Legislatura: 17Seduta di annuncio: 846 del 01/08/2017
Primo firmatario: DISTASO ANTONIO
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 01/08/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LATRONICO COSIMO MISTO-DIREZIONE ITALIA 01/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 01/08/2017 DE VINCENTI CLAUDIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 01/08/2017
ACCOLTO IL 01/08/2017
PARERE GOVERNO IL 01/08/2017
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 01/08/2017
CONCLUSO IL 01/08/2017
La Camera,
premesso che:
la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili è regolata dalla direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, recepita dal nostro Paese con il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28;
il 23 giugno 2016 il Ministero dello sviluppo economico emanava il decreto «Incentivazione dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico». Il citato decreto ministeriale estendeva gli incentivi previsti dalla normativa vigente al 29 giugno 2017 (purché gli impianti fossero entrati in esercizio entro tale data) e comunque fino al raggiungimento del tetto massimo stanziato;
l'iter procedurale con E-distribuzione, la società del gruppo Enel che si occupa della distribuzione di energia elettrica in Italia, non è inferiore ai dieci mesi, per colpa delle centinaia di domande di allaccio presentate, cui gli attuali organici della società non sono in grado di far fronte, anche a causa del temporaneo trasferimento di molti dirigenti e tecnici in Abruzzo per la recente drammatica emergenza sismica;
tale situazione non ha consentito di completare gli allacci entro il termine prescritto, in particolare di moltissimi impianti del cosiddetto «mini-eolico» che riguarda i generatori eolici con potenzialità fino a 200kw (DL 244/07, articolo 2, comma 145), danneggiando una vasta platea di piccoli investitori;
le regole dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico sulle connessioni prevedano la possibilità di attivare procedimenti di risarcimento per il riconoscimento del danno, ove la responsabilità del mancato adempimento siano imputabili ai gestori di rete. Risulta, tuttavia, evidente che a chi ha costruito un piano finanziario, facendo affidamento su una tariffa incentivante più significativa, e non per colpa sua non riesce ad attivare l'esercizio dell'impianto, tale prospettiva non può che costituire l'ultima ratio,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di verificare la possibilità di prospettare una soluzione tecnica, compatibile con le regole comunitarie, per chi, per cause indipendenti dalla propria volontà, non sia riuscito ad attivare gli impianti del cosiddetto «mini-eolico» entro il termine del 29 giugno 2017, anche verificando la percorribilità di una eventuale limitata proroga al fine di mettere in condizione E-distribuzione di attendere ai suoi obblighi.
9/4601/99. (Testo modificato nel corso della seduta) Distaso, Latronico.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica comunitaria dell'ambiente
distribuzione d'energia
energia rinnovabile