ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04522/016

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 879 del 26/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: TARICCO MINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2017
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/10/2017


Stato iter:
26/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/10/2017
FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 26/10/2017

PARERE GOVERNO IL 26/10/2017

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 26/10/2017

CONCLUSO IL 26/10/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04522/016
presentato da
TARICCO Mino
testo di
Giovedì 26 ottobre 2017, seduta n. 879

   La Camera,
   tenuto conto che:
    l'articolo 1 del provvedimento riconosce i domini collettivi, comunque denominati, come dotati «di capacità di autonormazione, sia per l'amministrazione soggettiva e oggettiva, sia per l'amministrazione vincolata e discrezionale», nonché di «capacità di gestione del patrimonio naturale, economico e culturale»;
    l'articolo 2 del provvedimento affida alla Repubblica il compito di tutelare e valorizzare i beni di collettivo godimento, in quanto «strumenti primari per assicurare la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale», «componenti stabili del sistema ambientale» e «basi territoriali di istituzioni storiche e di salvaguardia del patrimonio culturale e naturale»;
    l'articolo 3 del provvedimento prevede che «con l'imposizione del vincolo paesaggistico sulle zone gravate da usi civici di cui all'articolo 142, comma 1, lettera h), del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, l'ordinamento giuridico garantisce l'interesse della collettività generale alla conservazione degli usi civici per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio»;
    ritenuto che il provvedimento in approvazione riconosca ai domini collettivi compiti e funzioni che già da secoli vengono svolti nei territori in cui insistono e che, vieppiù, nella moderna tutela dei beni ambientali, trovano ragione d'essere e, anzi, necessità di essere incrementati ed affinati nella capacità di tutela del patrimonio ambientale;
    visto l'articolo 3 comma 7 del provvedimento secondo cui «entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, le regioni esercitano le competenze ad esse attribuite dall'articolo 3, comma 1 lettera b) numeri 1), 2), 3) e 4), della legge 31 gennaio 1994, n. 97. Decorso tale termine, ai relativi adempimenti provvedono con atti propri gli enti esponenziali delle collettività titolari, ciascuno per il proprio territorio di competenza. I provvedimenti degli enti esponenziali adottati ai sensi del presente comma sono resi esecutivi con deliberazione delle Giunte regionali;
    preso atto che l'articolo 9 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, al comma 5, preveda che «alle comunità montane e ai comuni montani, ai consorzi ed alle associazioni di cui ai commi 1 e 3 possono essere affidati con legge regionale compiti di manutenzione e conservazione del territorio a fini agricoli e paesistici, oltre che forestali, ed inoltre di tutela, assistenza tecnica, monitoraggio e ricomposizione ambientale e sorveglianza dei boschi di loro competenza»;
    preso atto che, ad oggi, ben poche Regioni hanno legiferato ai sensi del comma 5 dell'articolo 9 della legge 31 gennaio 1994, n. 97;
    constatato come siano numerose e di grande rilevanza le attività di tutela e valorizzazione delle aree naturalisticamente più pregiate del territorio nazionale da parte dei domini collettivi;
    ritenuto che, tra l'altro, questi compiti potrebbero essere svolti attraverso Guardie Giurate Particolari alle dipendenze degli enti di gestione e/o dei loro consorzi, come già avviene anche nelle Comunalie Parmensi, così come attraverso Guardie Giurate volontarie, come disciplinate dalle Regioni, in capo agli stessi enti di gestione del domini collettivi,

impegna il Governo

a sollecitare le Regioni, anche in seno alla Conferenza Stato Regioni, ai sensi del comma 5 dell'articolo 9 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, in relazione anche all'obbligo di cui all'articolo 3 comma 7 del provvedimento in esame, di disporre in capo ai domini collettivi ed ai loro consorzi, tra l'altro, i compiti di sorveglianza dei boschi di loro competenza, attraverso un sistema di vigilanza anche volontaria affidato agli enti stessi.
9/4522/16Taricco, Zanin, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

protezione dell'ambiente

politica culturale