Legislatura: 17Seduta di annuncio: 101 del 21/10/2013
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 21/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 21/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/10/2013 Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE INTERVENTO PARLAMENTARE 21/10/2013 Resoconto LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 21/10/2013 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) PARERE GOVERNO 23/10/2013 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) DICHIARAZIONE VOTO 23/10/2013 Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO Resoconto VIGNALI RAFFAELLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE DICHIARAZIONE GOVERNO 23/10/2013 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) DICHIARAZIONE VOTO 23/10/2013 Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
DISCUSSIONE IL 21/10/2013
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/10/2013
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/10/2013
ACCOLTO IL 23/10/2013
PARERE GOVERNO IL 23/10/2013
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/10/2013
DISCUSSIONE IL 23/10/2013
APPROVATO IL 23/10/2013
CONCLUSO IL 23/10/2013
La Camera,
premesso che:
come sempre la chimica, bene intermedio per eccellenza, si sta dimostrando come una cartina di tornasole dell'evoluzione del quadro congiunturale, che, nonostante alcuni segnali di ripresa, resta preoccupante;
la crisi economica ha avuto un effetto dirompente sulla chimica. Guardando agli ultimi anni, dopo un 2012 in contrazione del 3 per cento in valore e del 5 per cento in volume, la produzione chimica nazionale non mostra ancora segnali di stabilizzazione: la fase di recupero ad inizio 2013, infatti, si è rivelata solo temporanea e la prima parte del 2013 segna un calo del 3,3 per cento in volume, in presenza di prezzi pressoché stazionari;
a pesare in modo determinante sul settore è la caduta della domanda interna, che coinvolge praticamente tutti i settori chimici, comprese le filiere connesse ai consumi finali (detergenti, cosmetici, alimentare e imballaggio), le quali avevano superato quasi indenni la recessione del 2008-2009. Il crollo della domanda interna si riflette anche sulle importazioni, che, nei primi quattro mesi del 2013, hanno perso il 2,8 per cento in valore, dopo aver chiuso il 2012 con un calo del 2,3 per cento;
ad incidere sull'industria chimica italiana è il ridimensionamento di importanti settori utilizzatori, come l'auto e le costruzioni, nonché i crescenti problemi di liquidità di molte imprese clienti, che spingono molte di esse a ritardare i pagamenti nei confronti dei loro fornitori;
il prolungarsi della recessione a livello europeo ha frenato le esportazioni, tenuto conto che l'Unione europea rappresenta il mercato di destinazione di oltre il 60 per cento delle esportazioni chimiche italiane. Un positivo andamento si registra, invece, nel mercato extraeuropeo. In sofferenza è principalmente la chimica di base, mentre si confermano in espansione i settori della chimica fine e specialistica;
con particolare riferimento ai comparti della chimica che vendono al made in Italy, oltre alla situazione di crisi attuale, pesano gli aspetti strutturali legati al decentramento degli insediamenti industriali; strategia questa che ha comportato una riduzione della domanda da parte dell'industria, con conseguenze assolutamente dannose per la produzione e l'occupazione;
lo scenario economico descritto e le dinamiche in atto nel Paese hanno determinato una revisione al ribasso delle stime di crescita per il 2013. Infatti, contrariamente alle buone aspettative iniziali, il 2013 si chiuderà con un altro arretramento della produzione chimica in Italia intorno al 2 per cento in volume e valutabile nell'1,5 per cento circa in valore;
a tale situazione si aggiunge il costo dell'energia, tra i più alti in Europa, che è ormai divenuto insostenibile per le aziende di settore, specie per quelle legate alla chimica di base, rappresentando una delle principali cause della loro perdita di competitività nei confronti delle concorrenti europee ed estere;
le drammatiche vicende della Vinyls Italia hanno lasciato un segno sulle possibilità di ripresa del comparto. Il gruppo chimico del ciclo del cloro, unico produttore in Italia di pvc, da quattro anni in amministrazione straordinaria, è ora in esercizio provvisorio, con 500 addetti ripartiti nei tre stabilimenti di Porto Torres, Porto Marghera e Ravenna, ad esclusione dell'indotto. La vertenza Vinyls è divenuta ormai il simbolo della crisi della chimica italiana e, più in generale, riflette la mancanza di un'organica azione politica di rilancio del sistema industriale del Paese;
i processi di riconversione di impianti industriali non competitivi, che nel caso di Vinyls Italia hanno portato all'apertura di un negoziato con l’Oleificio Medio Piave, società che svolge attività di estrazione dell'olio vegetale da semi oleosi, potrebbero aprire la strada alla realizzazione di importanti progetti industriali ed occupazionali di grande impatto per l'economia del Paese;
la regione Lombardia ha promosso con successo l'adozione di accordi di sviluppo territoriale per favorire l'insediamento di nuove attività di impresa nelle aree industriali dismesse, realizzando diversi interventi, sia di carattere finanziario che di semplificazione amministrativa, per attrarre e mantenere sul territorio le attività e le risorse necessarie alla crescita e allo sviluppo dello stesso;
è impensabile che l'Italia rinunci al suo ruolo da protagonista nel settore della chimica, perdendo il valore strategico di questo importante comparto, fondamentale per riportare il Paese su più alti livelli competitivi;
dopo gli interventi di politica economica funzionali ad evitare un avvitamento della crisi, è necessario adottare quanto prima strumenti di politica industriale che siano in grado di salvaguardare le imprese del territorio e l'occupazione,
impegna il Governo:
a realizzare una politica industriale per la riqualificazione e la reindustrializzazione dei poli chimici, concordando con le regioni e gli enti locali i percorsi da attuare, anche sulla base delle positive esperienze realizzate a livello territoriale, che abbiano come priorità la bonifica dei siti contaminati;
a mettere in campo strumenti di sostegno per la tenuta della chimica nazionale, evitando, ove possibile, ulteriori chiusure di impianti e promuovendo la realizzazione degli investimenti necessari a riportare a livello competitivo le produzioni presenti in Italia;
a sostenere la competitività delle produzioni italiane attraverso l'adozione di misure di riduzione del costo dell'energia, riportandolo sui livelli degli altri Paesi concorrenti;
a sviluppare una politica di forte sostegno all'innovazione, che veda la ricerca come elemento fondamentale, anche attraverso la destinazione di fondi e di incentivi;
a sostenere in sede europea interventi normativi a sostegno di imprese e di poli chimici che rispettino le norme ambientali, evitando delocalizzazioni e trasferimenti in Paesi meno rigorosi nella regolamentazione ambientale e adottando incentivi, anche di natura fiscale, in favore delle imprese che stabiliscano i loro insediamenti in Italia;
ad adottare opportune iniziative per la semplificazione del quadro normativo di riferimento al fine di restituire maggiore competitività alla imprese della chimica italiana, al pari degli altri Paesi europei.
(1-00213) (Testo modificato nel corso della seduta) «Rondini, Prataviera, Guidesi, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Caparini, Fedriga, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini».
EUROVOC :industria chimica
conservazione del posto di lavoro
politica dell'impresa
politica di sostegno
protezione dell'ambiente