ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00916

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 447 del 22/06/2015
Abbinamenti
Atto 1/00591 abbinato in data 22/06/2015
Atto 1/00901 abbinato in data 22/06/2015
Atto 1/00913 abbinato in data 22/06/2015
Atto 1/00914 abbinato in data 22/06/2015
Atto 1/00917 abbinato in data 22/06/2015
Atto 1/00919 abbinato in data 25/06/2015
Atto 1/00920 abbinato in data 25/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: BECHIS ELEONORA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 22/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 22/06/2015


Stato iter:
25/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/06/2015
Resoconto ALLI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
PARERE GOVERNO 25/06/2015
Resoconto CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO GOVERNO 25/06/2015
Resoconto CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/06/2015
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto CAPELLI ROBERTO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto LIBRANDI GIANFRANCO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto ALLI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/06/2015

DISCUSSIONE IL 22/06/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/06/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/06/2015

NON ACCOLTO IL 25/06/2015

PARERE GOVERNO IL 25/06/2015

DISCUSSIONE IL 25/06/2015

RESPINTO IL 25/06/2015

CONCLUSO IL 25/06/2015

Atto Camera

Mozione 1-00916
presentato da
BECHIS Eleonora
testo presentato
Lunedì 22 giugno 2015
modificato
Giovedì 25 giugno 2015, seduta n. 450

   La Camera,
   premesso che:
    le sanzioni imposte dall'Unione Europea alla Russia non favoriscono le relazioni diplomatiche rivolte alla soluzione della crisi ucraina, danneggiano le economie dei Paesi coinvolti e le aspettative dei cittadini Italiani, comunitari e russi, e contribuiscono ad inasprire la grande crisi economica che sta alimentando le tensioni internazionali e l'odio tra i popoli;
    ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, è necessario scongiurare il rischio che il conflitto si allarghi, assistendo ad una escalation militare in Europa orientale, recuperando e rinnovando la volontà di dialogo tra Russia e Ucraina già manifestata con i cosiddetti accordi di Minsk;
    appare fondamentale garantire l'integrità territoriale dell'Ucraina, naturalmente con il coinvolgimento della Federazione russa nella ricerca di una soluzione diplomatica alla crisi;
    si ricorda che la crisi attuale discende direttamente dalla cosiddetta dissoluzione dell'Urss, una delle due superpotenze che avevano retto le sorti dell'ordine globale dal secondo dopoguerra, avvenuta in modo rapido e inaspettato;
    essa implose dall'interno e la sua disgregazione sconvolse e ridisegnò il quadro geopolitico mondiale; tale fase non è ancora terminata;
    dalla dissoluzione dell'Urss nacquero Stati indipendenti che si ricordano: Ucraina, Moldavia, Bielorussia, Estonia, Lettonia, Lituania, Georgia, Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan e Tagikistan e, nella maggior parte di quello che era stato il territorio sovietico, la Federazione russa;
    la transizione post-sovietica è stata segnata da episodi di conflitto alla periferia: la secessione de facto della Transnistria dalla Moldavia, la guerra fra Armenia e Azerbaigian per il Nagorno Karabakh, il conflitto fra Kirghizistan e Uzbekistan nella valle di Fergana, le guerre civili in Georgia e Tagikistan;
    in Transnistria si scatenò il conflitto che insanguinò la regione nel 1992, durante il quale vennero registrate violazioni dei diritti umani e delle leggi di guerra. Il pericolo di nuovi eventi bellici nella regione appare elevatissimo;
    la «guerra dei cinque giorni» tra Georgia e Russia, dal 7 al 12 agosto 2008, fu causata dal contenzioso per il controllo della regione separatista dell'Ossezia del Sud. Dopo aver riconosciuto ufficialmente la Repubblica di Ossezia, la Russia siglò un accordo per il pattugliamento congiunto della frontiera osseto-georgiana e per la concessione di una base militare, opponendosi, al contempo, a partire dal 1o gennaio 2009, al rinnovo della missione di monitoraggio dell'Osce, attiva nella regione sin dal 1992. La regione è ancora oggi potenzialmente a rischio di nuovi episodi di guerra;
    la successiva annessione russa - non riconosciuta – della Crimea ha richiamato l'attenzione su alcune delle nazioni maggiormente in pericolo: particolarmente delicate appaiono le situazioni in Transnistria e in Georgia, aree di fatto indipendenti;
    nella notte tra l'1 e il 2 marzo del 2014, l'esercito della Transnistria è stato messo in stato di massima allerta, come descritto sulle pagine del New Eastern Europe;
    la diplomazia europea appare essere concorde con l'ipotesi prospettata, ovvero la necessità di rafforzare le relazioni tra gli attori coinvolti a tutti i livelli e al superamento dei conflitti regionali, anche nell'interesse dell'Unione europea stessa;
    si noti poi che, recentemente, anche il dibattito politico statunitense è stato caratterizzato da un'approfondita analisi dello scenario geopolitico in questione, al termine della quale si è manifestata l'espressione di forti preoccupazioni rispetto all'attuale strategia incentrata sulle sole sanzioni, pensiero che si può sintetizzare con le parole di Henry Kissinger, già Segretario di Stato con Nixon, collaboratore di vari Presidenti statunitensi, da Kennedy a Reagan: «i Paesi occidentali devono riconoscere che la Russia è importante per la pace nel mondo, che abbiamo bisogno del suo contributo per affrontare questioni gravi come le crisi regionali, il terrorismo islamico, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, il clima, la sicurezza alimentare. A sua volta la Russia deve riconoscere il senso di limitazione che l'approccio europeo nella politica internazionale comporta»;
    dal punto di vista storico, diplomatico ed economico l'interesse nazionale dei cittadini italiani ed europei non può prescindere dalla prosecuzione del dialogo diplomatico, a tutti i livelli, con la Federazione russa nell'ambito di un rapporto concertato in sede di Unione europea,

impegna il Governo

a farsi promotore, a partire dall'ambito dell'Unione europea, agendo di concerto con l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea, di un'azione politica volta alla ricerca di una soluzione politico-diplomatica da darsi alla crisi ucraina, e a promuovere, in sede di Unione europea, le iniziative ritenute più opportune ed efficaci, finalizzate alla rapida revoca delle sanzioni dell'Unione europea contro la Russia, oltreché a tenere presente la necessità di scongiurare ulteriori tensioni politico-militari disinnescando così preventivamente dinamiche simili a quelle verificatesi in Ucraina.
(1-00916) «Bechis, Turco, Artini, Baldassarre, Barbanti, Matarrelli, Mucci, Prodani, Rizzetto, Segoni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guerra

Alto rappresentante per la PESC

relazioni diplomatiche