ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04601/093

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 846 del 01/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: MARIANO ELISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/08/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 01/08/2017
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/08/2017


Stato iter:
01/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 01/08/2017
DE VINCENTI CLAUDIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 01/08/2017

PARERE GOVERNO IL 01/08/2017

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 01/08/2017

CONCLUSO IL 01/08/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04601/093
presentato da
MARIANO Elisa
testo di
Martedì 1 agosto 2017, seduta n. 846

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in oggetto ha come obiettivo prioritario il rilancio del Mezzogiorno d'Italia e della sua economia, e che a tal proposito introduce nuovi strumenti volti a sostenere la crescita economica ed occupazionale delle regioni del Mezzogiorno, anche attraverso l'individuazione di misure incentivanti per i giovani imprenditori, nonché nuovi strumenti di semplificazione volti a velocizzare i procedimenti amministrativi funzionali a favorire la crescita economica nelle regioni del Mezzogiorno e la coesione territoriale;
    al fine di creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo delle imprese già operanti e l'insediamento di nuove imprese, l'articolo 4 del provvedimento in esame disciplina procedure e condizioni per l'istituzione, in alcune aree del Paese, di zone economiche speciali (ZES);
    la ZES è definita come un'area geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale, e comprendente almeno un'area portuale;
    si prevede che siano le regioni «meno sviluppate» (con PIL pro capite inferiore al 75 per cento della media europea) e «in transizione» (con PIL pro capite tra il 75 e il 90 per cento della media europea), così come individuate dalla normativa europea, a presentare domanda per l'istituzione delle singole ZES: in particolare, ognuna delle regioni può presentare una proposta di istituzione di ZES nel proprio territorio, o al massimo due proposte ove siano presenti più aree portuali;
    la Puglia, che fa parte delle regioni italiane meno sviluppate, potrà beneficiare della possibilità di istituire tali ZES, grazie alla presenza di rilevanti aree portuali: in particolare, i porti di Bari e Brindisi, che risultano attualmente tra i più importanti per la comunicazione con Est Europa, Grecia e Turchia e, sulla costa ionica, è il porto industriale di Taranto ad essere al centro delle comunicazioni navali;
    tuttavia una strategia di crescita efficace e complessiva per un territorio non può puntare unicamente su incentivi alle imprese, benefici fiscali, credito d'imposta e nuovi progetti imprenditoriali per aree strategiche individuate di concerto tra i vari livelli istituzionali, soprattutto se in tali zone si registra un gap infrastrutturale con le aree economicamente più avanzate del Paese tale da rendere difficoltosa e scomoda la mobilità ed il trasporto di merci e persone,
    purtroppo ad oggi un aeroporto strategico quale quello di Brindisi, così importante per l'economia e le vite dei cittadini, e che serve l'intera penisola Salentina, è ancora sprovvisto di un collegamento ferroviario che consenta di raggiungere i più importanti nodi ferroviari direttamente dall'aeroporto;
    inoltre la recente crisi Alitalia e la soppressione di alcune tratte di collegamento gestite da Ryanair hanno determinato un grave pregiudizio ai collegamenti con le località turistiche del brindisino e di tutto il Salento, ma anche la oggettiva difficoltà degli imprenditori delle provincie di Brindisi, Lecce e Taranto di raggiungere le «capitali» italiane dell'economia e della finanza;
    non risulta migliore la situazione dei collegamenti ferroviari, che sono scarsi e poco agevoli, stante le richieste del territorio,

impegna il Governo

a intervenire sollecitando il Governo regionale, deputato ad un ruolo importantissimo nella definizione delle aree, degli obiettivi di rinascita economica nonché di programmazione degli interventi, e ad agire di concerto con esso, al fine di mettere a sistema e valorizzare pienamente il patrimonio infrastrutturale brindisino, affinché diventi l'imprescindibile punto di partenza del rilancio economico, sociale e culturale non solo di Brindisi, ma del Salento e dell'intera Puglia Meridionale, facendosi promotore di ogni azione utile in grado di rendere il sistema integrato dei trasporti la leva fondamentale per la riscossa del tacco d'Italia.
9/4601/93Mariano, Capone, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

sviluppo regionale

rete ferroviaria