ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00438

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 217 del 23/04/2014
Abbinamenti
Atto 1/00248 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00432 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00433 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00434 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00437 abbinato in data 06/05/2014
Atto 6/00072 abbinato in data 06/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: FARINA DANIELE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 23/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
BOCCADUTRI SERGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
FAVA CLAUDIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
NARDI MARTINA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
RAGOSTA MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014


Stato iter:
06/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/05/2014
Resoconto COSTA ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 06/05/2014
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto MAROTTA ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/05/2014

ACCOLTO IL 06/05/2014

PARERE GOVERNO IL 06/05/2014

DISCUSSIONE IL 06/05/2014

APPROVATO IL 06/05/2014

CONCLUSO IL 06/05/2014

Atto Camera

Mozione 1-00438
presentato da
FARINA Daniele
testo presentato
Mercoledì 23 aprile 2014
modificato
Martedì 6 maggio 2014, seduta n. 223

   La Camera,
   premesso che:
    nell'ordinamento italiano le vittime dei reati violenti non sono garantite quanto in altri Paesi europei, sia in relazione ai diritti processuali delle stesse, sia – in particolare – rispetto al risarcimento dei danni;
    la forte sensibilità sul tema in Europa si manifesta più di 30 anni fa, a partire dalla Convenzione sul risarcimento alle vittime di reati violenti, firmata a Strasburgo in data 24 novembre 1983 ed entrata in vigore il 1o febbraio 1988, che prevede un meccanismo di risarcimento per le vittime di reati violenti che abbiano causato gravi lesioni o il decesso, alla quale lo Stato italiano, come noto, non ha mai aderito;
    in seguito è intervenuta la decisione quadro 2001/220/GAI del 15 marzo 2001, relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale, che prevede diverse e specifiche norme a favore delle vittime di reati violenti, che gli Stati aderenti avrebbero dovuto recepire in gran parte entro il 22 marzo 2002; anche in questo caso, l'Italia non si è mai messa in regola;
    risale a 10 anni fa la direttiva 2004/80/CE del 29 aprile 2004, che impegnava gli Stati aderenti ad adottare leggi atte ad indennizzare le vittime di reati violenti (tutto ciò entro il 1o luglio 2005);
    l'inadempienza italiana sul punto ha trovato riscontro in condanne da parte degli organismi dell'Unione europea. Nelle stesse si evidenzia la mancata adozione nella legislazione italiana di norme che prevedano il diritto delle vittime di reati intenzionali violenti di essere indennizzate in modo «equo e adeguato», come indicato nella citata direttiva 2004/80/CE: «l'Italia non dispone di alcun sistema generale di indennizzo per tali reati: la sua legislazione prevede soltanto l'indennizzo delle vittime di alcuni reati intenzionali violenti, quali il terrorismo o la criminalità organizzata, ma non di altri»; «Alcune vittime di reati intenzionali violenti potrebbero non avere accesso all'indennizzo cui avrebbero diritto»;
    il percorso di attuazione della direttiva 2004/80/CE, ad oggi, è ancora a metà: la soluzione italiana individuata con il decreto legislativo n. 204 del 2007 attiene, infatti, quasi esclusivamente ad aspetti formali della procedura e dimentica, peraltro, una parte delle vittime, quali quelle che hanno subito violenza sessuale, o più di recente, quelle riconducibili al fenomeno del cosiddetto femminicidio;
    i principi di un moderno Stato di diritto non possono non esplicitare i diritti e le facoltà delle vittime e la lacuna stride profondamente, specialmente se relativa alle vittime dei reati violenti;
    di recente è intervenuta la direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012, che sostituisce la decisione quadro del 15 marzo 2001, e alla quale l'Italia non si è (ancora) attenuta, che va recepita dagli Stati dell'Unione europea entro il 16 novembre 2015, un testo molto più articolato rispetto alla decisione quadro del 2001, che si applica ai reati commessi e ai procedimenti penali che si svolgono nell'Unione europea, conferendo un livello minimo di diritti alle vittime di reati extraterritoriali;
    ai sensi della citata direttiva, che sancisce una protezione «rafforzata» delle vittime nello spazio dell'Unione europea, gli Stati sono, dunque, tenuti a garantire in modo effettivo i diritti delle vittime di reato, anche dopo la conclusione dei procedimenti penali, con una particolare attenzione alle persone vulnerabili – che devono essere individuate sulla base di una specifica valutazione – e alle vittime di violenza familiare e di genere. Si prevede, altresì, una tutela a largo raggio della vittima, con la possibilità, nei casi in cui subisca un reato in uno Stato diverso da quello della residenza, di denunciarlo nel proprio Paese, se non ha potuto farlo nel primo Stato o se non voglia farlo in caso di gravi reati;
    sul riconoscimento di diritti e garanzie delle vittime dei reati è ormai improcrastinabile un decisivo passo in avanti del nostro Paese,

impegna il Governo:

   a sottoscrivere la Convenzione europea sul risarcimento alle vittime di reati violenti, firmata a Strasburgo in data 24 novembre 1983 ed entrata in vigore il 1o febbraio 1988, e a promuoverne la ratifica;
   ad assumere iniziative normative volte a introdurre nella Costituzione il riconoscimento dei diritti e le facoltà delle vittime di reato, tema rispetto al quale sono, peraltro, già depositate diverse proposte di legge da diversi gruppi parlamentari;
   fermo restando che, rispetto alle vittime, la prima delle garanzie non può che essere quella di assicurare una durata ragionevole dei processi, ad intervenire per una maggiore celerità dei processi, prevedendo un rafforzamento degli stanziamenti per personale e mezzi, oggi carenti;
   ad assumere iniziative per prevedere adeguate tutele per le vittime dei reati, quali quelle relative alla posizione della vittima nel procedimento penale, già individuate nella decisione quadro 2001/220/GAI del 15 marzo 2001 e, da ultimo, nella direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio.
(1-00438) «Daniele Farina, Migliore, Sannicandro, Di Salvo, Aiello, Airaudo, Boccadutri, Franco Bordo, Costantino, Duranti, Fava, Ferrara, Fratoianni, Giancarlo Giordano, Kronbichler, Lacquaniti, Lavagno, Marcon, Matarrelli, Melilla, Nardi, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Piazzoni, Pilozzi, Piras, Placido, Quaranta, Ragosta, Ricciatti, Sannicandro, Scotto, Zan, Zaratti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto alle vittime

responsabilita' civile

violenza sessuale

reato

indennizzo

convenzione europea