportunità di predisporre meccanismi diretti a velocizzare tutte le procedure relative all'esame delle domande, così da ridurre i tempi di permanenza sul territorio nazionali degli esuli.
(1-01047) «Artini, Baldassarre, Barbanti, Bechis, Matarrelli, Mucci, Prodani, Rizzetto, Segoni, Turco».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):asilo politico
espulsione
migrazione