ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04652/044

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 883 del 08/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 08/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/11/2017


Stato iter:
08/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 08/11/2017
CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 08/11/2017

PARERE GOVERNO IL 08/11/2017

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 08/11/2017

CONCLUSO IL 08/11/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04652/044
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

   La Camera,
   premesso che:
    l'educazione musicale nel sistema scolastico italiano è di fondamentale importanza non soltanto rispetto all'aspetto formativo richiamato nella norma in discussione, ma anche a quello più complesso dell'apporto sociale che questo tipo di educazione musicale può fornire al sistema delle agenzie, del sociale e della formazione;
    vi è una questione che riguarda in maniera più generale l'insegnamento della musica e del ruolo che questo può avere nella crescita dei giovani, nella crescita della società, e anche l'apporto sul piano sociale che ciò può dare;
    è auspicabile l'attenzione ad un livello formativo culturale lungimirante, anche in relazione all'impatto che può avere l'educazione musicale nella società italiana, e in questo caso l'ambizione espressa reiteratamente dalla società sarda, anche alla luce delle specificità di minoranza linguistica più importante del paese, di poter crescere anche formando i giovani verso una cultura musicale più in generale e identitaria dall'altra;
    negli altri Paesi europei, quelli più evoluti, la formazione musicale è un elemento fondante della crescita, dell'educazione dei giovani, dei bambini, per arrivare alle scuole medie sino ai conservatori e alla crescita anche più avanzata, che fa crescere una società;
    tale attenzione richiamata nella legge sull'educazione musicale in ogni ordine e grado scolastico ha un'importanza rilevante anche sul piano sociale;
    ci sono decine, centinaia di casi che possono essere raccontati, che i docenti raccontano, di giovani per strada che vengono recuperati, che non sono e non costituiscono più quell’enclave di dispersione scolastica, ma che grazie all'insegnamento della musica nelle scuole vengono strappati alla strada, vengono strappati alle tossicodipendenze, al degrado della società, e vengono riportati allo studio, non soltanto della musica ma anche di tutto ciò che è invece indispensabile per recuperare questi giovani;
    la formazione musicale non è un espediente del divertimento: è invece un investimento della società, che consente attraverso la musica di recuperare sacche di dispersione scolastica, di rigenerare quei giovani che magari hanno perso verso la scuola quel tipo di apporto, di interesse, di attrazione che può essere invece utilizzato proprio attraverso la musica per riportarli e ricondurli sulla formazione, sulla crescita più generale di tutto il versante formativo e scolastico;
    in questo quadro formativo richiamato nella norma emerge una questione sarda, per le peculiarità della più grande minoranza linguistica, con oltre 1.650.000 abitanti;
    specialità e limiti che gli derivano anche dalla sua ragione insulare, che hanno sul piano logistico delle grosse difficoltà per quanto riguarda alcuni aspetti ai quali si deve sommare un valore aggiunto, cioè un'etnia, uno sviluppo di una cultura musicale che si fonda e che ha nel radicamento identitario il suo maggior rilievo;
    a significare questi aspetti si registra che in Sardegna in quest'ultimo anno scolastico ben 15 istituti scolastici hanno chiesto l'istituzione di indirizzo musicale;
    su 377 comuni sardi, ci sono 15 scuole che hanno chiesto di poter avere l'indirizzo musicale;
    quasi 400 studenti, con non meno di 60 cattedre di insegnamento di indirizzo musicale ambivano ad intraprendere questa crescita culturale per la quale ora si dispone attraverso la legge di finanziare tale crescita formativa anche attraverso il fondo unico dello spettacolo;
    gli uffici scolastici provinciale e regionale non hanno accolto queste domande, fondate su richieste puntuali delle stesse famiglie;
    vi era una fondata ambizione sin dalle scuole elementari di una crescita culturale, formativa, o anche un'ambizione di natura personale più specifica, di imparare e di poter apprendere l'educazione musicale;
    tale ambizione è stata espressa da migliaia di alunni e famiglie;
    le singole scuole medie hanno dovuto fare delle selezioni, quindi incrementando, elevando la possibilità di concorrere, ma anche la speranza che qualcuno di questi studenti potesse passare appunto la selezione;
    per l'anno scolastico 2017-2018, non è intervenuta alcuna risposta da parte del Ministero attraverso l'ufficio scolastico provinciale e quello regionale e queste ambizioni verso l'insegnamento e l'apprendimento musicale sono state disattese;
    le richieste di istituzione di nuovi indirizzi musicali, quindi, sono state totalmente bloccate in base a parametri che non tengono in alcun conto l'articolazione territoriale della Sardegna, non tenendo conto della viabilità, non tenendo conto dell'articolazione istituzionale e della comunità della Sardegna;
    attraverso l'educazione musicale, si può arginare la dispersione scolastica, con proposte educative e didattiche innovative e di grande rilevanza culturale, artistica e sociale;
    nei paesi della Sardegna, nell'entroterra della Sardegna, è nato un motore culturale proprio attraverso questi indirizzi musicali che non hanno svolto un'attività soltanto nell'ambito di quell'aula didattica, di quell'aula scolastica, ma che hanno svolto un ruolo di motore culturale dell'intera comunità come auspicato da questa legge;
    negare quella formazione, quella capacità, e quell'offerta formativa, significa sostanzialmente far venir meno un progetto sociale e culturale che è stato negato, e che viene negato;
    la continuità scolastica, con i conservatori della musica, o con i licei musicali della Sardegna, andava articolata a partire dalle scuole medie, perché è evidente che, se si blocca l'aspetto dell'indirizzo musicale nelle scuole medie, conseguentemente si fa mancare la linfa alla fase successiva della formazione didattica dei docenti che, attraverso i conservatori, e attraverso anche i licei musicali, possono accrescere la loro capacità di formarsi e di essere elementi cardine di questo progetto,

impegna il Governo:

   a valutare di concerto con il Ministero della Pubblica Istruzione l'utilizzo delle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo anche a favore di quelle realtà che ambiscono all'incremento della formazione musicale a partire dal soddisfare le legittime richieste dei territori di istituire nuovi corsi scolastici e che non soddisfano parametri generali che non tengono, comunque, conto delle specifiche realtà;
   a valutare la possibilità di tutelare con progetti finanziabili con il Fus la formazione musicale nelle realtà identitarie come la più importante minoranza linguistica del paese.
9/4652/44Pili, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

musica

arti dello spettacolo

formazione degli insegnanti