ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00098

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 33 del 13/06/2013
Abbinamenti
Atto 1/00150 abbinato in data 04/11/2013
Atto 1/00171 abbinato in data 04/11/2013
Atto 1/00198 abbinato in data 04/11/2013
Atto 1/00203 abbinato in data 04/11/2013
Atto 1/00211 abbinato in data 04/11/2013
Atto 1/00228 abbinato in data 04/11/2013
Atto 1/00229 abbinato in data 04/11/2013
Atto 1/00231 abbinato in data 04/11/2013
Atto 1/00233 abbinato in data 05/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 13/06/2013
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 13/06/2013
CIMMINO LUCIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 13/06/2013
SOTTANELLI GIULIO CESARE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 13/06/2013
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 13/06/2013
VECCHIO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 13/06/2013
CERA ANGELO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 13/06/2013
RUGHETTI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
TARTAGLIONE ASSUNTA PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2013
IMPEGNO LEONARDO PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2013


Stato iter:
05/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/11/2013
Resoconto ROSTAN MICHELA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/11/2013
Resoconto MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto RAGOSTA MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/06/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/11/2013

DISCUSSIONE IL 04/11/2013

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/11/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/11/2013

RITIRATO IL 05/11/2013

CONCLUSO IL 05/11/2013

Atto Camera

Mozione 1-00098
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Martedì 5 novembre 2013, seduta n. 111

