ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00841

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 417 del 28/04/2015
Abbinamenti
Atto 1/00557 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00834 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00835 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00836 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00837 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00839 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00842 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00844 abbinato in data 12/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENTEMERO ELENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
DI STEFANO FABRIZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
GALLO RICCARDO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
CIRACI' NICOLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
MARTI ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
DISTASO ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 28/04/2015


Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/05/2015
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/05/2015
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto CENTEMERO ELENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/05/2015

ACCOLTO IL 12/05/2015

PARERE GOVERNO IL 12/05/2015

DISCUSSIONE IL 12/05/2015

APPROVATO IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Mozione 1-00841
presentato da
FAENZI Monica
testo presentato
Martedì 28 aprile 2015
modificato
Martedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

   La Camera,
   premesso che:
    il ruolo educativo della scuola, nell'ambito dell'educazione alimentare, rappresenta un elemento fondamentale del processo di sviluppo delle giovani generazioni, nella consapevolezza che i corretti comportamenti alimentari costituiscono fonte di salute e benessere per uno stile di vita ispirato ad una sana alimentazione mediterranea;
    a tal fine, le recenti iniziative in ambito comunitario hanno previsto l'introduzione di programmi destinati a migliorare l'accesso ai prodotti alimentari, con riferimento ai bambini che frequentano scuole materne, istituti d'istruzione primaria o secondaria amministrati o riconosciuti dalle autorità competenti di uno Stato membro;
    il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, che istituisce un'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, nell'ambito delle misure di applicazione, ha previsto, a tal proposito, una serie di norme di aiuto dell'Unione europea, per la distribuzione ai bambini di ortofrutticoli, anche trasformati, di banane e prodotti derivati, per la fornitura di latte e di prodotti lattiero-caseari, finalizzate a rafforzare il quadro educativo e informativo alimentare nel sistema scolastico, per una corretta alimentazione e migliorare le abitudini degli adolescenti;
    interventi normativi supplementari, di modifica al suesposto regolamento (UE) n. 1308/2013 hanno stabilito, inoltre, nuove misure intese a riunire in un quadro comune due distinti programmi per le scuole: «Frutta nelle scuole» e «Latte nelle scuole», con l'obiettivo di affrontare con maggiore decisione il problema della cattiva alimentazione, rafforzare la dimensione educativa dei programmi e contribuire alla lotta contro l'obesità;
    secondo il Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Ciolos, attraverso i cambiamenti preposti all'interno della nuova proposta di regolamento (COM(2014)0032) con il nuovo regime di aiuti (che funzionerà nell'ambito di un quadro giuridico e finanziario comune), si permetterà di migliorare e semplificare i requisiti amministrativi dei due programmi esistenti, riducendo gli oneri, in termini di gestione e organizzazione, per le autorità nazionali, le scuole e i fornitori, ma si potrà anche aumentare l'efficacia del programma comunitario;
    al riguardo, nel rinnovato quadro normativo e nelle prospettive che la Commissione europea descrive in materia di educazione alimentare per l'infanzia e l'età adolescenziale, l'alimentazione assume così primaria importanza, in quanto da tempo si sono evidenziati segnali di aumento di numerose patologie legate agli stili di vita a cui si è unito il ruolo fondamentale svolto dall'attività fisica e dalla corretta nutrizione per la protezione della salute (anche con riferimento ai casi di sovrappeso ed obesità); indicatori che rappresentano, a tal fine, un filo conduttore fondamentale all'interno dei contesti scolastici;
    le numerose iniziative attivate negli ultimi anni, sia a livello nazionale che continentale, confermano pertanto l'interesse delle istituzioni in proposito e le azioni trasversali nell'ambito scolastico (di ogni ordine e grado), con richiami ed integrazioni alla conoscenza del cibo, dei consumi alimentari, della funzione degli alimenti e degli aspetti culturali, sanitari ed economici dell'alimentazione e hanno una rilevanza didattico-educativa indubbiamente importante all'interno delle decisioni intraprese degli Stati membri;
