Legislatura: 17Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Primo firmatario: CAUSIN ANDREA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 04/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BIANCHI DORINA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 04/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/08/2015 Resoconto CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC) INTERVENTO PARLAMENTARE 05/08/2015 Resoconto SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO Resoconto PRATAVIERA EMANUELE MISTO INTERVENTO GOVERNO 05/08/2015 Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 05/08/2015 Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO Resoconto PRATAVIERA EMANUELE MISTO
DISCUSSIONE IL 05/08/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/08/2015
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/08/2015
APPROVATO IL 05/08/2015
CONCLUSO IL 05/08/2015
La Camera
premesso che:
mercoledì 8 luglio 2015 una violentissima tromba d'aria si è abbattuta, verso le 17,30, su Dolo, Pianiga e Mira, in provincia di Venezia e su Cortina d'Ampezzo in provincia di Belluno, causando una vittima, 72 feriti ed ingenti danni alle abitazioni ed alle aziende del territorio. La tromba d'aria di elevata intensità, accompagnata da violente precipitazioni piovose e grandinate, ha provocato lo scoperchiamento di tetti di numerosi edifici, divelto piloni della luce e tralicci dell'alta tensione, causando ingenti danni alle abitazioni private e pubbliche, alla rete dei servizi essenziali, al patrimonio artistico e culturale, alle infrastrutture viarie ed alle attività agricole e produttive;
l'evento calamitoso ha inoltre provocato l'abbattimento di alberi, danni ai beni mobili e la dispersione di ingenti quantitativi di detriti di varia natura, causando forti disagi alla popolazione interessata;
la perturbazione ha interessato altresì buona parte del territorio regionale e nel pomeriggio dell'8 luglio 2015 ha proseguito con temporali di forte intensità in alcuni territori comunali delle province di Verona, Vicenza, dell'alta padovana, del bellunese e, soprattutto, del veneziano con violente e pericolose grandinate. Inoltre, una cella temporalesca particolarmente intensa ha interessato la valle del Boite nell'alto bellunese innescando una vasta calata detritica in località Acquabona, frazione di Cortina d'Ampezzo, sulla strada statale n. 51 di «Alemagna» che è rimasta a lungo bloccata in entrambe le direzioni;
le ville colpite sono 20, tutte nel comune di Dolo. Tra queste Villa Santorini-Toderini-Fini che è andata praticamente distrutta, Villa Bembo, Villa Gasparini, Villa Migliorini, Villa Badoere Fattoretto, Villa Titi e Villa Velluti;
a Cazzago ci sono almeno 225 edifici da sistemare, 132 a Dolo, 75 a Mira;
nella relazione tecnica disposta dalla regione Veneto si è rilevato che il tornado dell'8 luglio 2015 è da considerarsi come uno dei più intensi mai verificatosi nel territorio regionale;
anche le attività agricole hanno registrato gravi conseguenze. I dati confermano che nel solo territorio veneziano i danni alle coltivazioni, alle attività ed alle loro strutture superano i 4 milioni di euro. Il comparto avrà sicuramente bisogno di interventi al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e la redditività delle imprese agricole colpite dalle avversità atmosferiche perché possano riprendere la loro attività produttiva;
la prima stima dei danni e degli interventi da effettuare per le opere di ricostruzione ammonta a quasi 100 milioni di euro;
è opportuno, pertanto, dare attuazione ad interventi urgenti e necessari al fine di ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato e per il ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni;
è necessario, altresì, un allentamento del Patto di stabilità interno per aiutare i comuni a gestire l'emergenza, assicurando la sospensione degli adempimenti fiscali a carico di famiglie ed imprese coinvolte,
impegna il Governo, nel rispetto delle compatibilità di finanza pubblica:
a dichiarare lo «stato di emergenza» a livello nazionale ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modificazioni;
ad assumere iniziative dirette per attivare il ripristino dei danni subiti dal patrimonio pubblico e privato;
a valutare la possibilità di stanziare adeguati fondi in favore delle imprese danneggiate dall'evento calamitoso che ha colpito in modo così grave la regione Veneto;
ad intraprendere iniziative dirette a sospendere l'invio delle cartelle esattoriali e gli oneri fiscali e contributivi ai soggetti interessati;
ad assumere iniziative dirette ad allentare il vincolo del Patto di stabilità interno per i comuni coinvolti nell'alluvione dell'8 luglio 2015.
(1-00971)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Causin, Dorina Bianchi».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):disastro naturale
disboscamento
intemperie