ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00848

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 423 del 08/05/2015
Abbinamenti
Atto 1/00755 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00818 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00819 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00820 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00821 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00823 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00828 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00829 abbinato in data 12/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 08/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/05/2015
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/05/2015
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/05/2015
MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/05/2015
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/05/2015
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/05/2015
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/05/2015


Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/05/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO GOVERNO 12/05/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/05/2015
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto GAROFALO VINCENZO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/05/2015

ACCOLTO IL 12/05/2015

PARERE GOVERNO IL 12/05/2015

DISCUSSIONE IL 12/05/2015

APPROVATO IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Mozione 1-00848
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Venerdì 8 maggio 2015
modificato
Martedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

   La Camera,
   premesso che:
    Poste italiane spa è una società a capitale pubblico, individuata quale affidataria del servizio postale universale ai sensi del decreto legislativo n. 261 del 1999, attraverso contratti di programma stipulati con il Ministero dello sviluppo economico;
    la legge di stabilità per il 2015 ha previsto la proroga dell'efficacia del contratto di programma 2009-2011 fino alla sottoscrizione del nuovo contratto di programma, che dovrà avere durata quinquennale e coprire il periodo 2015-2019;
    all'atto dell'affidamento del servizio postale universale la società deve garantire il proprio impegno a realizzare determinati standard di qualità, tra i quali il numero e la distribuzione degli uffici sul territorio, l'adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste e i tempi per la distribuzione;
    la società Poste italiane spa è riconosciuta ex lege quale fornitore del servizio universale fino al 2026;
    nel mese di febbraio 2015 la dirigenza di Poste italiane spa, in sede di Conferenza delle regioni, ha reso note le linee guida del nuovo piano industriale della società, che prevede la razionalizzazione degli uffici postali sul territorio nazionale;
    il piano fa riferimento alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del 29 giugno 2014, n. 342/14/Cons, che interviene sui punti di accesso alla rete postale, modificando i criteri di distribuzione degli uffici di Poste italiane spa secondo le previsioni del decreto del Ministero dello sviluppo economico del 7 ottobre 2008 e integrandoli con specifiche previsioni a tutela degli utenti che abitano nelle zone remote del Paese;
    la vigente normativa in materia di gestione del servizio postale universale, di cui al decreto legislativo n. 261 del 1999, stabilisce che le prestazioni rientranti nel servizio universale debbono essere fornite «permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane», e che debba essere assicurata «l'attivazione di un congruo numero di punti di accesso», sulla base di criteri di ragionevolezza, al fine di tener conto delle esigenze dell'utenza;
    infatti, fa espresso riferimento alle aree geografiche remote del territorio nazionale, individuandole come «situazioni particolari» meritevoli di specifica considerazione nell'ambito dello stesso servizio;
    in particolare, al fine di garantire un livello di servizio adeguato nelle isole minori e nelle zone rurali e montane, la delibera introduce specifici divieti di chiusura di uffici postali, che si caratterizzano per la natura prevalentemente montana del territorio e per la scarsa densità abitativa in base a dati demografici e classificazioni Istat, e per le isole minori in cui sia presente un unico presidio postale;
    tali previsioni, dettate dalla necessità di garantire la fruizione del servizio universale anche in situazioni caratterizzate da bassi volumi di domanda ed alti costi di esercizio, sono in parte controbilanciate, al fine di consentire il perseguimento degli obiettivi di contenimento degli oneri del servizio universale previsti dal contratto di programma, da una riduzione dell'orario di apertura minimo, da tre giorni e 18 ore settimanali a due giorni e 12 ore settimanali, che potrà, tuttavia, riguardare solo un numero limitato di uffici: uffici postali che siano presidio unico di comuni con popolazione residente inferiore a 500 abitanti, a condizione che in prossimità (entro 3 chilometri di distanza) vi sia un ufficio che, nei restanti giorni lavorativi della settimana, assicuri alla popolazione locale la fruizione dei servizi postali;
    la delibera, infine, impone a Poste italiane spa di avvisare con congruo anticipo le istituzioni locali sulle misure di razionalizzazione, al fine di avviare un confronto sull'impatto degli interventi sulla popolazione interessata e sulla possibile individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale;
    in base all'annunciato nuovo piano industriale nel 2015 dovrebbero chiudere circa quattrocento uffici postali sul territorio nazionale ed è altresì prevista la riduzione degli orari di molti uffici;
    i tagli proposti stanno suscitando la preoccupazione e il disappunto di numerose regioni ed enti locali, che stanno rivendicando un ruolo attivo nel processo di razionalizzazione;
    in conseguenza alle critiche al piano esposte dalle suddette categorie, Poste italiane spa lo ha sospeso, ma nella nota che la società ha diffuso si parla espressamente solo di rinvio per il tempo necessario a un confronto con le regioni e i comuni interessati per «conciliare le esigenze aziendali con le istanze e le possibili eccezioni rappresentate dai territori», senza intaccarne, sembrerebbe, la sostanza;
    l'annunciato piano di riorganizzazione penalizzerà gravemente l'utenza e nell'ambito di questa in modo particolare i soggetti che hanno difficoltà a spostarsi in altre località per accedere ai servizi;
    gli uffici postali rappresentano un presidio dello Stato sul territorio, oltre che un servizio a imprese e cittadini,

impegna il Governo:

   a sollecitare Poste italiane Spa affinché continui a confrontarsi con gli Enti Locali al fine di concordare gli effetti del proprio piano industriale sui servizi offerti anche a seguito di precedenti interventi di razionalizzazione, garantendo la piena operatività del servizio universale, in particolar modo per i cittadini che risiedono in aree svantaggiate del Paese e/o in condizioni di minore mobilità, in considerazione anche dell'età anagrafica;
   a considerare ogni atto di competenza affinché siano salvaguardati gli attuali livelli occupazionali di tutti i lavoratori impiegati presso l'Ente, anche alla luce del progetto di crescita illustrato da Poste.
(1-00848)
(Testo modificato nel corso della seduta). «Rampelli, Giorgia Meloni, Cirielli, La Russa, Maietta, Nastri, Taglialatela, Totaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale

servizio universale

politica industriale