ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00870

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 433 del 22/05/2015
Abbinamenti
Atto 1/00800 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00838 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00863 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00864 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00865 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00871 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00872 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00873 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00874 abbinato in data 03/06/2015
Atto 1/00875 abbinato in data 04/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015


Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/06/2015
Resoconto GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/06/2015
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 03/06/2015
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 04/06/2015
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto OTTOBRE MAURO MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 04/06/2015
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 03/06/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/06/2015

DISCUSSIONE IL 03/06/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/06/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/06/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/06/2015

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 04/06/2015

PARERE GOVERNO IL 04/06/2015

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

VOTATO PER PARTI IL 04/06/2015

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Mozione 1-00870
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo presentato
Venerdì 22 maggio 2015
modificato
Giovedì 4 giugno 2015, seduta n. 435

   La Camera,
   premesso che:
    con una produzione di quasi 500 milioni di tonnellate l'Italia è il secondo produttore mondiale, dopo la Spagna, di olio d'oliva, uno dei prodotti di eccellenza del made in Italy agroalimentare, i cui significativi risvolti socioeconomici si esprimono, in particolare, nei territori del Sud del Paese, dove tale coltura è particolarmente presente;
    l'olivicoltura è, infatti, uno dei comparti più rilevanti del sistema agricolo pugliese, che contribuisce, secondo i dati del 2013, all'11,6 per cento – pari a 522 milioni di euro – del valore complessivo della produzione agricola della regione e al 30 per cento del valore della produzione olivicola italiana;
    per quanto riguarda la superficie regionale interessata, risultano in produzione circa 375.000 ettari a olivo (pari al 32 per cento delle superfici olivicole nazionali e al 41 per cento delle superfici delle altre regioni meridionali), mentre, per quanto attiene al tessuto imprenditoriale, l'olivicoltura è realizzata in Puglia da circa 270.000 imprese agricole, pari al 22 per cento delle aziende olivicole italiane, che presentano una superficie media per azienda coltivata a olivo (1,4 ettari) significativamente superiore alla media nazionale;
    nel panorama olivicolo nazionale, la Puglia si contraddistingue anche per l'olio a denominazione di origine protetta (dop Terra di Bari), con il fatturato più elevato in Italia (28 milioni di euro), rappresentando al contempo il 35 per cento del fatturato complessivo degli oli extravergine a marchio dop e igp italiani (Ismea-Qualivita); infine, per quel che riguarda gli scambi internazionali di settore, l'olio di oliva rappresenta il terzo prodotto pugliese più esportato (dopo ortofrutta e conserve vegetali), per un valore di circa 106 milioni di euro, pari a quasi il 9 per cento dell’export di olio dall'Italia (1,2 miliardi di euro di olio d'oliva esportato nel 2012);
    come ormai noto, in molti territori delle province di Brindisi, Taranto e Lecce la diffusione del batterio Xylella fastidiosa sta causando una vera e propria emergenza fitosanitaria, con l'abbattimento di coltivazioni di olivi secolari che rappresentano un patrimonio di particolare rilevanza per la regione Puglia e per il Salento in particolare;
    la cosiddetta Xylella fastidiosa originaria del Costa Rica, verosimilmente introdotta nel nostro Paese con l'importazione dall'America centrale di piante di oleandro infette, è trasmessa da un insetto ad apparato pungente-succhiatore che, una volta assorbita la linfa delle piante, la trasporta su altri fusti e li contagia, provocandone il disseccamento rapido;
    sin dal primo mese di rilevazione della presenza di Xylella fastidiosa nelle zone del gallipolino, i vivaisti hanno riscontrato difficoltà a commercializzare le piante, sia per obblighi di divieto imposti inizialmente dalle norme regionali e nazionali e successivamente da quelle comunitarie, sia per la preoccupazione e, quindi, per la diffidenza degli acquirenti sulla possibile trasmissione e diffusione del batterio nei propri territori;
    recentemente la Francia ha adottato misure restrittive, considerate in linea con la legislazione dell'Unione europea, contro la diffusione della Xylella fastidiosa che prevedono il blocco delle importazioni delle piante dalla Puglia e da altre zone colpite dal batterio; il decreto, firmato dal Ministro dell'agricoltura francese, Stephane le Foll, in vigore dal 4 aprile 2015, vieta l'importazione di 102 tipi di piante vive dal territorio pugliese e di quelle piante contaminate dal batterio e inibisce gli scambi intra-europei con la Puglia, con il conseguente rafforzamento di un piano di controllo su tutto il territorio transalpino; di fatto, ad eccezione di alcune piante, la maggior parte dei contratti già in corso sono stati sospesi e le vendite si sono quasi azzerate;
    l'impatto che si è verificato nella sospensione delle vendite è stato particolarmente grave ed economicamente rilevante per diversi motivi: l'elevata quantità di piante giacenti nei vivai necessita di essere mantenuta in ottima vegetazione con grosse spese di mantenimento, senza però alcun ricavo per la vendita; per molte tipologie di piante la permanenza nel vivaio di 1-2 anni oltre il necessario non consente la vendita delle stesse, in quanto non più commerciabili, per cui si ha una perdita totale dei costi sostenuti. Le piante ritenute ospiti di Xylella fastidiosa non potranno più essere commercializzate, in quanto non rispettano più i requisiti previsti dalla normativa e pertanto vanno distrutte. Va rilevata, inoltre, l'esigenza di fare elevati investimenti per la realizzazione di serre conformi ai requisiti tecnici previsti dalle norme per potere ottenere le autorizzazioni del servizio fitosanitario;
    è evidente che il settore olivicolo-oleario, anche in considerazione dell'insorgere di emergenze fitosanitarie da organismi nocivi come quella in parola, vive una crisi strutturale ed è indispensabile attivare una serie di interventi di lungo periodo, quali prioritariamente i piani olivicoli e attività di ricerca mirate ad approfondire lo studio dei patogeni mediante progetti che mettano in rete tutti gli istituti di ricerca operanti a livello nazionale ed internazionale, salvaguardando l'aspetto produttivo, paesaggistico ed ambientale dei territori colpiti,

