Legislatura: 17Seduta di annuncio: 217 del 23/04/2014
Primo firmatario: FARINA DANIELE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 23/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 BOCCADUTRI SERGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 FAVA CLAUDIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 NARDI MARTINA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 RAGOSTA MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014 ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 06/05/2014 Resoconto COSTA ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA) DICHIARAZIONE VOTO 06/05/2014 Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto MAROTTA ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/05/2014
ACCOLTO IL 06/05/2014
PARERE GOVERNO IL 06/05/2014
DISCUSSIONE IL 06/05/2014
APPROVATO IL 06/05/2014
CONCLUSO IL 06/05/2014
La Camera,
premesso che:
nell'ordinamento italiano le vittime dei reati violenti non sono garantite quanto in altri Paesi europei, sia in relazione ai diritti processuali delle stesse, sia – in particolare – rispetto al risarcimento dei danni;
la forte sensibilità sul tema in Europa si manifesta più di 30 anni fa, a partire dalla Convenzione sul risarcimento alle vittime di reati violenti, firmata a Strasburgo in data 24 novembre 1983 ed entrata in vigore il 1o febbraio 1988, che prevede un meccanismo di risarcimento per le vittime di reati violenti che abbiano causato gravi lesioni o il decesso, alla quale lo Stato italiano, come noto, non ha mai aderito;
in seguito è intervenuta la decisione quadro 2001/220/GAI del 15 marzo 2001, relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale, che prevede diverse e specifiche norme a favore delle vittime di reati violenti, che gli Stati aderenti avrebbero dovuto recepire in gran parte entro il 22 marzo 2002; anche in questo caso, l'Italia non si è mai messa in regola;
risale a 10 anni fa la direttiva 2004/80/CE del 29 aprile 2004, che impegnava gli Stati aderenti ad adottare leggi atte ad indennizzare le vittime di reati violenti (tutto ciò entro il 1o luglio 2005);
l'inadempienza italiana sul punto ha trovato riscontro in condanne da parte degli organismi dell'Unione europea. Nelle stesse si evidenzia la mancata adozione nella legislazione italiana di norme che prevedano il diritto delle vittime di reati intenzionali violenti di essere indennizzate in modo «equo e adeguato», come indicato nella citata direttiva 2004/80/CE: «l'Italia non dispone di alcun sistema generale di indennizzo per tali reati: la sua legislazione prevede soltanto l'indennizzo delle vittime di alcuni reati intenzionali violenti, quali il terrorismo o la criminalità organizzata, ma non di altri»; «Alcune vittime di reati intenzionali violenti potrebbero non avere accesso all'indennizzo cui avrebbero diritto»;
il percorso di attuazione della direttiva 2004/80/CE, ad oggi, è ancora a metà: la soluzione italiana individuata con il decreto legislativo n. 204 del 2007 attiene, infatti, quasi esclusivamente ad aspetti formali della procedura e dimentica, peraltro, una parte delle vittime, quali quelle che hanno subito violenza sessuale, o più di recente, quelle riconducibili al fenomeno del cosiddetto femminicidio;
i principi di un moderno Stato di diritto non possono non esplicitare i diritti e le facoltà delle vittime e la lacuna stride profondamente, specialmente se relativa alle vittime dei reati violenti;
di recente è intervenuta la direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012, che sostituisce la decisione quadro del 15 marzo 2001, e alla quale l'Italia non si è (ancora) attenuta, che va recepita dagli Stati dell'Unione europea entro il 16 novembre 2015, un testo molto più articolato rispetto alla decisione quadro del 2001, che si applica ai reati commessi e ai procedimenti penali che si svolgono nell'Unione europea, conferendo un livello minimo di diritti alle vittime di reati extraterritoriali;
ai sensi della citata direttiva, che sancisce una protezione «rafforzata» delle vittime nello spazio dell'Unione europea, gli Stati sono, dunque, tenuti a garantire in modo effettivo i diritti delle vittime di reato, anche dopo la conclusione dei procedimenti penali, con una particolare attenzione alle persone vulnerabili – che devono essere individuate sulla base di una specifica valutazione – e alle vittime di violenza familiare e di genere. Si prevede, altresì, una tutela a largo raggio della vittima, con la possibilità, nei casi in cui subisca un reato in uno Stato diverso da quello della residenza, di denunciarlo nel proprio Paese, se non ha potuto farlo nel primo Stato o se non voglia farlo in caso di gravi reati;
sul riconoscimento di diritti e garanzie delle vittime dei reati è ormai improcrastinabile un decisivo passo in avanti del nostro Paese,
impegna il Governo:
a sottoscrivere la Convenzione europea sul risarcimento alle vittime di reati violenti, firmata a Strasburgo in data 24 novembre 1983 ed entrata in vigore il 1o febbraio 1988, e a promuoverne la ratifica;
ad assumere iniziative normative volte a introdurre nella Costituzione il riconoscimento dei diritti e le facoltà delle vittime di reato, tema rispetto al quale sono, peraltro, già depositate diverse proposte di legge da diversi gruppi parlamentari;
fermo restando che, rispetto alle vittime, la prima delle garanzie non può che essere quella di assicurare una durata ragionevole dei processi, ad intervenire per una maggiore celerità dei processi, prevedendo un rafforzamento degli stanziamenti per personale e mezzi, oggi carenti;
ad assumere iniziative per prevedere adeguate tutele per le vittime dei reati, quali quelle relative alla posizione della vittima nel procedimento penale, già individuate nella decisione quadro 2001/220/GAI del 15 marzo 2001 e, da ultimo, nella direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio.
(1-00438) «Daniele Farina, Migliore, Sannicandro, Di Salvo, Aiello, Airaudo, Boccadutri, Franco Bordo, Costantino, Duranti, Fava, Ferrara, Fratoianni, Giancarlo Giordano, Kronbichler, Lacquaniti, Lavagno, Marcon, Matarrelli, Melilla, Nardi, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Piazzoni, Pilozzi, Piras, Placido, Quaranta, Ragosta, Ricciatti, Sannicandro, Scotto, Zan, Zaratti».
EUROVOC :aiuto alle vittime
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