ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00844

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 421 del 05/05/2015
Abbinamenti
Atto 1/00841 abbinato in data 12/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI
Gruppo: PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 05/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SBERNA MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 05/05/2015
CAPELLI ROBERTO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 05/05/2015
DELLAI LORENZO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 05/05/2015
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 06/05/2015


Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/05/2015
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/05/2015
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto CENTEMERO ELENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/05/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/05/2015

ACCOLTO IL 12/05/2015

PARERE GOVERNO IL 12/05/2015

DISCUSSIONE IL 12/05/2015

APPROVATO IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Mozione 1-00844
presentato da
GIGLI Gian Luigi
testo presentato
Martedì 5 maggio 2015
modificato
Martedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

   La Camera,
   premesso che:
    secondo i dati contenuti nella IV raccolta dati di «OKkio alla salute», il sistema di sorveglianza promosso dal Ministero della salute che raccoglie informazioni sulla variabilità geografica e l'evoluzione nel tempo dello stato ponderale dei bambini delle scuole primarie, sugli stili alimentari, l'abitudine all'esercizio fisico e le eventuali iniziative scolastiche favorenti la sana alimentazione e l'attività fisica, sarebbe in leggero calo il numero dei bambini in sovrappeso;
    dal 2008 a oggi sono diminuiti i bambini di 8-9 anni in sovrappeso o obesi ma permangono, tuttavia, elevati i livelli di eccesso ponderale, che pongono l'Italia ai primi posti in Europa per sovrappeso e obesità infantile;
    è fondamentale combattere l'obesità sin dall'età evolutiva, perché è l'adolescenza il periodo critico in cui si stabilisce il potenziale di obesità di un individuo, determinato dal numero di adipociti. Nella fase adolescenziale, il numero delle cellule adipose, che è di circa 25-30 miliardi nei soggetti normopeso rispetto ai 40-100 miliardi degli obesi, aumenta significativamente per poi rimanere pressoché invariato per il resto della vita. È dunque importante contenere l'aumento del numero degli adipociti per prevenire l'obesità;
    i dati del 2014 mostrano che i bambini in sovrappeso sono il 20,9 per cento, i bambini obesi sono il 9,8 per cento e le prevalenze più alte si registrano nelle regioni del sud e del centro;
    l'indagine citata rileva che l'8 per cento dei bambini salta la prima colazione, il 31 per cento fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine), il 52 per cento fa una merenda di metà mattina abbondante, il 25 per cento dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura, mentre il 41 per cento dichiara che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate e/o gassate;
    risulta altresì che il 16 per cento dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l'indagine, il 18 per cento pratica sport per non più di un'ora a settimana, il 42 per cento ha nella propria camera la TV, il 35 per cento guarda la TV e/o gioca con i videogiochi più di 2 ore al giorno e solo 1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta;
    molto dipenderebbe dai genitori che non sempre hanno cognizione dello stato ponderale del proprio figlio: tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38 per cento non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale e solo il 29 per cento pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva. Inoltre, solo il 41 per cento delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga poca attività motoria;
    l'Italia ha rafforzato le azioni volte alla promozione di stili di vita sani attraverso programmi («Guadagnare salute») e piani nazionali (piano nazionale della prevenzione);
    secondo un sondaggio del 2012 condotto dall'Ipsos e promosso dall'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), per contrastare la tendenza al sovrappeso bisognerebbe investire sull'educazione alimentare già a scuola e realizzare interventi strutturali per favorire l'attività fisica nelle città, l'educazione sanitaria e la prevenzione a scuola unite ad una maggiore attività fisica;
    l'obesità e le sue complicanze contribuiscono in misura molto rilevante alla spesa sanitaria dei Paesi occidentali. Oltre ai costi sanitari diretti, occorre valutare anche quelli derivanti da una ridotta produttività lavorativa, sia come giorni di lavoro persi che inabilità ad alcune mansioni, e un incremento degli incidenti sul lavoro e del pensionamento anticipato;
    in particolare, occorre segnalare lo stretto rapporto esistente tra il sovrappeso ed alcune patologie di grande rilievo epidemiologico, quali il diabete alimentare, le malattie cardiovascolari, l'ictus cerebrale e le apnee ostruttive nel sonno;
    si segnala che nell'ambito delle attività collegate al programma europeo «Frutta nelle scuole», il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha incaricato il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, con il suo centro per la nutrizione, di realizzare, con specifici fondi ministeriali azioni di formazione rivolte agli insegnanti delle scuole primarie aderenti al programma;
    Expo 2015 ha offerto al mondo della scuola la possibilità di sensibilizzare le giovani generazioni alle tematiche sociali legate ad alimentazione e ambiente, rendendole protagoniste del proprio benessere e sostenitrici di una cultura della sicurezza alimentare e della crescita sostenibile;
    il progetto scuola di Expo Milano 2015 coinvolgerà l'intero sistema scolastico nazionale attraverso visite didattiche e percorsi dedicati agli studenti all'interno dell'area che ospiterà l'Esposizione universale;
    nonostante l'Italia si presenti tendenzialmente più attenta agli sprechi e sia migliorata rispetto al 2013, ammonta ancora a più di 8 miliardi di euro il cibo che annualmente viene gettato nella spazzatura, secondo il rapporto 2014 Waste Watcher – Knowledge for Expo;
    l'educazione riveste, pertanto, un ruolo fondamentale per gettare le basi di un futuro migliore, portando l'educazione alimentare nelle scuole, attraverso un programma educativo che includerà anche l'educazione sugli sprechi domestici;
    nell'ambito del provvedimento riguardante la riforma della scuola (A.C. 2994), tra gli obiettivi volti al potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, è prevista anche l'educazione ad un'alimentazione sana, corretta, sostenibile per l'ambiente, che valorizzi le tradizioni agro alimentari locali, che porti, cioè, allo sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano con riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport;
    oltre che sociale ed etica la questione degli sprechi alimentari riveste un'importanza economica in quanto oltre allo lo sperpero di risorse ambientali utilizzate per produrre i beni che poi vanno persi, vi è un costo per la collettività dei prodotti sprecati che diventando rifiuti,

impegna il Governo:

   a promuovere presso le istituzioni scolastiche percorsi mirati al potenziamento dell'educazione alimentare ferma restando l'autonomia delle stesse nella definizione dei piani dell'offerta formativa;
   a prevedere iniziative di sensibilizzazione per prevenire il rischio di sprechi di cibo, attraverso campagne pubblicitarie;
   ad avviare iniziative volte a far acquisire stili di vita più sani, con particolare riferimento all'educazioni fisica e allo sport;
   a valutare l'opportunità di introdurre in tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado una rilevazione annuale dell'indice di massa corporea (bmi), anche al fine di segnalare alle famiglie il problema del sovrappeso degli alunni al suo emergere, invitandole ad adottare opportuni interventi correttivi e a consultare il proprio medico di fiducia.
(1-00844)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Gigli, Sberna, Capelli, Dellai».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

politica sanitaria

prevenzione delle malattie