Legislatura: 17Seduta di annuncio: 511 del 27/10/2015
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 27/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/10/2015 LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/10/2015 MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/10/2015 MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/10/2015 NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/10/2015 TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/10/2015 TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE VOTO 27/10/2015 Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto SBERNA MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 27/10/2015 Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/10/2015
DISCUSSIONE IL 27/10/2015
ACCOLTO IL 27/10/2015
PARERE GOVERNO IL 27/10/2015
APPROVATO IL 27/10/2015
CONCLUSO IL 27/10/2015
La Camera,
premesso che:
l'Italia e l'Europa sono interessati in questi anni da un'ondata migratoria senza precedenti i cui numeri sono, peraltro, in costante aumento, ma a differenza dei suoi partner comunitari il nostro Paese è meta prevalentemente dei migranti cosiddetti economici;
le statistiche dicono, infatti, che delle oltre centotrentamila persone che nei primi sette mesi di quest'anno hanno fatto ingresso nel nostro territorio nazionale la stragrande maggioranza proviene dai Paesi africani dell'Eritrea, Nigeria, Somalia e Sudan;
l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati ha accertato, inoltre, che quasi il novanta per cento di questi migranti sono partiti dalla Libia per raggiungere clandestinamente le nostre coste;
il flusso migratorio proveniente dall'Africa, in particolare dalla regione sub sahariana, ha assunto ormai carattere strutturale e non può essere affrontata solo con misure di emergenza volte a tutelare la sicurezza dei confini europei;
esso necessita, invece, di un'azione politica concordata e di un impegno stabile e duraturo per la pacificazione delle zone di conflitto e il miglioramento della qualità della vita nei paesi dall'area, con particolare riferimento anche ai profili sanitari visto che non a caso proprio in queste regioni ha avuto avvio la recente epidemia del virus ebola;
la cooperazione allo sviluppo, sia nella sua dimensione bilaterale che in quella multilaterale, e in particolar modo a livello europeo, deve intervenire a sostegno dei Paesi in cui la povertà, le pessime condizioni di vita e spesso i conflitti e le violenze e violazioni dei diritti umani che ne conseguono spingono la popolazione alla fuga, con un impegno;
pur avendo in numerose sedi internazionali dichiarato la propria volontà di arrivare a destinare per l'aiuto pubblico allo sviluppo lo 0,3 per cento del prodotto interno lordo entro il 2017-2018, ancora nel 2014 questa cifra era ferma ad appena la metà, lo 0,16 per cento;
il 28 novembre 2014 è stato siglato un accordo noto come «processo di Khartoum», tra i Paesi dell'Unione europea e i Paesi di origine e di passaggio dei migranti che, dal Corno d'Africa e dall'Africa dell'Est si riversano sulle coste della Libia per raggiungere l'Europa approdando nel nostro Paese;
il Processo di Khartoum si propone di controllare i flussi migratori attraverso accordi con questi Paesi che prevedono l'organizzazione di campi per filtrare chi ha diritto all'asilo, il rafforzamento delle polizie di confine e delle istituzioni locali che si occupano di migrazione, scambi di informazioni e supporti allo sviluppo con l'obiettivo finale di stabilizzare la regione,
impegna il Governo:
ad adoperarsi affinché l'Italia mantenga gli impegni pubblicamente espressi in favore dell'aiuto pubblico allo sviluppo, arrivando a destinare ad esso la promessa percentuale del Prodotto interno lordo, mettendosi al passo con i principali partner europei;
a rafforzare l'impegno della cooperazione italiana nella lotta alla povertà, migliorando la sicurezza alimentare e lo sviluppo agricolo, nel rafforzamento dei servizi sanitari, nel potenziamento dell'accesso all'istruzione, nel miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni residenti, con particolare riguardo alla condizione femminile e infantile;
a sostenere ogni sforzo promosso in ambito internazionale al fine di pacificare le aree oggetto di conflitto, sostenendo la democrazia e l'affermazione dei diritti umani;
a proseguire nell'attività negoziale con i Paesi posti sulla rotta dell'immigrazione clandestina già avviati con il cosiddetto processo di Khartoum;
a porre con forza in ambito europeo il tema dei migranti economici e delle politiche che devono essere realizzate per combattere le cause profonde della migrazione e degli sfollati in Africa;
a porre in essere ogni atto di competenza finalizzato a rafforzare le relazioni bilaterali con i Paesi dai quali provengono il maggior numero di immigrati, al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi delle attività di aiuto allo sviluppo e al fine di stipulare con i medesimi Paesi accordi di riammissione.
(1-01041) «Rampelli, Cirielli, La Russa, Maietta, Giorgia Meloni, Nastri, Taglialatela, Totaro».
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):aiuto allo sviluppo
diritti umani
accesso all'istruzione