ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00337

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 169 del 07/02/2014
Abbinamenti
Atto 1/00157 abbinato in data 10/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI DORINA
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 07/02/2014


Stato iter:
11/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/02/2014
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
Resoconto ROMANO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/02/2014

DISCUSSIONE IL 10/02/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/02/2014

RITIRATO IL 11/02/2014

CONCLUSO IL 11/02/2014

Atto Camera

Mozione 1-00337
presentato da
BIANCHI Dorina
testo presentato
Venerdì 7 febbraio 2014
modificato
Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171

   La Camera,
   premesso che:
    la crisi finanziaria e del debito sovrano che ha colpito il continente europeo negli ultimi anni ha fatto emergere prepotentemente l'esigenza di rafforzare il processo di integrazione europea, con particolare riferimento alla governance economica e al perseguimento degli obiettivi di crescita, occupazione, coesione sociale e sostenibilità sottesi alla «Strategia Europa 2020»;
    i progressi che sono stati recentemente compiuti sul piano del coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri, del potenziamento degli strumenti finanziari e dell'operatività della Banca centrale europea e, da ultimo, sul versante dell'unione bancaria, devono poter essere inquadrati in un disegno più ampio di riforma dell'Unione europea, per la realizzazione del quale è indispensabile accrescere la legittimità democratica dei suoi processi decisionali, anche attraverso il rafforzamento del ruolo chiave dei partiti politici europei nella formazione di una coscienza politica europea e nella rappresentanza della volontà politica dei cittadini dell'Unione europea;
    in questo quadro, le elezioni europee che si terranno nel mese di maggio 2014 rivestono una rilevanza fondamentale ai fini del rafforzamento del processo di integrazione su basi democratiche, poiché esse saranno le prime dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona, che accresce notevolmente i poteri del Parlamento europeo, il quale per la prima volta eleggerà il Presidente della Commissione europea, su proposta del Consiglio europeo, il quale dovrà tenere conto dell'esito delle elezioni e aver consultato il nuovo Parlamento prima di procedere alla nomina;
    per rendere effettiva la legittimazione democratica del processo decisionale dell'Unione europea è essenziale che i cittadini chiamati a rinnovare il prossimo Parlamento europeo siano messi in grado di valutare compiutamente i programmi dei diversi partiti politici collocandoli entro la dimensione politica europea, evitando, pertanto, che le campagne elettorali continuino ad essere focalizzate prevalentemente su tematiche nazionali, relegando in secondo piano il dibattito sulle questioni specificamente europee e incidendo in tal modo negativamente anche sul tasso di partecipazione alle elezioni del Parlamento europeo;
    al fine di favorire la partecipazione e l'espressione di un voto consapevole dei cittadini dell'Unione europea, che tenga conto anche delle affinità identitarie, dei raccordi e delle affiliazioni intercorrenti tra i partiti politici nazionali e le grandi formazioni politiche europee, sia la Commissione europea, con raccomandazione del 12 marzo 2013, sia lo stesso Parlamento europeo, con risoluzione approvata nella seduta plenaria del 4 luglio 2013, hanno esortato gli Stati membri a promuovere e semplificare l'informazione degli elettori circa i collegamenti tra partiti nazionali e partiti politici europei;
    in particolare, la Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri la diffusione all'elettorato delle informazioni sui collegamenti tra partiti nazionali e partiti politici europei, prima e durante le elezioni del Parlamento europeo, anche permettendo e incoraggiando l'indicazione di tali collegamenti sulle schede elettorali e auspicando, altresì, che i partiti politici europei e nazionali rendano «noti, prima delle elezioni del Parlamento europeo, i rispettivi candidati alla carica di presidente della Commissione europea e i relativi programmi»;
    analogamente, il Parlamento europeo si è espresso, tra l'altro, nel senso di esortare «gli Stati membri e i partiti politici a provvedere a che i nomi e, se del caso, i simboli dei partiti politici europei appaiano sulla scheda elettorale»; ha, inoltre, chiesto ai partiti politici europei di nominare i rispettivi candidati alla presidenza della Commissione europea con sufficiente anticipo rispetto alle elezioni, in modo da consentire ai medesimi di organizzare una campagna significativa su scala europea che si concentri su questioni europee basate sul programma del partito e su quello del candidato alla presidenza della Commissione europea proposto dal partito; ha, infine, ribadito l'invito ai «partiti politici nazionali a informare i cittadini, prima e durante la campagna elettorale, in merito alla loro affiliazione a un partito politico europeo e al loro sostegno al candidato di quest'ultimo alla presidenza della Commissione e al programma politico di tale candidato»,

impegna il Governo

ad adottare tempestivamente ogni iniziativa utile affinché, in coerenza con le raccomandazioni europee illustrate in premessa, nelle schede elettorali per le prossime elezioni europee siano indicati i nomi e, se del caso, anche i simboli dei partiti politici europei affiliati a ciascun partito nazionale che si presenti alle elezioni, nonché a promuovere campagne informative circa la rilevanza delle elezioni europee volte a incentivare la partecipazione dei cittadini al voto.
(1-00337) «Dorina Bianchi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

partito politico

politica comunitaria-politica nazionale

coesione economica e sociale

democrazia

struttura istituzionale