ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00777

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Abbinamenti
Atto 1/00531 abbinato in data 08/04/2015
Atto 1/00786 abbinato in data 14/04/2015
Atto 1/00789 abbinato in data 14/04/2015
Atto 1/00805 abbinato in data 14/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/04/2015


Stato iter:
14/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2015
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/04/2015
Resoconto MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto PRATAVIERA EMANUELE MISTO
 
PARERE GOVERNO 14/04/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 14/04/2015
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto PIEPOLI GAETANO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/04/2015

DISCUSSIONE IL 08/04/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/04/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/04/2015

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 14/04/2015

NON ACCOLTO IL 14/04/2015

PARERE GOVERNO IL 14/04/2015

DISCUSSIONE IL 14/04/2015

RESPINTO IL 14/04/2015

CONCLUSO IL 14/04/2015

Atto Camera

Mozione 1-00777
presentato da
SCOTTO Arturo
testo presentato
Mercoledì 8 aprile 2015
modificato
Martedì 14 aprile 2015, seduta n. 408

   La Camera,
   premesso che:
    l'autostrada Orte-Mestre rappresenta una delle opere più grandi, impattanti e costose tra quelle inserite nell'elenco delle infrastrutture strategiche previste dalla delibera del Comitato interministeriale della programmazione economica (Cipe) 21 dicembre 2001, n. 121, in virtù di quanto previsto dalla «legge obiettivo» (legge n. 443 del 2001);
    il progetto preliminare dell'opera, approvato dal Cipe l'8 novembre 2013, prevede l'adeguamento della superstrada E-45 nel tratto Orte-Ravenna (allargamento della sede stradale e varianti) e la realizzazione di un tracciato ex novo nel tratto Ravenna-Mestre. La Orte-Mestre, quindi, integrata con il collegamento Civitavecchia-Orte e con il quadrilatero umbro (nodo di Perugia) andrebbe a costituire un corridoio autostradale tra Civitavecchia e Mestre di ben 396 chilometri complessivi, con 20 cavalcavia, 226 sottovie, 139 chilometri di ponti e viadotti, 64 chilometri di gallerie, 83 nuovi svincoli, 2 barriere di esazione (Lughetto, Orte) e 16 aree di servizio;
    si tratta, con tutta evidenza, di un'opera faraonica che coprirebbe con la sua tratta ben cinque regioni (e segnatamente il Lazio, la Toscana, l'Umbria, l'Emilia-Romagna e il Veneto), undici province e quarantotto comuni;
    il gruppo parlamentare Sinistra Ecologia Libertà, da sempre contrario alla realizzazione dell'opera, come pure numerose organizzazioni e associazioni di rilievo nazionale, quali Rete nazionale stop Orte-Mestre, Wwf, Legambiente, Italia nostra, Mountain wilderness e Pro natura, ha spesso evidenziato in sede parlamentare che la realizzazione dell'autostrada Orte-Mestre, oltre ad essere completamente inutile e priva di qualsiasi valenza strategica in quanto non ricompresa tra le priorità della rete europea Ten-T, produrrebbe un elevatissimo impatto ambientale in termini di: consumo di suolo diretto e indotto, interferenze con moltissimi siti di importanza comunitaria (sic), zone di protezione speciale (zps), important bird areas (iba), interferenze con importanti zone tutelate (Riviera del Brenta, Laguna di Venezia, delta del Po, Valli del Mezzano, Valle del Tevere, Parco delle foreste casentinesi), danni al paesaggio e al patrimonio storico-archeologico, inquinamento atmosferico e acustico e aumento del rischio idrogeologico;
    la nuova autostrada tra Orte-Mestre rappresenterebbe, peraltro, un doppione dell'autostrada A1 e della A14-A13, senza contare che il flusso di traffico totale attuale e di previsione si attesta su livelli molto modesti ed il progetto non prevede alcun intervento concreto per la messa in sicurezza della strada statale n. 309 Romea;
    il costo preventivato dell'opera è di circa 10 miliardi di euro, di cui attualmente 1,8 miliardi di euro di contributo pubblico indiretto in termini di sgravi fiscali; la rimanente quota dovrebbe essere a carico del proponente (che risulta essere, insieme ad Anas s.p.a., una cordata di imprese e banche, capeggiata dalla società Gefip holding, di proprietà dell'ex parlamentare europeo Vito Bonsignore, e formata da Banca Carige s.p.a., Efibanca s.p.a., Egis projects s.a., Ili autostrada s.p.a., Mec s.r.l., Scetaroute s.a., Technip Italy s.p.a. e Transroute international s.a.) attraverso gli strumenti del project financing e del project bond, a fronte di una concessione della durata di ben 49 anni. Essendo però il flusso di traffico stimato molto scarso, è prevedibile che il gettito dei pedaggi non sarà sufficiente a coprire il debito generato;
    i recenti scandali relativi al Mosa, Expo e alta velocità hanno messo chiaramente in evidenza come l'attuale sistema delle «grandi opere» sia particolarmente soggetto a fenomeni di malaffare e corruzione;
    con particolare riferimento all'autostrada Orte-Mestre, numerosissimi articoli di stampa nazionale e locale, con la pubblicazione di alcune intercettazioni agli atti della procura di Firenze, hanno rivelato come nell'ambito del decreto-legge cosiddetto «sblocca Italia» sarebbe stata volutamente introdotta una disposizione speciale (segnatamente il comma 4 dell'articolo 2 del decreto-legge n. 133 del 2014) per garantire – attraverso il meccanismo della defiscalizzazione – il finanziamento pubblico indiretto dell'infrastruttura per quasi due miliardi di euro, superando così i rilievi della deliberazione n. SCCLEG/16/2014/ PREV della Corte dei conti con cui erano stati ricusati il visto e la registrazione della delibera n. 73 dell'8 novembre 2013, avente ad oggetto l'approvazione del progetto preliminare del collegamento autostradale E45-E55 Orte-Mestre;
    secondo quanto riportato dalla stampa nazionale di questi ultimi giorni il Governo si appresterebbe ad escludere l'autostrada Orte-Mestre dalle opere prioritarie dell'allegato infrastrutture al documento di economia e finanza che sarà presentato nell'ambito del prossimo Consiglio dei ministri, ma questo non significa tecnicamente che l'opera non sarà mai finanziata e realizzata, stante la vigenza del citato comma 4 dell'articolo 2 decreto-legge n. 133 del 2014 che viene incontro proprio alle richieste della Corte dei conti contenute nella delibera dell'8 novembre 2013;
    con tale delibera, infatti, la magistratura contabile aveva eccepito l'assenza di una norma che escludesse l'opera dall'ambito di applicazione dell'articolo 19, comma 2, del decreto-legge n. 69 del 2013, ossia consentisse di estendere a tale opera le disposizioni introdotte dal comma 1 del citato articolo 19, considerato che l'opera in questione è stata dichiarata di pubblico interesse il 9 dicembre 2003 e, quindi, ben prima dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 69 del 2013. In particolare, la mancanza della norma era stata considerata «presupposto imprescindibile ai fini della pubblicazione del bando di gara» e relativamente al collegamento Orte-Mestre, le misure di defiscalizzazione – secondo quanto si evince dalla deliberazione della Corte dei conti – ammonterebbero a circa 9.237 milioni, da intendere come limite massimo riconoscibile che non potrà essere superato durante l'intera concessione;
    successivamente all'entrata in vigore del decreto-legge n. 133 del 2014, proprio in virtù della disposizione contenuta nel comma 4 dell'articolo 2 prima citato, il Cipe, nella seduta del 10 novembre 2014, ha approvato nuovamente la delibera del 18 novembre 2013 sull'autostrada Orte-Mestre,

