ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 9 del 16/04/2013
Abbinamenti
Atto 1/00099 abbinato in data 17/06/2013
Atto 1/00100 abbinato in data 17/06/2013
Atto 1/00101 abbinato in data 17/06/2013
Atto 1/00102 abbinato in data 17/06/2013
Atto 1/00103 abbinato in data 17/06/2013
Atto 1/00104 abbinato in data 17/06/2013
Atto 6/00017 abbinato in data 25/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
ZACCAGNINI ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2013
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013


Stato iter:
25/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/06/2013
Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/06/2013
Resoconto GUTGELD ITZHAK YORAM PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BIFFONI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 25/06/2013
Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/06/2013
Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto COSTA ENRICO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto IMPEGNO LEONARDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/06/2013

ATTO MODIFICATO IL 17/06/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/06/2013

DISCUSSIONE IL 17/06/2013

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/06/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/06/2013

NON ACCOLTO IL 25/06/2013

PARERE GOVERNO IL 25/06/2013

DISCUSSIONE IL 25/06/2013

RESPINTO IL 25/06/2013

CONCLUSO IL 25/06/2013

Atto Camera

Mozione 1-00021
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Martedì 25 giugno 2013, seduta n. 40

   La Camera,
   premesso che:
    il 20 marzo 2013 l'Osservatorio sulla giustizia civile di Milano ha aggiornato i valori per la liquidazione del danno non patrimoniale alla persona derivante da lesione alla integrità psico-fisica e dalla perdita-grave lesione del rapporto parentale;
    gli importi sono stati adeguati all'aumento del costo della vita sulla base degli indici Istat nel periodo gennaio 2011-gennaio 2013, con conseguente incremento del 5,65 per cento rispetto ai parametri precedentemente in vigore;
    la Corte di cassazione, a sezioni unite, con sentenza n. 12408 del 2011, ha introdotto il principio della necessità di applicare su tutto il territorio nazionale un unico criterio di liquidazione, affermando che quell'unico criterio è rappresentato dalle cosiddette «tabelle di Milano»;
    la medesima sentenza ha, altresì, affermato che le predette tabelle milanesi «costituiranno d'ora innanzi, per la giurisprudenza di questa Corte, il valore da ritenersi “equo”»;
    il Governo ha recentemente elaborato uno schema di decreto del Presidente della Repubblica riferito alla tabella per le menomazioni all'integrità psicofisica di lieve entità e di quelle comprese fra 10 e 100 punti di invalidità, ai sensi degli articoli 138 e 139 del codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209;
    da una prima lettura della tabella formulata dal Governo emerge che la liquidazione monetaria delle menomazioni all'integrità psico-fisica ivi prevista è notevolmente più bassa rispetto alle cosiddette tabelle di Milano, arrivando addirittura a prevedersi una decurtazione del 60 per cento delle predette liquidazioni;
    già la tabella relativa alle menomazioni di lieve entità emanata ai sensi dell'articolo 139 del codice delle assicurazioni private risulta essere molto più bassa di quella prevista dalle tabelle di Milano;
    da ultimo il cosiddetto decreto Balduzzi, decreto-legge n. 158 del 2012, ha già allargato, a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo illegittimamente, la sfera di applicazione della tabella ex articolo 138 del codice delle assicurazioni private alle menomazioni causate da responsabilità medica, e per l'effetto ha tagliato la misura dei risarcimenti a tutt'oggi riconoscibili, con evidenti effetti dissuasivi all'incardinamento del contenzioso giudiziale e con una palese lesione degli articoli 24 e 32 della Costituzione;
    quindi, qualora venisse applicata questa nuova tabella, pazienti e soggetti che hanno subito delle gravi menomazioni non avranno più la tutela accordata dagli articoli 24 e 32 della Costituzione relativi alla tutela del diritto inviolabile alla salute ed al pieno risarcimento del danno;
    l'illegittimità costituzionale di cui si parla è fortemente aggravata da un quadro risarcitorio generale palesemente in contrasto con l'articolo 3 della Costituzione, dato che, in Italia, il medesimo danno finisce con l'essere ingiustamente ed immotivatamente risarcito in maniera differente a seconda della fonte del danno stesso;
    dallo schema di decreto messo a punto dal Governo pro tempore (Governo, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, poco «tecnico» ed assai «politico», soprattutto quando si parla di banche e finanza) emerge con preoccupante chiarezza il tentativo di favorire le lobby delle assicurazioni; quelle stesse lobby che, da sempre, lavorano alacremente assieme ai Governi per vedere tutelate le loro posizioni in spregio dei diritti dei consumatori e dei cittadini;
    la più recente «Indagine sui prezzi r.c.a.» pubblicata in data 1o gennaio 2013 dall'Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) ha, infatti, evidenziato che, nonostante gli interventi di riforma messi in campo negli ultimi anni, l'aumento dei prezzi delle assicurazioni per responsabilità civile auto imposti ai cittadini non ha arrestato la sua corsa. Negli ultimi dodici mesi, ad esempio, il premio richiesto a una 18enne è cresciuto del 13,5 per cento, mentre il profilo di un virtuoso del volante, un 55enne in massima classe di sconto, ha subito un rincaro del 5,6 per cento;
    sul citato schema di decreto hanno espresso un parere fortemente contrario sia il Consiglio di Stato (parere n. 4209 del 17 novembre 2011, adunanza generale dell'8 novembre 2011), sia il Parlamento attraverso un'apposita mozione approvata a larga maggioranza (atto n. 1-00740 – seduta 24 ottobre 2011, n. 540);
    per il massimo organo di giustizia amministrativa, la sequenza dei coefficienti moltiplicatori della tabella formulata dal Governo «non sembra rispettare il criterio della crescita più che proporzionale rispetto all'aumento dei punti di invalidità» e «un eventuale scostamento del testo regolamentare dal criterio previsto espressamente dalla legge autorizzativa provocherebbe con molta probabilità la disapplicazione della norma regolamentare da parte del giudice civile investito dalla domanda risarcitoria, con conseguente inutilità dell'esercizio della potestà normativa in esame». Il Consiglio di Stato suggerisce poi di adottare, a livello normativo, l'estensione per analogia dei parametri economici anche ad altre discipline risarcitorie quando vengano lesi diritti alla persona sostanzialmente sovrapponibili, ma determinati da fatti diversi dalla circolazione stradale. Se si limitasse l'applicazione ai soli incidenti stradali, «infatti, analoghe conseguenze sul piano lesivo verrebbero ad ottenere differenti trattamenti risarcitori, a seconda del solo fatto che la lesione sia avvenuta nell'ambito della circolazione stradale o meno»;
    con la mozione dell'ottobre del 2011, la Camera dei deputati ha addirittura impegnato il Governo «a ritirare il provvedimento, ingiustificato e lesivo dei diritti dei danneggiati, e a predisporre, in tempi rapidi, un nuovo decreto teso a determinare valori medi di risarcimento del danno biologico per le lesioni di non lieve entità che prendano a riferimento quelli delle tabelle elaborate dal tribunale di Milano»;
    da parte del gruppo Movimento 5 Stelle in Commissione giustizia della Camera dei deputati, in data 28 maggio 2013, è stata presentata la proposta di legge n. 1063 – Bonafede ed altri – tesa ad affermare per via legislativa, senza ulteriori deleghe al Governo, l'adozione dei valori individuati dalle tabelle del tribunale di Milano come parametro unico nazionale per il risarcimento del danno alla persona,

