ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04601/075

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 846 del 01/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Data firma: 01/08/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAROFALO VINCENZO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 01/08/2017
D'ALIA GIANPIERO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 01/08/2017
MAROTTA ANTONIO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 01/08/2017
PICCONE FILIPPO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 01/08/2017
PIZZOLANTE SERGIO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 01/08/2017
SCOPELLITI ROSANNA ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 01/08/2017
TANCREDI PAOLO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 01/08/2017
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/08/2017


Stato iter:
01/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 01/08/2017
DE VINCENTI CLAUDIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 01/08/2017

PARERE GOVERNO IL 01/08/2017

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 01/08/2017

CONCLUSO IL 01/08/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04601/075
presentato da
LUPI Maurizio
testo di
Martedì 1 agosto 2017, seduta n. 846

   La Camera,
   premesso che:
    gli articoli 4 e 5 del provvedimento in esame disciplinano le procedure e le condizioni per l'istituzione nelle aree Meridionali del Paese, comprendenti almeno un'area portuale, di Zone economiche speciali (ZES) caratterizzate dall'attribuzione di benefici fiscali e di semplificazione. Lo scopo delle ZES è quello di creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo delle imprese già operanti e l'insediamento di nuove imprese. Opportunamente al Senato è stato inserito (comma 3 articolo 4) il riferimento ad un coordinamento generale, in termini di strategia nazionale di sviluppo economico, delle ZES che verranno costituite;
    primari istituti di ricerca, non ultimo lo SVIMEZ, oltre agli operatori economici locali, hanno evidenziato che il ritardo di sviluppo nelle Regioni meridionali sia per buona parte dovuto alla mancanza di una loro adeguata infrastrutturazione. Il gap di sviluppo tra le diverse aree territoriali del paese non si esaurisce nella differenza dei tradizionali indici di produttività, reddito medio, contributo alla composizione del PIL, ma anche di facilità di accesso alle reti infrastrutturali ed in particolare alla rete trasportistica;
    dall'Allegato al Documento di economia e finanza (DEF) 2016: «Strategie per le infrastrutture di trasporto e logistica», si evince che nel Nord Italia nel 2013 si è concentrato il 66 per cento del valore aggiunto industriale del Paese e il 70 per cento di quello manifatturiero. Nel centro Italia, invece, il 18 per cento di quello industriale e il 17 per cento del manifatturiero, mentre nel Mezzogiorno il 15 per cento del valore aggiunto industriale e il 12 per cento del manifatturiero. L'allegato evidenzia che oltre alla dotazione di infrastrutture, una ulteriore criticità è la disomogenea distribuzione di infrastrutture e servizi sul territorio nazionale, per cui risultano svantaggiate, in termini di accessibilità, alcune aree del Mezzogiorno e le aree periferiche del Paese, dotate spesso di reti ferroviarie inadeguate per il trasporto delle merci: nel SUD il 70 per cento della rete ferroviaria è a binario unico;
    il gap di competitività logistica nazionale è quantificabile in un extra-costo nella «bolletta logistica» italiana di circa l'11 per cento in più rispetto alla media europea, corrispondente a circa 13 miliardi di Euro/anno. Di questi, solo circa 5 miliardi di Euro/anno sono imputabili a caratteristiche intrinseche del Paese, mentre ben 8 miliardi di Euro/anno sono invece riconducibili ad inefficienze operative o di sistema. In una visione più estesa del perimetro logistico – che include anche i trasporti marittimi ed aerei nonché l'indotto logistico e, soprattutto, il mercato potenziale non sfruttato – il valore della logistica che l'Italia può puntare a recuperare è, secondo alcune fonti, riconducibile a circa 40 miliardi di Euro/anno (rapporto 2015 dell'Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano);
    dall'Allegato al DEF 2017: «Connettere l'Italia: fabbisogni e progetti di Infrastrutture» si evince che «La modalità ferroviaria e quella marittima sono ritenute, come da indirizzi comunitari, prioritarie sia per i traffici su scala nazionale che internazionale... Per il settore del trasporto aereo, il riferimento è Piano Strategico degli Aeroporti, coerente con la strategia del Cielo Unico Europeo.... Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha avviato una nuova stagione delle politiche infrastrutturali, incentrata su due pilastri: la rinnovata centralità della pianificazione strategica e la valutazione ex-ante delle opere. Tale impianto vede il suo fondamento normativo nel nuovo Codice degli Appalti, che ha individuato nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) e nel Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP) gli strumenti per la pianificazione e la programmazione e per la progettazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e in particolare, per le regioni meridionali, con il Programma Operativo Nazionale “Infrastrutture e Reti” 2014-2020 e con i “Patti per il Sud” sottoscritti dal Governo con Presidenti di Regione e Sindaci...»;
    l'articolo 6 del provvedimento in esame è finalizzato a semplificare ed accelerare le procedure adottate per la realizzazione degli interventi previsti nell'ambito dei Patti per lo sviluppo (cosiddetto Patti per il Sud). Le risorse finanziarie destinate ai Patti per il Sud a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione della programmazione 2014-2020 sono state assegnate dal CIPE con la delibera n. 26 del 10 agosto 2016, per un totale di 13,412 miliardi di euro. Con la delibera n. 25 del 10 agosto 2016 il CIPE ha provveduto a individuare le aree tematiche e al riparto tra le stesse delle risorse disponibili: la gran parte di tali risorse (oltre 10 miliardi) è stata assegnata allo sviluppo delle infrastrutture nelle Regioni Meridionali,

impegna il Governo

in sede di selezione delle ZES, a tener conto degli obiettivi di dotazione infrastrutturale contenuti nei Patti per il Sud siglati tra Governo, Regioni e Città Metropolitane nel 2016 e più in generale degli obiettivi di infrastrutturazione delle regioni meridionali contenuti nel citato DEF 2017, al fine di favorire la possibilità che le ZES medesime costituiscano un reale volano di sviluppo delle aree dove sono insediate.
9/4601/75Lupi, Garofalo, D'Alia, Marotta, Piccone, Pizzolante, Scopelliti, Tancredi, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

circolazione aerea

organizzazione dei trasporti

politica regionale