ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00857

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 424 del 11/05/2015
Abbinamenti
Atto 1/00483 abbinato in data 11/05/2015
Atto 1/00692 abbinato in data 11/05/2015
Atto 1/00760 abbinato in data 11/05/2015
Atto 1/00827 abbinato in data 11/05/2015
Atto 1/00849 abbinato in data 11/05/2015
Atto 1/00856 abbinato in data 11/05/2015
Atto 1/00859 abbinato in data 23/09/2015
Atto 1/00862 abbinato in data 23/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: PREZIOSI ERNESTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
ERMINI DAVID PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
GIULIANI FABRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
MONACO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 11/05/2015
AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2015
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2015
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2015
PICCIONE TERESA PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2015
LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 15/09/2015
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2015


Stato iter:
23/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/05/2015
Resoconto GIULIANI FABRIZIA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 23/09/2015
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/09/2015
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/05/2015

DISCUSSIONE IL 11/05/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/05/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/05/2015

ATTO MODIFICATO IL 13/05/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/09/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/09/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 23/09/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/09/2015

ACCOLTO IL 23/09/2015

PARERE GOVERNO IL 23/09/2015

DISCUSSIONE IL 23/09/2015

APPROVATO IL 23/09/2015

CONCLUSO IL 23/09/2015

Atto Camera

Mozione 1-00857
presentato da
PREZIOSI Ernesto
testo presentato
Lunedì 11 maggio 2015
modificato
Mercoledì 23 settembre 2015, seduta n. 488

