ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04280/039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 742 del 15/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: DONATI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
BOLDRINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017


Stato iter:
15/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 15/02/2017
BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 15/02/2017

PARERE GOVERNO IL 15/02/2017

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 15/02/2017

CONCLUSO IL 15/02/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04280/039
presentato da
DONATI Marco
testo di
Mercoledì 15 febbraio 2017, seduta n. 742

   La Camera,
   premesso che:
    secondo le procedure definite dalle normative europee, il Governo italiano e la Banca d'Italia hanno proceduto nel novembre 2015 ad attuare gli interventi di risoluzione delle crisi di Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti;
    i provvedimenti emanati si sono rivelati necessari per evitare il fallimento delle richiamate quattro banche, a spiccata vocazione territoriale, che erano da anni in grave difficoltà soprattutto a causa di cattive pratiche di amministrazione;
    le procedure di risoluzione messe in atto, nel tentativo di salvaguardare i depositi e limitare gli effetti negativi sul tessuto economico e sociale dei territori ove le quattro banche operavano, hanno però determinato conseguenze particolarmente negative per i risparmiatori coinvolti, in ragione dell'applicazione del regime europeo di condivisione delle perdite, il cosiddetto burden sharing;
    al fine di assicurare una forma di tutela nazionale verso gli investitori in obbligazioni subordinate delle quattro banche compatibile con la normativa vigente in materia di aiuti di Stato, già nella legge di stabilità per il 2016 è stato istituito un Fondo di solidarietà e sono state definite delle procedure di indennizzo, rafforzate nel decreto-legge n. 59 del 2016;
    le modifiche introdotte al Senato al provvedimento in esame sono andate incontro ad alcune delle istanze dei risparmiatori, novellando alcune disposizioni contenute nel richiamato decreto-legge n. 59 del 2016: è stata ampliata la nozione di «investitore» che può accedere alle tutele del Fondo, prorogato al 31 maggio 2017 il termine temporale per la presentazione dell'istanza di erogazione dell'indennizzo «forfettario» e stabilita la gratuità del servizio di assistenza agli investitori per la compilazione e la presentazione delle istanze;
    come anche sottolineato dalla Consob nel corso dell'audizione tenutasi il 19 gennaio 2017 presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato, la regolamentazione europea in materia di crisi bancarie ha creato di fatto uno shock normativo senza precedenti: la nuova disciplina, che ha visto una prima concreta applicazione proprio per il caso delle quattro banche citate, ha infatti determinato un mutamento retroattivo nel profilo di rischio dei titoli in portafoglio ai risparmiatori, peggiorandone la posizione rispetto al momento in cui i titoli sono stati sottoscritti o acquistati;
    le soluzioni normative individuate a livello nazionale, anche a seguito di complesse interlocuzioni con le istituzioni europee, hanno cercato di mitigare questo shock, ottemperando al generale principio della tutela del risparmio, che deve rappresentare una priorità fra i fattori strategici per lo sviluppo e la stabilità economica del Paese, ma hanno determinato conseguenze senz'altro negative sul tessuto economico e sociale dei territori coinvolti;
    a ciò si aggiunga che contrariamente all'accelerazione impressa negli ultimi anni all'emanazione delle normative relative alla stabilità finanziaria, volte a garantire elevati requisiti di capitale degli istituti bancari e a gestirne le crisi, l’iter europeo delle normative che riguardano la protezione degli investitori risulta invece in lenta evoluzione;
    l'importanza del sostegno all'educazione finanziaria quale strumento per la tutela dell'investitore è però essenziale: nel corso dell'esame al Senato del provvedimento in esame sono stati a tal fine introdotti interventi intesi a sviluppare l'educazione finanziaria, previdenziale ed assicurativa, prevedendo l'adozione, da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca, di un programma per una Strategia nazionale;
    tale Strategia dovrà consentire di organizzare in modo sistematico il coordinamento dei soggetti pubblici e privati già attivi sulla materia, ovvero di quelli che saranno attivati dal programma, e prevede la possibilità di stipulare convenzioni atte a promuovere interventi di formazione con associazioni rappresentative di categorie produttive, ordini professionali, organizzazioni senza fini di lucro – e università, anche con la partecipazione degli enti territoriali;
    è dunque più che mai opportuno a livello nazionale proseguire efficacemente nel processo di rafforzamento della tutela del risparmio e degli investitori, al fine di contrastare in generale l'instabilità del comparto bancario, fortemente accresciuta dalle crisi delle singole banche e dall'applicazione dei regimi di condivisione delle perdite;
    nel particolare, le riorganizzazioni degli istituti sottoposti a procedura di risoluzione hanno inevitabili ripercussioni sui livelli occupazionali dei territori coinvolti, che richiedono misure speciali di sostegno economico, da perseguire anche attraverso il coinvolgimento degli enti territoriali,

impegna il Governo

ad attivare, di concerto con gli enti territoriali, le misure più idonee ad assicurare il massimo grado di tutela degli investitori, anche nell'ambito dei patti regionali e, in particolare, misure speciali di sostegno allo sviluppo volte a contrastare gli effetti negativi sul tessuto economico e sociale conseguenti alle procedure di risoluzione attuate per Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti.
9/4280/39Donati, Carrescia, Ascani, Morani, Lodolini, Bratti, Marco Di Maio, Verini, Paola Boldrini, Petrini, Fabbri, Nardi, Fanucci, Romanini, Sani, Dallai.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

societa' senza fini di lucro

conseguenza economica

risoluzione