   La Camera,
   premesso che:
    con legge 6 febbraio 2009, n. 6, il Parlamento italiano ha istituito la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti;
    tale Commissione ha depositato agli atti parlamentari la propria relazione finale, approvata nella seduta della Commissione stessa del 5 febbraio 2013 e comunicata alle Presidenze della Camera dei deputati e del Senato della repubblica il 6 febbraio 2013;
    la Commissione – tra gli altri temi affrontati – ha avuto modo di approfondire, mediante audizioni, studi, ricerche ed interlocuzioni di vario tipo, l'annosa questione connessa al reiterato fenomeno dei roghi tossici nella cosiddetta «Terra dei fuochi»;
    nel corso dell'inchiesta svolta, numerose sono state le voci che hanno denunciato il preoccupante fenomeno dei rifiuti bruciati in strada o nelle campagne e delle gravi conseguenze in termini sanitari che ne possono scaturire, derivanti dal fatto che spesso vengono bruciati rifiuti contenenti sostanze tossiche e pericolose;
    tale fenomeno, specie per quanto concerne l'attività di contrasto, ha determinato in via immediata grosse criticità sul piano investigativo-repressivo;
    sul tema, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, nel luglio del 2009, ha audito anche l'allora prefetto di Napoli, il quale ha avuto modo di stigmatizzare alcune criticità del fenomeno in questione, con particolare riferimento allo smaltimento degli pneumatici, per il quale è stata posta in evidenza la bassissima percentuale di trattamenti leciti, rispetto a quelli illeciti;
    la Guardia di finanza ha effettuato un'accurata analisi del fenomeno in questione ed è stato verificato come non più del 20 per cento dei rifiuti sia smaltibile legalmente nella provincia di Napoli, il che, ovviamente, incentiva il ricorso al sistema illecito;
    quello degli incendi dei rifiuti nella cosiddetta «Terra dei fuochi» è un fenomeno molto diffuso e particolarmente grave, tenuto conto della tipologia dei rifiuti bruciati (rifiuti tossici e pericolosi), nonché della incapacità dimostrata dalle istituzioni di porre freno a fenomeni così imponenti e diffusi di inquinamento ambientale;
    nel tempo, il fenomeno, tanto dannoso quanto irrefrenabile, ha portato alla nascita di numerosi comitati spontanei, associazioni e movimenti civici, sorti con l'intento di informare, contrastare gli illeciti e sensibilizzare la cittadinanza circa gli effetti deleteri dei roghi;
    sul punto, è stato sentito, al termine della missione effettuata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, nel luglio 2009, anche il rappresentante dell'associazione denominata «Terra dei fuochi», il quale ha espresso in termini molto duri quella che è la situazione di vasti territori della provincia di Napoli e Caserta, gravemente compromessi dal punto di vista ambientale a causa degli incendi praticamente continui di rifiuti pericolosi, senza che si riesca in alcun modo a porvi freno da parte delle forze dell'ordine;
    lo stesso prefetto, inoltre, ha dichiarato che, in più occasioni, sono state avviate azioni di contrasto rispetto agli autori degli incendi, anche attraverso un maggiore controllo del territorio, ma i risultati ottenuti sono stati sempre scarsi;
    recentemente, le istituzioni locali hanno provato ad affrontare in modo sinergico il fenomeno, costituendo un tavolo di confronto al quale hanno partecipato la prefettura di Napoli, la prefettura di Caserta, le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, le asl, la camera di commercio, le associazioni di categoria e i consorzi preposti alle varie filiere, al fine di adottare una linea univoca per contrastare il fenomeno ed individuare delle misure di contrasto rispetto al fenomeno dei roghi, anche ricorrendo ad ordinanze ex articolo 54 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (decreto legislativo n. 267 del 2000);
    nel corso della riunione di cui sopra ed in numerosi ulteriori passaggi, il prefetto ha rappresentato la necessità di intensificare l'attività di controllo del territorio coinvolgendo i corpi di polizia municipale e provinciale negli interventi di prevenzione ambientale, di vigilanza e di rimozione dei rifiuti abbandonati anche nelle ore notturne, nonché la necessità di mettere a punto misure di prevenzione in modo da non privilegiare solo l'azione repressiva;
    anche i magistrati di Napoli sono stati ascoltati dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti di cui sopra ed hanno confermato tutte le difficoltà prima descritte;
    la problematica dello smaltimento illecito degli pneumatici è stata affrontata anche di recente dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con decreto ministeriale n. 82 del 2011, con il quale il detto Ministero ha dato il via alla costituzione di società consortili, alle quali viene dato l'obbligo di intercettare e smaltire una quantità di pneumatici fuori uso corrispondente almeno a quella immessa sul mercato nazionale nell'annualità precedente;
    la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha prestato, in sintesi, particolare attenzione al fenomeno dei roghi tossici, acquisendo informazioni oltreché da rappresentanti degli enti territoriali, da magistrati e da appartenenti alle forze dell'ordine, anche da Maurizio Patriciello, parroco di San Paolo Apostolo in Caivano, in ragione del sul diretto contatto con il territorio, da Antonio Marfella, oncologo dell'istituto Pascale di Napoli, in merito alle conseguenze dal punto di vista sanitario del fenomeno in questione, ed, infine, da Lucio Iavarone, rappresentante dei comitati dei cittadini contro i fuochi tossici, il quale, da ultimo, ha rappresentato la situazione di esasperazione dei cittadini che subiscono le conseguenze dannose dei roghi e che hanno più volte denunciato il fenomeno e costituito diversi comitati, precisando che il WWF ha anche organizzato ronde per il controllo del territorio;
    purtroppo, nonostante l'impegno profuso dalle istituzioni locali, eppure a fronte della piena consapevolezza del problema, deve osservarsi come nessuna attività efficace sia stata messa in atto per sradicare un fenomeno di una gravità inaudita, tanto che le forze dell'ordine interpellate hanno evidenziato l'obiettiva difficoltà di intervento;
    in particolare, l'esperienza degli anni addietro ha palesato come sia possibile, in realtà, soltanto tamponare i singoli episodi, ma non il fenomeno nel suo complesso, che continua a persistere alimentando un'economia illegale dello smaltimento dei rifiuti che è inaccettabile in una regione già ampiamente provata dagli inquinamenti imponenti che si sono consumati in passato e continuano a devastare il territorio;
    non va, inoltre, in alcun modo trascurato il fatto che tali attività criminali determinano conseguenze disastrose per l'ambiente e per la salute dei cittadini, come risultato in modo chiaro ed univoco dai dati statistici elaborati dalle istituzioni sanitarie nazionali e locali circa il rilevante numero di malattie, soprattutto di origine tumorale, accertate nelle province di Napoli e Caserta e nei comuni maggiormente colpiti dal fenomeno dell'illecito smaltimenti di rifiuti tossici e nocivi, come appurato da due recenti e significative indagini epidemiologiche, una coordinata direttamente dall'Istituto superiore della sanità, l'altra dall'Istituto Monaldi di Napoli;
    quanto evidenziato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti trova tristemente conferma, ancora oggi, atteso che non è possibile rilevare una strategia complessiva e sinergica tra le istituzioni centrali e locali tesa a contrastare in maniera radicale tale fenomeno: una strategia che, inevitabilmente non potrà prescindere da uno stringente e continuo supporto agli enti locali che, per primi, quali organi di prossimità, sono costretti a fare fronte a tali emergenze;
    nota positiva, tra le tante drammatiche, è che il fenomeno in questione ha portato, nel tempo, alla costituzione di numerosi gruppi spontanei di cittadini e comitati civici, nati per svolgere un'azione di contrasto all'illegalità diffusa sopra descritta, sia attraverso un'azione di sensibilizzazione che attraverso un'opera di presidio del territorio e di denunzia; ciò va tenuto in stretta considerazione, per avere la misura del grado di allarme sociale che il fenomeno della «Terra dei fuochi», da anni, genera nella cittadinanza napoletana, esposta ad una vera e propria tragedia collettiva che trova negli impietosi numeri degli studi oncologici ed epidemiologici la più tristemente nota e drammatica conseguenza dell'uso distorto e dissennato che si è fatto del territorio negli ultimi anni,