impegna il Governo:

   ad adottare, alla luce di quanto precede, ogni iniziativa normativa finalizzata a prevedere l'immediata abrogazione del comma 4 dell'articolo 2 del decreto legge n. 133 del 2014, cosiddetto «sblocca Italia», procedendo, altresì, al ritiro del progetto preliminare del corridoio di viabilità autostradale dorsale Civitavecchia-Orte-Mestre-tratta E45-E55 (Orte-Mestre);
   a prevedere interventi puntuali per la messa in sicurezza della strada E-45 e della strada statale 309 Romea, adottando ogni iniziativa di competenza finalizzata all'implementazione e all'integrazione del trasporto ferroviario con quello fluvio-marittimo, nonché allo sviluppo del corridoio ferroviario adriatico-baltico;
   ad adottare ogni iniziativa normativa finalizzata ad una revisione sostanziale della «legge obiettivo» (legge n. 443 del 2001) che, nel corso del tempo, è stata anche peggiorata, con la possibilità di realizzare lotti funzionali e lotti costruttivi, tradendo quindi completamente la logica dei «tempi certi e costi certi» per le infrastrutture, con tutti gli effetti distorsivi che ne conseguono sulla sterminata lista di opere che si vorrebbero realizzare a giudizio dei firmatari del presente atto di indirizzo di nessuna utilità collettiva, fino alle deroghe e proroghe che diventano la regola del sistema degli affidamenti;
   a valutare con particolare attenzione l'opportunità di assumere iniziative per modificare le norme contenute nel decreto-legge n. 133 del 2014, cosiddetto «sblocca Italia», che fanno riferimento ad opere che costituiscono oggetto di indagine agli atti della procura di Firenze (quali, oltre l'autostrada Orte Mestre, anche l'alta velocità Brescia-Verona e la Cispadana tra l'A-22 e l'A-13) e ad assumere iniziative consequenziali ai rilievi mossi dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione in relazione alla disposizione di proroga delle concessioni autostradali, valutando l'ipotesi di abrogarla per affrontare in modo serio e trasparente il tema della concessioni autostradali nell'ambito di un nuovo provvedimento normativo ad hoc.
(1-00777) «Scotto, Paglia, Pellegrino, Zaratti, Airaudo, Placido, Piras, Ricciatti, Ferrara, Marcon, Duranti, Fratoianni, Melilla, Quaranta, Franco Bordo, Costantino, Daniele Farina, Giancarlo Giordano, Kronbichler, Matarrelli, Nicchi, Palazzotto, Pannarale, Sannicandro, Zaccagnini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

trasporto ferroviario

abrogazione