ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04304/052

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 747 del 23/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: ALBERTI FERDINANDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/02/2017


Stato iter:
23/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/02/2017
DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/02/2017
Resoconto ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 23/02/2017

PARERE GOVERNO IL 23/02/2017

DISCUSSIONE IL 23/02/2017

RESPINTO IL 23/02/2017

CONCLUSO IL 23/02/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04304/052
presentato da
ALBERTI Ferdinando
testo di
Giovedì 23 febbraio 2017, seduta n. 747

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 12 del decreto-legge in corso di conversione, dispone la proroga di termini in materia ambientale;
    al riguardo, si evidenzia che la situazione ambientale e sanitaria della Provincia di Brescia richiede un intervento straordinario e non più procrastinabile;
    la devastazione ambientale che si è prodotta nel corso dei decenni nella provincia di Brescia non ha riscontri a livello nazionale;
    la provincia di Brescia è una delle realtà di più antica industrializzazione ed è la terza a livello europeo per intensità di imprese industriali che vi operano. Per questa ragione, ha subito più di qualsiasi altro territorio le conseguenze dei grandi ritardi con cui il nostro Paese ha adottato norme giuridiche di tutela ambientale e di limitazione delle emissioni industriali, che sono sostanzialmente giunte solo successivamente alla metà degli anni Settanta del secolo scorso;
    le varie fonti istituzionali certificano che circa 60 milioni di metri cubi di rifiuti di ogni tipo, speciali pericolosi e non pericolosi, urbani, cosiddetti «inerti», compresi rifiuti radioattivi, sono stati collocati in circa 172 discariche, tra quelle legali e formalmente a norma, «abusive» e «fantasma»: una mole che corrisponde a circa sei volte le quantità che si stimano siano state sversate nell'area della Terra dei fuochi. Quantità consistenti di questi rifiuti sono state interrate, prima della normativa del 1982, quindi senza alcuna precauzione di confinamento delle scorie ed in parte riemergono durante la costruzione di infrastrutture come la BreBeMi o la Tav;
    nel 2014, ultimo dato validato disponibile, sono stati trattati nel Bresciano quasi 5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, di cui 1,9 milioni interrati in discarica. Dal 2012 al 2014 circa il 70 per cento di tutti i rifiuti speciali tumulati in discarica nella Regione Lombardia, che vale per un terzo del Paese, hanno trovato posto in discariche bresciane, tendenza tuttora in corso ed esasperata dalla continua richiesta di apertura di nuove discariche;
    inoltre a Brescia si trova il Sin Caffaro, che comprende, oltre al sito industriale, una porzione della città, pari a circa 670 ettari con circa 25.000 abitanti, inquinata da PCB e diossine, cancerogeni certi per l'uomo, ed altre sostanze tossiche, a livelli che non hanno riscontri in Italia e non solo. Dopo 15 anni dalla scoperta dell'inquinamento il sito deve ancora essere interamente perimetrato e manca a tutt'oggi di un piano generale di bonifica, essendo stata avviata recentemente una preprogettazione solo per il sito industriale, ignorando del tutto il territorio esterno e i cittadini esposti alla contaminazione;
    secondo il Terzo rapporto dello Studio Sentieri, pubblicato nell'aprile 2014, Brescia è la città con la maggior incidenza dei tumori rispetto alla media del Nord Italia, in particolare: per tutti i tumori maligni +10 per cento negli uomini e +14 per cento nelle donne; per melanomi della cute +27 per cento uomini e +19 per cento donne; per linfomi non-Hodgkin +14 per cento uomini e +25 per cento donne; per tumori della mammella +25 per cento donne;
    la grave situazione ambientale non poteva non essere attenzionata anche dalla Magistratura, che negli ultimi tempi è spesso intervenuta, come si rileva anche dalla relazione del procuratore generale di Brescia, Pierluigi Maria dell'Osso, del 28 gennaio 2017, che in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario ha dedicato ampio spazio alla tematica ambientale denunciando testualmente: «Lo smaltimento illecito dei rifiuti è un'emergenza che vede il territorio (bresciano) come punto di riferimento nazionale»;
    tenuto conto del Piano straordinario di bonifica delle discariche abusive di cui all'articolo 1, comma 113, della legge 27 dicembre 2013, n. 147;

impegna il Governo

a differire al 31 dicembre 2017 la messa in esercizio di tutti gli impianti di discarica, adibiti a smaltimento dei rifiuti mediante operazioni di deposito sul suolo o nel suolo, nonché degli impianti di trattamento dei rifiuti, localizzati nel territorio della provincia di Brescia, non ancora funzionanti ancorché in possesso della relativa autorizzazione alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge.
9/4304/52Alberti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

edificio per uso industriale

deposito dei rifiuti

gestione dei rifiuti