    ciononostante il problema dell'obesità infantile, che s'inserisce in un andamento generalizzato in tutto l'Occidente, tanto più grave se considerato alla luce del grandissimo numero di bambini che, all'inverso, soffrono per insufficienza di cibo, rappresenta un fenomeno tuttora complesso e articolato, che coinvolge direttamente il nostro Paese, ai primi posti in Europa in termini di maggiore diffusione;
    gli interventi adottati in sede europea, attraverso i suesposti programmi di sostegno, finalizzati a instaurare un filo diretto tra aziende agricole e scuole (attraverso misure educative destinate a sensibilizzare i bambini sull'importanza di abitudini alimentari corrette e sulla gamma di prodotti agricoli disponibili, nonché sugli aspetti riguardanti la sostenibilità, l'ambiente e i rifiuti alimentari, affiancati alle iniziative di promozione dei singoli Paesi membri), se, da un lato, rappresentano segnali incoraggianti, dall'altro ribadiscono la necessità di perseguire iniziative più rigorose per contrastare il fenomeno dell'obesità, specie quella infantile;
    al riguardo, le attività promozionali sostenute dall'Italia, nell'ultimo periodo, come ad esempio il programma «Frutta nelle scuole» che risulta indubbiamente datato (essendo basato su disposizioni introdotte con i regolamenti (CE) n. 1234/2007 e n.288/2009), finalizzate ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e attuare iniziative che sopportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, non sembrano aver conseguito risultati positivi ed utili, in grado di invertire un trend che permane fortemente negativo, come dimostrano gli ultimi dati forniti dal Ministero della salute (che confermano come l'Italia rimanga ai primi posti in Europa per obesità con il 20,9 per cento di bambini in sovrappeso e il 9,8 per cento obeso);
    il programma di educazione sperimentale nelle scuole, annunciato nel marzo del 2014 dal Governo Renzi (che avrebbe dovuto coinvolgere tutte le scuole d'Italia a partire dall'anno scolastico in corso, ma che in realtà non sembra aver conseguito particolare successo), in occasione dell'evento universale dell'Expo 2015, che partirà il 1o maggio 2015, se, da un lato, rappresenta un'iniziativa di sensibilizzazione condivisibile sul tema del cibo sano e sostenibile per i giovani, dall'altro, se non adeguatamente sostenuto, anche attraverso interventi finanziari, rischia di non determinare alcun effetto positivo, in termini di conoscenza e divulgazione e di una corretta educazione alimentare nelle scuole;
    la necessità d'intervenire in maniera più efficace, per migliorare il quadro di salute delle giovani generazioni, attraverso una serie di linee guida in materia di educazione alimentare nelle scuole, risulta a tal fine non più rinviabile, se si valutano il preoccupante aumento della diffusione di sovrappeso e obesità e le future implicazioni socio-sanitarie legate al prevedibile incremento delle malattie cronico-degenerative connesse a questi stati;
    in tale ambito, occorre perseguire all'interno del sistema scolastico nazionale la promozione della cultura alimentare, legata alla dieta mediterranea, riconosciuta come modello virtuoso di salute e patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco dal 2010, rafforzandone il valore, attraverso un approccio sistemico attento sia ai prodotti (incentivando la ricchezza della biodiversità del territorio italiano e la filiera corta, in particolare i prodotti biologici), che alle relazioni tra i soggetti che ad essi li legano;
    con riferimento ai programmi finalizzati a migliorare l'accesso dei prodotti alimentari nelle scuole (siano essi ortofrutticoli o di altro genere), l'incremento della diffusione dei prodotti a «chilometro zero» (provenienti da filiera corta in grado di garantire un limitato apporto di emissioni inquinanti legate alla fase di movimentazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari e che mirano a consentirne l'individuazione) rappresenta una misura idonea ed efficace, capace di migliorare la qualità nutrizionale dell'offerta alimentare proposta all'interno della ristorazione scolastica;
    l'imminente avvio dell'Expo 2015 (che porrà al centro dell'attenzione mondiale sul tema: «Nutrire il pianeta, energia per la vita»), darà rilevanza al tema del cibo e dell'alimentazione delle future generazioni, offrendo un'occasione imperdibile per dare centralità ai temi dell'educazione alimentare, sui quali occorrerà accrescere i livelli di attenzione e l'azione del Governo, con argomenti di richiamo e di integrazione nel sistema scolastico italiano che risultano in forte ritardo,

