ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00842

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 419 del 30/04/2015
Abbinamenti
Atto 1/00841 abbinato in data 12/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 30/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/04/2015


Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/05/2015
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/05/2015
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto CENTEMERO ELENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/05/2015

ACCOLTO IL 12/05/2015

PARERE GOVERNO IL 12/05/2015

DISCUSSIONE IL 12/05/2015

APPROVATO IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Mozione 1-00842
presentato da
RONDINI Marco
testo presentato
Giovedì 30 aprile 2015
modificato
Martedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

   La Camera,
   premesso che:
    l'educazione alimentare pone le basi per un corretto regime dietetico, indispensabile all'organismo per il mantenimento dello stato di salute e di benessere. Le regole di buona educazione alimentare dovrebbero essere seguite da tutti: paradossalmente, nei Paesi industrializzati una buona fetta di popolazione registra un apporto insufficiente di alcuni micro-nutrienti indispensabili, poiché ha la tendenza a «mangiare troppo e male»;
    le esigenze dell'organismo devono essere sempre soddisfatte: di conseguenza, gli alimenti dovrebbero essere assunti con la consapevolezza del loro valore nutrizionale e del relativo apporto di sostanze nutritive e funzionali, allo scopo di trarre vantaggio dalle loro proprietà intrinseche. La piramide alimentare rappresenta un'ideale composizione della dieta mediterranea, in cui nei diversi settori trasversali sono inseriti tutti gli alimenti che si dovrebbero assumere: la frequenza di assunzione dei cibi rappresentati dovrebbe diminuire man mano che ci si avvicina al vertice;
    l'obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, condizione che determina gravi danni alla salute. È causata nella maggior parte dei casi da stili di vita scorretti: da una parte, un'alimentazione scorretta ipercalorica e, dall'altra, un ridotto dispendio energetico a causa di inattività fisica. L'obesità è quindi una condizione ampiamente prevenibile;
    l'obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale sia perché la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito, sia perché è un importante fattore di rischio per varie malattie croniche, quali diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori;
    secondo dati dell'Organizzazione mondiale della sanità la prevalenza dell'obesità a livello globale è raddoppia dal 1980 ad oggi; nel 2008 si contavano oltre 1,4 miliardi di adulti in sovrappeso (il 35 per cento della popolazione mondiale); di questi oltre 200 milioni di uomini e oltre 300 milioni di donne erano obesi (l'11 per cento della popolazione mondiale). Nel frattempo, il problema ha ormai iniziato ad interessare anche fasce più giovani della popolazione: si stima che nel 2011 ci fossero nel mondo oltre 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni in sovrappeso;
    si stima che il 44 per cento dei casi di diabete tipo 2, il 23 per cento dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41 per cento di alcuni tumori sono attribuibili all'obesità/sovrappeso. In totale, sovrappeso e obesità rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale e i decessi attribuibili all'obesità sono almeno 2,8 milioni all'anno nel mondo;
    in Italia, il sistema di monitoraggio «OKkio alla salute» del Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie (Ccm) del Ministero della salute (raccolta dati antropometrici e sugli stili di vita, dei bambini delle terza classe primaria 8-9 anni di età) ha riportato che il 22,9 per cento dei bambini in questa fascia di età è in sovrappeso e l'11,1 per cento in condizioni di obesità (dati relativi all'anno 2010);
    il progetto Hbsc-Italia (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), uno studio multicentrico internazionale a cui aderisce anche l'Italia, con l'obiettivo di approfondire le conoscenze sulla salute dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni, nel 2010, ha evidenziato che la frequenza dei ragazzi in sovrappeso e obesi è più elevata negli undicenni (29,3 per cento nei maschi e 19,5 per cento nelle femmine), che nei 15enni (25,6 per cento nei maschi e 12,3 per cento nelle femmine). Questo dato è particolarmente preoccupante, in quanto indica che il fenomeno obesità è in espansione e colpisce più frequentemente le generazioni più giovani;
    fra gli aspetti più critici rilevati vale la pena citare che 1'11 per cento dei bambini non fa la prima colazione e il 28 per cento la fa in maniera non adeguata, l'82 per cento fa merenda a scuola qualitativamente non corretta, il 23 per cento dei genitori dichiara che i propri figli non consumano giornalmente frutta e verdura (solo il 2 per cento dei bambini ne mangia più di 4 porzioni al giorno), il 41 per cento dei bambini beve ogni giorno bevande zuccherate (il 17 per cento più di una volta al giorno), solo 1 bambino su 10 ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età, mentre 1 su 2 trascorre più di due ore al giorno davanti al televisore o a videogiochi e ha un televisore in camera. Infine, circa 4 madri su 10 di bambini in sovrappeso/obesità non ritengono che il proprio figlio abbia un peso eccessivo;
    nella proposta di legge governativa (A.C. 2994) di riforma del sistema scolastico, attualmente in corso di esame presso la Camera dei deputati, si prevede la possibilità per le scuole di ogni ordine e grado di potenziare l'offerta formativa anche attraverso l'introduzione nei POF (Piano offerta formativa) dell'educazione alimentare (articolo 2, comma 3, punto g)) soprattutto come azione preventiva e di sensibilizzazione, anche rispetto alle regole per il recupero del cibo avanzato;
    è importante sensibilizzare gli studenti e le famiglie sui corretti stili di vita alimentare al fine di favorire l'apprendimento dei rischi connessi ai disturbi dell'alimentazione, quali anoressia e bulimia. Si vive infatti in una società che offre una scelta e un'abbondanza di cibo senza precedenti, proponendo al contempo ideali di magrezza, spesso irrealistici, come sinonimi di successo personale e sociale. Questi fattori possono incidere molto sul rapporto che gli adolescenti instaurano con il cibo e con il proprio corpo;
    sono sempre più numerose le iniziative promosse da comuni ed enti locali sull'educazione alimentare nelle scuole, tema che sta avendo grande diffusione a partire dalla scuola primaria fino alla scuola superiore. Complici il crescente aumento di disturbi alimentari in adolescenza e dell'obesità nei bambini. Si tratta di campagne informative a favore di una corretta educazione alimentare nelle scuole tese a indurre nei giovani e giovanissimi l'adozione di stili sani e la rivalutazione di prodotti tipici del territorio, il tutto in linea con le indicazioni del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca fissate già nel 2011;
    un'occasione imperdibile sarà l'imminente Expo 2015, dedicato al tema «Nutrire il Pianeta, Energia per la vita», per il quale è stato stilato un protocollo d'intesa tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e Expo per il progetto di educazione alimentare nelle scuole. Nel percorso verso quest'evento le regioni e gli enti territoriali, con il supporto degli uffici scolastici del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, hanno coinvolto centinaia di scolaresche in progetti didattici ed educativi;
    l'educazione alimentare è una materia interdisciplinare, capace di trasmettere la conoscenza del cibo e i comportamenti alimentari: a tal fine, le fattorie didattiche in Italia (circa 2.508) hanno promosso l'educazione al consumo consapevole e hanno messo in contatto le scuole con le tradizioni e i mestieri artigianali che rappresentano le radici delle tradizioni e delle abitudini alimentari del nostro Paese;
    in tale solco appare indifferibile promuovere la sana e corretta alimentazione dei giovani e lanciare l'utilizzo dei prodotti locali nelle mense scolastiche. Con questi obiettivi la predisposizione e la sottoscrizione di protocolli d'intesa di collaborazione tra il mondo dell'agricoltura, la scuola e le istituzioni per la salute e l'educazione alimentare di giovani e famiglie sulla corretta e sana alimentazione,

