ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04368/007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 813 del 14/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2017
PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2017
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2017
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2017
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2017
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2017
CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2017
PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 14/06/2017


Stato iter:
14/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/06/2017
FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 14/06/2017

PARERE GOVERNO IL 14/06/2017

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/06/2017

CONCLUSO IL 14/06/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04368/007
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo di
Mercoledì 14 giugno 2017, seduta n. 813

   La Camera,
   premesso che:
    i commi da 82 al 91 del provvedimento in esame recano una serie di deleghe al Governo per la riforma del processo penale e per la riforma dell'ordinamento penitenziario attraverso, fra le altre la previsione di specifici interventi in favore del detenuti stranieri, delle donne recluse e delle detenute madri;
    la legge 21 aprile 2011, n. 62 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale 5 maggio 2011, n. 103) recante «Modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e altre disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori» prevede l'istituzione delle case famiglia protette, quali strutture residenziali destinate all'accoglienza di imputate/i genitori, con prole infraseienne, (nei cui confronti l'autorità Giudiziaria abbia disposto gli arresti domiciliari presso tali strutture in alternativa alla propria abitazione, luogo di privata dimora o luogo pubblico di cura e assistenza e di madri e padri con prole di età inferiore ai dieci anni, convivente, ammessi alla detenzione domiciliare ex articolo 47-ter o alla detenzione speciale ex articolo 47-quinquies;
    dall'approvazione della Legge che istituisce gli Icam, in Italia attualmente gli istituti a custodia attenuata per detenute madri (come da risposta all'interrogazione della sottoscritta in data 15 marzo 2016) realizzati sono solo quattro: l'Icam di Milano, che ospita dieci detenute madri e undici bambini, l'Icam di Venezia – destinato ad accogliere anche le detenute madri della regione Emilia-Romagna, in considerazione del numero contenuto delle stesse nella detta area geografica, l'Icam di Senorbi, in Sardegna, che può accogliere sei detenute madri e un detenuto padre e l'Icam di Torino, destinato ad ospitare anche le limitate necessità della regione Liguria e nel quale sono presenti due detenuti madri e due bambini;
    il decreto del Presidente della repubblica n. 230 del 2000, riguardante il regolamento recante norme sull'ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà, prevede che siano assicurati ai bambini all'interno degli istituti attività ricreative e formative, proprie della loro età, inoltre, con l'intervento dei servizi pubblici territoriali o del volontariato, sono accompagnati all'esterno con il consenso della madre per lo svolgimento delle attività predette, anche presso gli asili nido esistenti nel territorio e che «quando i bambini debbono essere separati dalle madri detenute o internate per aver superato i limiti di età stabiliti dalla legge o per altre ragioni (...,) la Direzione dell'istituto, in tempo utile per le necessarie iniziative, segnala il caso agli enti per l'Assistenza all'infanzia e all'ufficio esecuzione penale esterna che assicurano (...) il mantenimento di costanti rapporti tra la madre e il bambino»;
    il 29 aprile 2015 è stato firmato un importante protocollo d'intesa tra il Pubblico Tutore dei Minori della Regione Veneto e Garante delle persone ristrette nella libertà personale, il Ministero della Giustizia (rappresentato attraverso la Direzione della Casa di Reclusione Femminile di Venezia e la Direzione dell'Ufficio di Esecuzione penale Esterna – U.E.P.E.), la Questura di Venezia, il Comune di Venezia, Centro per l'affido e la Solidarietà Familiare della Conferenza dei sindaci dei comuni di Cavallino Treporti – Marcon – Quarto D'Altino – Venezia, Procura della Repubblica, il Tribunale per i minorenni di Venezia, Associazione «La gabbanella e altri animali» relativo alle procedure per l'attivazione di forme di accoglienza dei bambini in carcere con la madre;
    tale Protocollo d'intesa si prefigge di garantire ai bambini che si trovano in carcere con le loro madri fino al compimento del sesto anno di età e a quelli che al compimento di tale età, o anche prima se ne ricorrono le condizioni, vengono dimessi, tutti gli interventi necessari alla loro crescita e alla costruzione del loro benessere psico-fisico;
    delinea pertanto strategie di intervento da parte delle Istituzioni firmatarie del protocollo a supporto delle necessità dei bambini accolti con le loro madri – italiane, straniere regolari e irregolari – presso l'Istituto a custodia attenuata per madri con figli (I.C.A.M.) della Giudecca;
    preso atto che tale protocollo, richiamando anche il decreto del Presidente della Repubblica su esposto, esegue le finalità contenute nello stesso e che l'applicazione dimostra come sia possibile migliorare le forme di accoglienza dei bambini in carcere con la madre negli Icam e negli ambienti carcerari,

impegna il Governo

ad intervenire affinché il Ministero della Giustizia incentivi la stipula di protocolli d'intesa anche per le altre Icam presenti nelle altre Regioni d'Italia per l'attivazione di forme di accoglienza dei bambini in carcere con la madre, come quello sottoscritto a Venezia per l'Icam della Giudecca, adoperandosi in collaborazione con il Garante nazionale del detenuto, affinché ci sia un controllo sul rispetto dei protocolli stipulati attraverso i Garanti locali sui territori così da permettere ai bambini di tutti gli Icam la stessa possibilità di accoglienza e lo stesso trattamento riservato ai bambini accolti con le loro madri – italiane, straniere regolari e irregolari – presso l'Istituto a custodia attenuata per madri con figli (I.CA.M.) della Giudecca.
9/4368/7Rostellato, Verini, Piazzoni, Carrescia, Rubinato, Iacono, Fabbri, Crivellari, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

esecuzione della sentenza

migrazione illegale

carcerazione