impegna il Governo:

   ad intervenire in sede comunitaria, al fine di una revisione complessiva di un metodo decisionale indirizzato in via principale alla promozione e distribuzione dei prodotti agricoli, potenziando invece la dimensione educativa dei programmi fra cui quello «frutta e latte» nelle scuole, in precedenza richiamato, il cui processo comunicativo volto a migliorare le abitudini alimentari risulta in forte ritardo;
   ad attivarsi in ambito europeo affinché si eviti il rinvio dei lavori della proposta di regolamento (COM(2014)0032) relativo al finanziamento del regime di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli e latte negli istituti scolastici;
   ad assumere iniziative in sede di Unione europea affinché si preveda, attraverso specifici negoziati, che, all'interno della sopradetta proposta di regolamento, siano stabilite specifiche misure in favore delle giovani generazioni, finalizzate a rafforzare il quadro complessivo dell'educazione alimentare all'interno del sistema scolastico, con specifico riferimento ai seguenti obiettivi:
    a) potenziare la dotazione finanziaria annuale destinata agli Stati membri;
    b) aumentare la gamma dei prodotti agroalimentari ammissibili, all'interno delle scuole, riconoscendo una particolare attenzione a quelli facenti parte della dieta mediterranea, che rappresenta un patrimonio culturale condiviso dell'umanità, una componente importante di identità culturale, d'innovazione e sviluppo economico sostenibile e un elemento riconosciuto di prevenzione delle malattie cardiovascolari;
    c) concedere una specifica valenza qualitativa e distintiva alle produzioni agricole e agroalimentari, a partire da quelle di qualità certificata e biologiche e dagli alimenti a «chilometro zero» provenienti da filiera corta quando le caratteristiche, in termini di sicurezza, di eticità e di ecocompatibilità, sono dimostrate dalla provenienza degli alimenti;
    d) incrementare l'attività conoscitiva e le linee guida dei metodi educativi alimentari che s'intendono introdurre all'interno delle realtà scolastiche, attraverso un'attività sinergica e di collaborazione, oltre che con le istituzioni nazionali e regionali, anche con il sistema delle imprese agroalimentari, direttamente interessate dalla distribuzione dei prodotti dell'intera gamma agroalimentare, e quello universitario e della ricerca;
    e) includere i prodotti agricoli e agroalimentari relativi alle misure in precedenza indicate tra quelli beneficiari di pagamenti nazionali ad integrazione dell'aiuto unionale di cui all'articolo 217 del regolamento (UE) n. 1308/2013;
    f) aumentare la diffusione del modello agroalimentare attraverso la presenza dei prodotti del made in Italy, il cui valore qualitativo e nutrizionale è universalmente riconosciuto;
    g) valutare l'opportunità di assumere iniziative in materia di educazione alimentare per promuovere l'educazione alimentare nella scuola italiana, nella ricerca di orientamenti innovativi in materia, con specifica attenzione agli aspetti metodologici, considerando le rilevazioni ed i suggerimenti provenienti dal contesto sanitario.
(1-00841)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Faenzi, Centemero, Catanoso, Fabrizio Di Stefano, Riccardo Gallo, Russo, Palese, Ciracì, Marti, Distaso, Fucci».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto agricolo

politica agricola comune

nutrizione