impegna il Governo:

   a predisporre tutte le misure necessarie a risolvere l'emergenza causata dal «complesso del disseccamento rapido dell'olivo», coinvolgendo attivamente le istituzioni e gli enti di ricerca, posto che la rilevanza del settore olivicolo locale si configura come interesse collettivo e non soltanto dei produttori e conduttori di oliveti;
   a rendere pubblici, su un portale dedicato, i dati fino ad oggi raccolti sulla diffusione e sulla gravità del «complesso del disseccamento rapido dell'olivo», non appena accertati scientificamente, in modo da evitare clamore ingiustificato ed allarmismi, nonché a pubblicare, qualora possibile, i risultati relativi al soddisfacimento dei postulati di Koch e, pertanto, alla patogenicità del ceppo di Xylella sull'olivo, come espressamente richiesto dai protocolli europei Eppo (European and Mediterranean plant protection Organization);
   ad intraprendere specifiche iniziative volte ad ampliare il campo di indagine della malattia di «disseccamento rapido degli olivi», considerando anche la correlazione con lo stato vegeto-produttivo e colturale dell'olivicoltura salentina;
   a provvedere affinché siano urgentemente attivate e sostenute politiche di controllo alle frontiere ed interventi di profilassi, nonché azioni di monitoraggio e di rintracciabilità, volte sia ad accertare l'eventuale avvenuta introduzione dall'estero del batterio Xylella fastidiosa, sia ad impedirne, in caso di verifica positiva, il rischio di veicolazione;
   ad adottare ogni opportuna iniziativa, per quanto di competenza, affinché siano previste, nell'ambito del programma di sviluppo rurale Puglia 2014-2020, ancora in corso di istruttoria presso l'Unione europea, per tutti gli agricoltori o comunque produttori agricoli potenzialmente a rischio, che, però, rispettino le condizionalità specifiche, misure per il finanziamento delle attività di prevenzione e di ripristino del potenziale produttivo ridottosi a causa dell'infezione causata dalla Xylella fastidiosa, nonché per la certificazione di tutte le aziende, anche vivaistiche, che oggi sono esposte a significativi rischi economici;
   a predisporre urgentemente un piano olivicolo nazionale che punti a:
    a) incrementare la produzione nazionale senza accrescere la pressione sulle risorse ambientali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e lo studio di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica;
    b) tutelare l'olivicoltura a valenza paesaggistica, di difesa del territorio e storica, non razionalizzabile e non rinnovabile, in particolare l'olivicoltura marginale delle aree collinari, incentivando la creazione di organizzazioni in grado di gestire gli oliveti a rischio di abbandono o già abbandonati affinché possano essere riportati in produzione;
    c) stimolare il consumo «informato», evidenziando le diverse proprietà salutistiche degli oli extravergini di oliva, anche con adeguata utilizzazione delle indicazioni salutistiche approvate dall'Unione europea, attraverso una capillare e sistematica crescita della cultura sull'olio extravergine di oliva, e valorizzare il made in Italy mediante la promozione della qualità e della biodiversità, elemento distintivo dell'olivicoltura italiana;
    d) sostenere iniziative di valorizzazione dell'olio extravergine di oliva italiano, anche attraverso l'attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul mercato domestico e, soprattutto, su quelli internazionali;
   a sostenere con opportuni interventi finanziari le attività di ricerca anche attraverso la promozione, in accordo con le autorità regionali, di gruppi operativi di cui al regolamento (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
   a sostenere e ad incentivare l'aggregazione e l'organizzazione economica della filiera olivicola, anche alla luce delle novità contenute nella nuova organizzazione comune di mercato unica di cui al regolamento n. 1308/2013, che introduce lo strumento della contrattualizzazione tra produttori olivicoli ed acquirenti industriali e commerciali, ponendo le basi per la rivisitazione ed il rilancio del sistema delle organizzazioni di produttori e degli organismi interprofessionali;
   a valutare la possibilità, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, di assumere iniziative volte a disporre, per gli anni 2014, 2015 e 2016, la sospensione del versamento dell'IMU sui terreni agricoli da parte di agricoltori ed imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio di cui in premessa, nonché la proroga delle scadenze delle rate di credito agrario ordinario e di quello di esercizio e di miglioramento;
   a sostenere e promuovere modelli sperimentali di agricoltura che, tenendo in dovuta considerazione l'uso dei consorzi microbici dei suoli e il rispetto della biodiversità microbica delle piante, migliorino le qualità nutraceutiche e la funzionalità fisiologica delle piante, rendendole più forti e reattive naturalmente contro gli attacchi patogeni, tutto ciò anche in considerazione del fatto che il sistema agricolo è strettamente legato all'ambiente e alla salute dei consumatori.
(1-00870)
(Nuova formulazione – Testo modificato nel corso della seduta come risultante della votazione per parti separate)  «L'Abbate, Benedetti, Massimiliano Bernini, Gagnarli, Gallinella, Lupo, Parentela, Busto, Tripiedi, Businarolo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coltura oleaginosa

oleicoltura

denominazione di origine