impegna il Governo:

   a predisporre un progetto che si proponga di porre le basi per un approccio globale di promozione della salute che tenga in considerazione tutti gli aspetti della vita della scuola, mettendo in evidenza e valorizzando intrecci, correlazioni e collegamenti tra territorio, da un lato, e cultura, storia, benessere e alimentazione, dall'altro, ricordando come la qualità e la genuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizione consolidata nelle attività delle comunità locali, frutto d'esperienze millenarie sulle quali oggi si innestano forti innovazioni scientifiche e tecnologiche per conseguire, come ultima finalità, il generale miglioramento dello stato di benessere dell'individuo e della collettività, attraverso la promozione del salute nel contesto scolastico;
   a promuovere, ferma restando l'autonomia scolastica nella definizione dell'offerta formativa, linee di didattica per cui l'educazione alimentare nelle scuole non sia soltanto informativa, ma intervenga su quello che è il globale rapporto che bambini e ragazzi hanno con il cibo, posto che in ogni famiglia vige una certa cultura alimentare orientata verso la sovralimentazione o salutista, dove quello dei pasti è momento di conflitto, silenzio o riunione dei componenti della famiglia e considerato che questi e altri fattori influenzano il rapporto che bambini e ragazzi sviluppano con il cibo ed un intervento di educazione alimentare nelle scuole deve tenerne conto, magari anche prevedendo l'intervento di psicologi;
   a promuovere, ferma restando l'autonomia scolastica nella definizione dell'offerta formativa, percorsi formativi nei quali la fattoria didattica diventi una scuola di ecologia all'aperto per proporre esperienze di vita agricola, come la semina e la raccolta dei prodotti della terra, per i bambini del nido, dell'asilo e delle scuole elementari, iniziative che inseriscono l'azienda agricola nella rete delle istituzioni educative presenti nei territori rurali, anche per concorrere a mantenere vitali tali territori, assicurando lo svolgimento di servizi educativi in aree altrimenti destinate all'abbandono anche al fine di avvicinare i bambini, gli insegnanti e i genitori ad una migliore conoscenza del territorio, degli alimenti e della loro storia.
(1-00842)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Rondini, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Saltamartini, Simonetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

popolazione mondiale

prevenzione delle malattie

malattia