impegna il Governo:

   a perpetuare una politica di inasprimento delle pene per i reati ambientali, da assimilarsi, a tutti gli effetti, sostanziali e processuali, a quelli di stampo mafioso e/o terroristico;
   ad assumere tutte le iniziative economiche e normative che garantiscano un presidio costante e permanente delle aree delle province di Napoli e Caserta, storicamente, tradizionalmente e notoriamente oggetto di tali attività criminali, adottando ogni metodo e strategia – compreso l'uso dell'esercito e delle unità cinofile – possibili ed in grado di contrastare il fenomeno dei roghi tossici descritto in premessa;
   ad istituire quanto prima un tavolo interministeriale che si occupi delle questioni indicate in premessa, composto dal Ministero della giustizia, dal Ministero dell'interno, dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal Ministero della salute e dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, anche al fine di assumere ogni iniziativa economica e normativa utile, per assicurare – in tempi rapidi e certi – il rilancio dell'attività di bonifica dei suoli inquinati, ai fini del loro recupero e della loro riconversione;
   ad adottare ogni iniziativa di competenza, specie di tipo normativo, per una revisione delle funzioni delle agenzie regionali per la protezione ambientale, valutando – se del caso – di assegnare al personale delle stesse anche i poteri di polizia giudiziaria;
   ad avviare ogni iniziativa di competenza utile a mettere in condizione le aziende sanitarie locali di svolgere l'indispensabile attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza circa le cause e gli effetti nefasti dei roghi tossici sulla popolazione.
(1-00098) «Rostan, Antimo Cesaro, Capozzolo, Valiante, D'Agostino, Cimmino, Sottanelli, Salvatore Piccolo, Giorgio Piccolo, Rocchi, Verini, Realacci, Vargiu, Vecchio, Cera, Rughetti, Ribaudo, Manfredi, Tartaglione, Bossa, Impegno».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rifiuti

eliminazione dei rifiuti

protezione dell'ambiente

sostanza tossica

impatto ambientale

incenerimento dei rifiuti

inquinamento chimico