Legislatura: 17Seduta di annuncio: 846 del 01/08/2017
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: MISTO-UDC-IDEA
Data firma: 01/08/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC-IDEA 01/08/2017 DE MITA GIUSEPPE MISTO-UDC-IDEA 01/08/2017 CERA ANGELO MISTO-UDC-IDEA 01/08/2017 PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 01/08/2017 DE VINCENTI CLAUDIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 01/08/2017
ACCOLTO IL 01/08/2017
PARERE GOVERNO IL 01/08/2017
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 01/08/2017
CONCLUSO IL 01/08/2017
La Camera,
premesso che:
il Mezzogiorno è ormai la più grande area sottosviluppata di tutta l'Europa occidentale, con i suoi venti milioni di abitanti. Dal 2002 al 2015 sono emigrati dal Mezzogiorno 1.751 mila persone, di cui 312 mila laureati. Al netto dei ritorni, il Sud ha perso 716 mila persone di cui 519 mila giovani tra i 15 e i 34 anni, con una emorragia netta di 147 mila laureati;
nel 2016 si è avuta un'ulteriore conferma della crisi demografica delle regioni meridionali insorta nei primi anni Duemila: il Sud non è più un'area giovane né tanto meno il serbatoio di nascite del resto del Paese, anzi in base alle tendenze in atto, mentre la dinamica demografica negativa del Centro-Nord è compensata dalle immigrazioni dall'estero, da quelle dal Sud e da una ripresa della natalità, il Mezzogiorno resterà terra d'emigrazione «selettiva» (specialmente di qualità), con scarse capacità di attrarre immigrati dall'estero, e sarà interessato da un progressivo ulteriore calo delle nascite. «Culle vuote e talenti in fuga» è il nuovo slogan che descrive il Mezzogiorno;
accanto all'esercito dei disoccupati, c’è l'esercito di giovani che non frequentano scuole di nessun tipo e non svolgono nessun tipo di lavoro. Un esercito che in Italia conta più di 2,3 milioni di giovani, di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Una cifra pari al 24,7 per cento, ovvero a più di un quarto del totale. In questa categoria spiccano soprattutto le donne;
la legge prevede incentivi per i giovani del Mezzogiorno, che sappiano e vogliano promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia; la misura, denominata «Resto al Sud», è rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, residenti, oppure disposti a trasferirsi entro 60 giorni, e comune impegnati a restare nel Mezzogiorno per tutta la durata del finanziamento;
la creatività dei giovani, perfino la genialità, dei giovani del Sud, confermata dal successo che ottengono, paradossalmente quando si spostano al Nord o vanno all'Estero. Per questo è necessario che scaturisca direttamente dalla loro competenza specifica la programmazione delle nuove imprese;
i dati dell'Osservatorio Sos Tariffe evidenziano come ci siano tutte le condizioni perché le regioni del Sud Italia diventino volano di sviluppo economico e tecnologico: internet viaggia con una media di 5,3 Mbps a fronte dei 4,9 delle regioni centro-settentrionali. L'analisi si basa sugli oltre 500 mila speed test effettuati sul portale negli ultimi tre anni;
il Sud non è condannato alla deindustrializzazione, ma potrebbe diventare un polo in grado di attrarre investimenti innovativi, come già accade per alcuni settori, come l'aerospazio. Il Sud potrebbe affermarsi come una «Innovation factory» in grado di attrarre e promuovere start-up e investimenti innovativi connotati da un orizzonte competitivo globale, dei cui risultati beneficerebbe il sistema industriale di tutto il Paese. I settori su cui puntare sono le biotecnologie, Ict, nanotecnologie, materiali innovativi, energie rinnovabili, ambiente, nautica e tecnologie per le Smart community, che possono diventare protagonisti di questa nuova stagione di politiche industriali,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di individuare ulteriori iniziative per innestare una vera e propria inversione di tendenza, che riporti i giovani al Sud e li convinca a restare anche oltre i termini del finanziamento previsto, considerato che per rilanciare il Mezzogiorno è necessario tornare al Sud con le competenze acquisite e con una nuova etica pubblica che vede nello sviluppo della propria terra un contributo specifico al bene comune attraverso la creazione di posti di lavoro.
9/4601/36. (Testo modificato nel corso della seduta) Binetti, Buttiglione, De Mita, Cera, Palese.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):Mezzogiorno
creazione di posti di lavoro
dinamica della popolazione