impegna il Governo:

   a ritirare lo schema di decreto concernente la tabella delle menomazioni all'integrità psicofisica di cui in premessa, in quanto contrario, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, agli articoli 24 e 32 della Costituzione relativi alla tutela del diritto inviolabile alla salute ed al pieno risarcimento del danno;
   ad adottare, nell'ambito della liquidazione del danno non patrimoniale derivante da sinistro stradale comportante lesioni dell'integrità fisica medicalmente accertabili, ai fini di una imprescindibile omogeneità dell'intero quadro risarcitorio, un provvedimento che utilizzi i valori stabiliti dalla tabella per le menomazioni all'integrità psicofisica di lieve entità e di quelle comprese fra 10 e 100 punti di invalidità approvata dall'Osservatorio sulla giustizia civile di Milano nel marzo 2013 e dalle sue relative successive modifiche;
   a valutare l'opportunità di concorrere alla revisione dell'intero impianto normativo in materia di risarcimento del danno non patrimoniale nell'interesse esclusivo dei cittadini, sulla base dei contenuti enunciati dalla ricordata proposta di legge n. 1063 del 28 maggio 2013.
(1-00021)
(Nuova formulazione) «Colletti, Di Vita, Ciprini, D'Incà, Dadone, D'Uva, Frusone, Mantero, Rostellato, Agostinelli, Nesci, Vacca, Zaccagnini, Bonafede, Businarolo, Ferraresi, Sarti, Baldassarre, Massimiliano Bernini, Paolo Bernini, Cecconi, Colonnese, D'Ambrosio, Del Grosso, Fico, Nuti, Terzoni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assicurazione privata

danno

azione civile

aumento dei prezzi

costo della vita