Legislatura: 17Seduta di annuncio: 425 del 12/05/2015
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 12/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015 SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 12/05/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015
RITIRATO IL 12/05/2015
CONCLUSO IL 12/05/2015
La Camera,
premesso che:
l'ondata di deindustrializzazione che ha colpito il Paese sta portando ad una lenta e progressiva perdita del patrimonio industriale italiano, con risvolti drammatici sul mondo dell'occupazione;
secondo il «Rapporto sulla Competitività» pubblicato dalla Commissione dell'Unione europea, dal 2007 al 2012, l'Italia ha perso 20 punti percentuali nell'indice di produzione industriale e, con riferimento alla produttività, ha perso molte posizioni anche rispetto a paesi economicamente più deboli;
la crisi economica che ha colpito il Paese, acquisisce una connotazione più severa in alcune regioni d'Italia che, più di altre, hanno una struttura economica fortemente indebolita dall'alto tasso di dispersione delle risorse produttive ed occupazionali;
è questo il caso del sistema industriale della Sardegna, con particolare riguardo all'area del Sulcis-Iglesiente, e alla filiera alluminio, il quale riflette, a livello nazionale, la grave mancanza di una pianificazione industriale che sappia affrontare con rigore la crisi del sistema produttivo italiano: dall'insostenibile pressione fiscale alla difficoltà di accesso al credito, passando per un vetusto e asfissiante sistema burocratico e per gli alti costi energetici, assolutamente lontani dai valori medi europei;
la Sardegna versa da tempo in uno stato di crisi economica che si alimenta anche dell'errore di aver favorito, a livello statale e locale, il proliferare di interventi di tipo assistenzialistico e la dispersione di ingenti risorse in progetti che poi sono risultati inservibili allo sviluppo del territorio, ostacolandone la crescita e rendendolo sempre più dipendente da questi stessi interventi;
negli ultimi cinque anni la regione ha registrato una forte diminuzione dei livelli occupazionali; i dati Istat del 2013 indicano che sono circa 43.000 le persone che hanno perso il posto di lavoro rispetto all'anno precedente. In particolare, risulta elevato il tasso di disoccupazione giovanile il quale risulta anche in parte legato all'intensificarsi dal fenomeno di abbandono prematuro degli studi;
è necessario innescare un sistema di intervento più efficiente che miri, in primo luogo, ad un drastico abbattimento delle tasse per rilanciare lo sviluppo del territorio sardo, e più in generale dell'intero Paese, attraverso l'introduzione di una flat tax al 15 per cento su tutto il territorio nazionale, a sostegno della crescita dell'economia locale e del rilancio del sistema industriale e turistico del Paese;
il turismo in particolare avrebbe dovuto rappresentare un importante volano per la crescita dell'economia sarda ma in realtà anche questo settore attraversa oggi una fase di crisi, essenzialmente legata alla inadeguatezza dei sistemi di collegamento da e per la Sardegna, con il rischio di compromettere ulteriormente la delicata situazione economica e sociale dell'isola;
a minare la salvaguardia della continuità territoriale è anche la difficile situazione in cui versa la compagnia aerea Meridiana, vettore infrastrutturale strategico per garantire la viabilità aerea da e per la Sardegna; i vertici societari avrebbero infatti evidenziato che con 29 aeromobili e con un trasporto di circa 4 milioni di passeggeri, i 2.500 dipendenti attualmente in forza sarebbero considerati eccessivi dal proprio management per la sopravvivenza stessa della compagnia sul mercato, per cui propongono una veemente ristrutturazione con il 50 per cento degli esuberi;
appare urgente, anche in previsione di importanti eventi che il Paese si accinge ad ospitare, fra cui l'Expo 2015 e il Giubileo straordinario, potenziare alcuni scali aeroportuali che facciano da perno per un unico sistema aeroportuale aperto a sinergia con i diversi scali territoriali in una logica di sistema macroterritoriale che faccia da volano per l'intero sistema economico;
un'ulteriore minaccia allo sviluppo dell'economia locale è rappresentata dagli alti oneri energetici sopportati dalle imprese isolane, i quali risultano di circa il 30 per cento, secondo l'Autorità per l'energia elettrica e del gas, superiori alla media nazionale;
gli alti costi energetici sostenuti dall'Italia rappresentano una delle maggiori cause dello svantaggio competitivo del nostro Paese nei confronti degli altri Paesi dell'Unione europea; il settore energetico è strategico per l'economia del Paese, con un giro di affari, in crescita, attorno al 20 per cento del Pil e con quasi mezzo milione di posti di lavoro creati;
lo sviluppo del sistema industriale sardo può realizzarsi anche attraverso l'adozione di iniziative che favoriscano i processi di riconversione industriale degli impianti industriali non più competitivi favorendo la realizzazione di progetti industriali ed occupazionali di grande impatto per l'economia locale ed in generale di tutto il Paese;
esistono molti esempi di successo relativi all'adozione di accordi di sviluppo territoriale per favorire l'insediamento di nuove attività di imprese nelle aree industriali dismesse, realizzando diversi interventi, sia di carattere fiscale che di semplificazione amministrativa, per attrarre e mantenere sul territorio le attività e le risorse necessarie alla crescita e allo sviluppo dello stesso,
impegna il Governo
ad assumere le necessarie iniziative per il rilancio delle attività produttive nel territorio sardo e più in generale del sistema industriale del Paese scoraggiando, attraverso specifici interventi di natura fiscale e finanziaria, fenomeni di abbandono delle imprese industriali, nonché di delocalizzazione delle attività verso altri Paesi;
a rendere noti gli aggiornamenti sullo stato della vertenza Meridiana, con particolare riguardo al piano di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale ed al futuro occupazionale dei dipendenti interessati, al fine di scongiurare la dispersione di forza lavoro qualificata come quella attualmente impiegata dalla compagnia aerea, garantendo al contempo la continuità territoriale da e per la Sardegna;
a sostenere la competitività delle imprese, e in particolare di quelle sarde attraverso l'adozione di misure di riduzione del costo dell'energia, riportandolo sui livelli degli altri Paesi concorrenti;
a favorire, attraverso lo strumento dell'accordo di programma, l'adozione di specifici percorsi per la riconversione industriale delle aree industriali dismesse che favoriscano la nascita di nuove attività industriali e l'occupazione nel territorio sardo ed in generale in tutto il Paese.
(1-00860) «Saltamartini, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Rondini, Simonetti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro
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