Legislatura: 17Seduta di annuncio: 39 del 24/06/2013
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 24/06/2013 LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA 24/06/2013 NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA 26/06/2013
Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA 24/06/2013 25/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 24/06/2013 Resoconto CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto GALLI CARLO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto ROSSI DOMENICO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto CICU SALVATORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 26/06/2013 Resoconto MAURO MARIO MINISTRO - (DIFESA) INTERVENTO GOVERNO 26/06/2013 Resoconto MAURO MARIO MINISTRO - (DIFESA) DICHIARAZIONE VOTO 26/06/2013 Resoconto OTTOBRE MAURO MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto DI GIOIA LELLO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto FORMISANO ANIELLO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO Resoconto LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto ROSSI DOMENICO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto CICU SALVATORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/06/2013
DISCUSSIONE IL 24/06/2013
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/06/2013
RITIRO FIRME IL 25/06/2013
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/06/2013
NON ACCOLTO IL 26/06/2013
PARERE GOVERNO IL 26/06/2013
DISCUSSIONE IL 26/06/2013
RITIRATO IL 26/06/2013
CONCLUSO IL 26/06/2013
La Camera,
premesso che:
il programma Joint Strike Fighter è stato avviato negli Stati Uniti nella prima metà degli anni ’90, nell'ambito del progetto Joint Advanced Strike Technology (JAST), e prevedeva lo sviluppo di un aereo da combattimento di nuova generazione, che fosse in grado di combinare la capacità di un lungo periodo di impiego con la possibilità di sostituire, con un unico aereo in più versioni, un'ampia gamma di velivoli della flotta militare statunitense, compresi quelli a decollo verticale;
il programma Joint Strike Fighter si svolge nell'ambito di una cooperazione internazionale tra Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Paesi Bassi, Canada, Turchia, Australia, Norvegia e Danimarca;
l'Italia ha aderito al programma già dalla fine del 1998, quando con il Governo D'Alema è stato firmato il Memorandum of agreement per la fase concettuale dimostrativa, con un primo investimento di 10 miliardi di dollari, ed è partner di secondo livello, insieme all'Olanda, con una quota d'investimento totale pari a quasi il quattro per cento;
in attuazione del programma Joint Strike Fighter, è stato sviluppato un velivolo caccia multiruolo di quinta generazione con spiccate caratteristiche di bassa osservabilità da parte dei sistemi radar (stealth) e di interconnessione di tutti i sistemi di comunicazione, informazione e scambio dati (net-centriche);
l'F-35 Lightning II sarà prodotto in tre versioni ed è destinato a sostituire circa 250 velivoli attualmente impiegati dalle Forze armate italiane, la cui dismissione è inevitabile per obsolescenza e limiti strutturali;
nell'aprile del 2009 le Commissioni difesa di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole sullo schema di programma predisposto dal Governo in ordine all'acquisto di 131 velivoli F35, al costo di 12,9 miliardi di euro, spalmati fino al 2026, e alla realizzazione, presso l'aeroporto militare di Cameri (Novara), di una linea di assemblaggio finale e di verifica (Faco) per i velivoli destinati ai Paesi europei;
il 15 febbraio 2012, il Ministro della Difesa pro tempore, ammiraglio Di Paola, nell'illustrare alle Commissioni difesa di Camera e Senato le linee di indirizzo per la revisione dello strumento militare, ha annunciato un ridimensionamento del programma: «l'esame fatto a livello tecnico e operativo porta a ritenere come perseguibile, da un punto di vista operativo e di sostenibilità, un obiettivo programmatico dell'ordine di 90 velivoli (con una riduzione di circa 40 velivoli, pari a un terzo del programma), una riduzione importante che, tuttavia, salvaguarda anche la realtà industriale e che, quindi, rappresenta una riduzione significativa coerente con l'esigenza di oculata revisione della spesa»;
in quella sede, la necessità di proseguire nel programma è stata, altresì, posta in relazione con la necessità di sostituire tre linee di velivoli, i Tornado, gli Amx e gli AV-8 B, che nell'arco dei prossimi 15 anni usciranno progressivamente dalla linea operativa per vetustà;
il programma Joint Strike Fighter offre all'industria italiana un ritorno tecnologico e occupazionale di significativo valore: dal punto di vista industriale, l'F35 vede protagoniste le maggiori aziende del settore aeronautica (Alenia aeronautica e Avio solo per citarne alcune) e sosterrà la produzione dell'industria aeronautica italiana per i prossimi anni, mentre l'indotto include sia grandi aziende, sia piccole e medie imprese in numerose regioni;
sotto il profilo occupazionale, inoltre, oltre alle centinaia di ingegneri coinvolti nelle fasi di studio, progettazione e realizzazione del velivolo, un importante ritorno è legato alla citata Final assembly and check out (Faco) di Cameri, che darà occupazione a millecinquecento persone direttamente e a circa diecimila con l'indotto, la quale si prevede che avvii la propria attività produttiva nel 2016 per proseguirla per almeno 40 anni;
i mutamenti del quadro geopolitico globale, in cui alla relativa stabilità dell'area atlantica corrisponde la crescente instabilità di aree di rilevante interesse strategico in Asia e Africa e la significativa riduzione della presenza militare statunitense in Europa, impongono nuove e crescenti responsabilità al sistema di difesa, che è chiamato a potenziare la propria autonomia ed efficienza operativa all'interno delle severe compatibilità dettate dagli obiettivi di finanza pubblica;
in questo quadro, la modernizzazione della componente aerotattica costituisce un'esigenza obiettiva ed irrinunciabile del sistema di difesa euro-atlantica, nell'ambito della quale gli F35 rappresentano un'arma strategica che, qualora si decidesse di rinunciare alla sua messa a punto e produzione, sarebbe impossibile acquisire;
inoltre, l'abbandono del programma Joint Strike Fighter comporterebbe delle conseguenze gravissime, sia sotto il profilo dell'ammodernamento dei nostri strumenti militari, sia in termini di danni economici, visto che, come già ricordato, l'Italia ha aderito al programma un quindicennio fa ed ha già investito risorse ingenti nella sua attuazione, sia, infine, con riferimento ai citati benefici per le aziende italiane in termini industriali e occupazionali;
per quanto attiene alle criticità in ordine ai costi di produzione per i nuovi velivoli, appena pochi giorni fa, il 19 giugno 2013, il Sottosegretario alla difesa americano Kendall, nel corso di un'audizione al Congresso, ha dichiarato che i costi per aeromobile si stanno riducendo,
impegna il Governo:
a rispettare gli impegni internazionali assunti in ordine alla realizzazione del programma Joint Strike Fighter, al fine di tutelare sia l'impegno finanziario sin qui sostenuto, sia l'aumento della produzione industriale nazionale ad esso connesso ed i conseguenti effetti sui livelli occupazionali;
a proseguire, anche attraverso il costante raccordo con i competenti organi parlamentari, nella valutazione delle modalità di attuazione del programma, nonché, in un quadro più generale, nella scelta degli investimenti che si ritiene debbano essere realizzati, nel breve e nel medio periodo, per assicurare una più efficiente integrazione dello strumento militare italiano nel sistema di difesa euro-atlantica;
a continuare a sostenere il ruolo dell'Italia, in sede internazionale, in qualità di protagonista e in qualità di partner strategico nella ricerca, individuazione e messa a punto di innovazioni tecnologiche.
(1-00118) «Giorgia Meloni, Cirielli, La Russa, Nastri».
EUROVOC :industria aeronautica
produzione industriale
sviluppo industriale
aereo
piccole e medie imprese
esercito