   La Camera,
premesso che:
i drammi che i popoli hanno vissuto per poter affermare il culto delle proprie religioni tornano tristemente vivi. Più e più volte nella storia le minoranze religiose sono state oggetto di persecuzioni molto violente, gli anni che si vivono non sono da meno e l'evoluzione delle società e delle culture non è riuscita a tenere sotto controllo questi atroci fenomeni di intolleranze religiose;
nel Medio Oriente si sta consumando quella che molti definiscono una vera e propria guerra di religione: il nuovo sedicente califfato Isis sta consumando un vero e proprio genocidio ogni giorno in nome di Allah e i venti di questa guerra stanno soffiando sempre più forti sino in Europa, dove ancora una volta gli ebrei vengono colpiti per la sola colpa di essere minoranza religiosa, mentre in Medio Oriente e in Africa i cristiani sono sotto costante attacco;
il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato le persecuzioni contro i cristiani nel nord dell'Iraq, sottolineando che i provvedimenti adottati dal califfato contro le minoranze religiose potrebbero essere considerati crimini di guerra. Il Consiglio, con una dichiarazione approvata all'unanimità, ha condannato «la sistematica persecuzione di membri di minoranze e di quanti in Iraq rifiutano l'ideologia estremista dell'Isis e dei gruppi armati associati». I membri del Consiglio di sicurezza ribadiscono che i diffusi e sistematici attacchi diretti contro i civili a causa della loro etnia, del loro credo religioso o della loro fede potrebbero costituire un crimine contro l'umanità;
in questa guerra particolare rilievo assume la persecuzione che stanno subendo i cristiani: decine di migliaia di cristiani, curdi e yazidi sono in cerca di una via di fuga. Donne, bambini, anziani, e con loro sacerdoti e suore, sono in marcia per cercare di trovare rifugio dopo essere stati costretti a lasciare le loro case. La minaccia del califfato dell'Isis è solo l'ultima nei loro confronti; basti pensare che negli ultimi 11 anni sono fuggiti dall'Iraq oltre 2/3 dei 2 milioni e mezzo di cristiani e ora le persone in fuga sono oltre 200.000;
in queste ore circa 300 mila cristiani soffrono e guardano al proprio futuro con angoscia e preoccupazione senza alcuna via di fuga, come sta accadendo ai cristiani iracheni che vivono a Mosul, ai quali è impedito anche di celebrare la messa, a causa dell'offensiva dell'Isis;
secondo il Center for the study of global christianity di South Hamilton, nel Massachusetts, su scala internazionale il numero dei cristiani uccisi, in quanto tali, tra il 2000 e il 2010 è stato di circa un milione, 100.000 all'anno;
la radicalizzazione dei gruppi fondamentalisti ha contribuito ad alimentare il massiccio esodo di cristiani dal Medio Oriente. Se appena un secolo fa essi rappresentavano circa il 20 per cento della popolazione mediorientale, oggi raggiungono a stento il 4 per cento;
i dati riguardo la libertà religiosa nel mondo sono davvero allarmanti: circa il 74 per cento della popolazione mondiale (quasi 5,3 miliardi di persone) vive in Paesi in cui la libertà religiosa è soggetta a più o meno gravi violazioni e limitazioni, che si traducono spesso in vere e proprie persecuzioni religiose. Recenti studi dimostrano che circa i tre quarti dei casi di persecuzioni religiose nel mondo riguardano i cristiani. Sono almeno 500 milioni i cristiani che vivono in Paesi in cui subiscono persecuzione, mentre altri 208 milioni vivono in Paesi in cui sono discriminati a causa del proprio credo;
il divieto di cambiare religione è tuttora in vigore in 39 Paesi, la quasi totalità dei quali appartenenti al consesso dell'Onu;
accade con troppa facilità ormai che i diritti umani siano violati in nome della fede, invece ogni Stato dovrebbe garantire il rispetto e la possibilità di professare la propria fede, qualunque essa sia. La trappola degli estremisti è voler far credere che la religione sia fonte di divisione, invece è e deve essere parte fondante della pace tra i popoli, unica vera garante di uno sviluppo umano ed economico globale;
in questo crescente clima di odio e di intolleranza le organizzazioni internazionali, a cominciare dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, l'Unione europea, gli Stati tutti devono far sentire la loro voce e tenere alta l'attenzione su questa tematica così importante e così foriera di pace o di guerra;
in data 8 novembre 2014 ad Oslo, presso il Centro dei Nobel per la pace, 30 parlamentari provenienti da ogni parte del mondo hanno sottoscritto la «carta della libertà di religione e credo» come impegno alla promozione della medesima nel proprio ruolo di parlamentari e attraverso la cooperazione globale tra istituzioni rappresentative;
il Parlamento e il Governo italiani non possono chiamarsi fuori da questa sfida, per la tradizione, la reputazione, l'identità universalmente riconosciute al nostro Paese, come nazione impegnata nella costruzione della pace e del dialogo tra le religioni;
in Italia sono presenti fedeli di religione ebraica da oltre duemila anni e, seppure nel recente passato si sono avuti episodi di intolleranza, questo rappresenta per tutte le istituzioni un monito a contrastare, senza riserve, gli episodi di antisemitismo riemersi prepotentemente negli ultimi tempi;
esiste una libertà religiosa cosiddetta «positiva», che consta nella possibilità di professare e manifestare la propria fede;
esiste una libertà religiosa cosiddetta «negativa», che consta nell'impossibilità di negare, in nome del proprio credo, la libertà religiosa altrui;
un appello alla comunità internazionale è stato rivolto anche da Papa Francesco per «porre fine al dramma umanitario in atto» e perché la comunità internazionale «si adoperi a proteggere i minacciati di qualunque religione»,

impegna il Governo:

a rafforzare, in vista dell'entrata in vigore della nuova agenda per lo sviluppo sostenibile, l'applicazione della libertà di religione e della protezione delle minoranze religiose nei Paesi a rischio, nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo;
a rendere il tema della reciprocità religiosa e del rispetto delle minoranze un tema di discussione nell'ambito delle negoziazioni diplomatiche e culturali bilaterali con i Paesi dove questi diritti non sono tutelati;
a destinare parte dei fondi per la cooperazione allo sviluppo per il sostegno di progetti di tutela delle minoranze religiose e per la promozione di una cultura di tolleranza religiosa.
(1-00857)
(Nuova formulazione) «Preziosi, Berlinghieri, Ermini, Giuliani, Quartapelle Procopio, Monaco, Piccoli Nardelli, Tidei, Gianni Farina, Ascani, Amoddio, Cova, Prina, Piccione, Locatelli, Vico, Miotto, Miotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gruppo religioso

discriminazione religiosa

protezione delle minoranze