ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00771

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 402 del 31/03/2015
Abbinamenti
Atto 1/00906 abbinato in data 15/06/2015
Atto 1/00910 abbinato in data 17/06/2015
Atto 1/00911 abbinato in data 17/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: DAMBRUOSO STEFANO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 31/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2015
CICCHITTO FABRIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 11/06/2015
MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 31/03/2015
GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 16/06/2015
BUTTIGLIONE ROCCO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 17/06/2015
CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 17/06/2015


Stato iter:
17/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/06/2015
Resoconto DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/06/2015
Resoconto FERRARI ALAN PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 17/06/2015
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 17/06/2015
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto SANTELLI JOLE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto MANCIULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/06/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/06/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/06/2015

DISCUSSIONE IL 15/06/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/06/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/06/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/06/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/06/2015

ACCOLTO IL 17/06/2015

PARERE GOVERNO IL 17/06/2015

DISCUSSIONE IL 17/06/2015

APPROVATO IL 17/06/2015

CONCLUSO IL 17/06/2015

Atto Camera

Mozione 1-00771
presentato da
DAMBRUOSO Stefano
testo presentato
Martedì 31 marzo 2015
modificato
Mercoledì 17 giugno 2015, seduta n. 444

   La Camera,
premesso che:
i recenti episodi verificatisi in Europa e in diversi Paesi dello scacchiere mediorientale hanno evidenziato l'innalzamento della minaccia terroristica di matrice jihadista e gli interventi sia di prevenzione che di repressione messi in campo dal Governo italiano con il decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 aprile 2015, n. 43, si ispirano al principio secondo cui la lotta al terrorismo internazionale va realizzata in maniera unitaria senza far distinzione tra sicurezza interna ed esterna, come dimostrato proprio dal fenomeno dei cosiddetti foreign fighters;
in questo preoccupante contesto le scuole e gli educatori si confrontano ogni giorno con realtà sociali sempre più complesse che derivano spesso da un'esasperata ricerca di identità o percorsi di integrazione non riusciti. Gli attacchi alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi, i due attacchi in Danimarca e la recente adesione di ragazzi occidentali – con un buon livello di istruzione – al cosiddetto «Stato islamico» sono solo alcuni esempi della difficile sfida educativa che gli studenti, da un lato, e gli insegnanti, dall'altro, devono affrontare. Gli educatori svolgono, pertanto, un ruolo fondamentale per l'individuazione del disagio e la prevenzione del rischio di radicalizzazione dei ragazzi e occorre creare una vera e propria rete sociale che, partendo proprio dalla scuola, coinvolga famiglie, associazionismo, istituzioni, e accompagni i bambini, sin dai primi anni di vita, nel loro percorso di sviluppo del pensiero critico e di rifiuto di ogni forma di estremismo;
nel 2010 l'Unione europea ha adottato una «strategia di sicurezza interna», tra i cui obiettivi è incluso quello della prevenzione del terrorismo e del contrasto alla radicalizzazione. La maggior parte dei Paesi dell'Unione europea ha promosso politiche nazionali di contro-radicalizzazione aventi ad oggetto:
a) misure general-preventive (quali dialogo interreligioso e programmi a favore dell'integrazione) dirette a sacche di popolazione particolarmente esposte al rischio di radicalizzazione;
b) misure mirate su specifici soggetti che manifestano segni di radicalizzazione, per il loro recupero e reinserimento;
c) programmi di de-radicalizzazione di soggetti già radicalizzati, inclusi i cosiddetti foreign fighters di ritorno;
la maggior parte di tali attività è incentrata sulla cooperazione della società civile che viene considerata parte fondamentale nell'opera di prevenzione della radicalizzazione e svolge una funzione complementare – benché non sostitutiva – alle misure repressive tradizionali;
un progetto di grande interesse è stato elaborato, in occasione della conferenza RAN sulla radicalizzazione e l'istruzione (Manchester, 3-4 marzo 2015), da oltre 90 educatori provenienti da tutti gli Stati membri dell'Unione europea ed è stato, poi, trasmesso ai Ministri dell'istruzione europei per il loro incontro a Parigi del 17 marzo 2015 sui medesimi temi. Tra i vari interventi esaminati in quella sede i più significativi riguardano: la formazione specializzata e il supporto psicologico degli educatori anche mediante l'impiego di linee telefoniche o siti dedicati; la definizione di una vera e propria strategia contro la radicalizzazione e l'estremismo da perseguire con il dialogo, la diffusione di materiale informativo e corsi sul corretto utilizzo dei siti web per contrastare la propaganda estremista; il contributo delle organizzazioni non governative che operano in territori di guerra per offrire testimonianze anche mediante il coinvolgimento di ragazzi provenienti da quelle aree geografiche in veste di ambasciatori della gioventù e «consiglieri anti-pregiudizi»; l'incremento delle iniziative di prevenzione del fenomeno, favorendo la cooperazione tra gli istituti scolastici e le best practice in essi sperimentate,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di introdurre nel nostro Paese una strategia nazionale di contro-radicalizzazione mediante la formazione di operatori qualificati e una campagna di prevenzione che coinvolga la società civile e le istituzioni a tutti i livelli.
(1-00771) «Dambruoso, Fiano, Cicchitto, Mazziotti Di Celso, Gigli, Buttiglione, Causin».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

politica di cooperazione

estremismo