ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03892/106

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 643 del 28/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: MARCON GIULIO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 28/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/06/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/06/2016


Stato iter:
28/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/06/2016
BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 28/06/2016

PARERE GOVERNO IL 28/06/2016

RESPINTO IL 28/06/2016

CONCLUSO IL 28/06/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03892/106
presentato da
MARCON Giulio
testo di
Martedì 28 giugno 2016, seduta n. 643

   La Camera,
   premesso che:
    il ruolo istituzionale del sistema bancario è quello di raccogliere il risparmio e indirizzarlo verso investimenti reali e finanziari, privati e pubblici, che rispondono alle necessità del Paese. La lunga depressione che ha colpito l'Italia ha fatto crollare gli investimenti delle imprese; le politiche di austerità hanno drasticamente tagliato gli investimenti pubblici. La grande liquidità offerta dalla BCE al sistema bancario non si sta traducendo in nuovi investimenti perché le scelte delle banche favoriscono impieghi a basso rischio e di breve termine;
    le difficoltà del nostro sistema creditizio sono molto pesanti. Un relativamente recente studio della EBA, l'organismo messo in piedi per la sorveglianza delle banche dell'eurozona, mostra che quelle italiane risultano, nell'ambito dei paesi dell'area, tra quelle con i più bassi livelli di capitalizzazione, con la più bassa redditività, con i più alti livelli invece, e di gran lunga, di crediti dubbi. Questo dovrebbe bastare perché la si smetta con il ritornello che in tanti ripetono ormai da almeno da sei-sette anni e che racconta che il sistema bancario italiano è solido;
    ci troviamo di fronte al solito sistema italiano del capitalismo senza capitale, nel quale si vuole mantenere il potere di governo delle strutture economiche e finanziarie senza metterci i soldi, o utilizzando i soldi pubblici, peraltro di solito con l'esplicito assenso dei pubblici poteri;
    il nuovo fondo che si va configurando da parte del Governo vede la partecipazione al 20 per cento complessivamente della cassa Depositi e Prestiti e della Sga, la struttura a suo tempo varata per il salvataggio del Banco di Napoli. Ma il loro intervento rischia di essere solo una foglia di fico per coprire l'arrivo dei fondi stranieri, che sarebbero pronti a investire 30-40 miliardi nel nostro sistema bancario;
    ci vorrebbe invece un forte intervento pubblico per spingere il settore in direzione di una adeguata politica di sviluppo;
    tutto questo evidenzia un grave vuoto del sistema bancario e finanziario del Paese: l'assenza di una banca pubblica d'investimento che alimenti un flusso di risorse verso la ricostruzione di capacità produttive avanzate, infrastrutture necessarie e le capacità di fornire beni pubblici adeguati alle esigenze del Paese;
    negli ultimi anni a coprire alcune di queste funzioni – in modo improprio – è stata chiamata la Cassa Depositi e Prestiti, che nel breve periodo potrebbe essere riorganizzata per svolgere un ruolo simile, ma nel medio termine è necessario che si costruisca un soggetto specifico adatto a operare in modo flessibile come banca pubblica d'investimento – analogamente a quanti già esiste in quasi tutti i paesi;
    la nuova banca pubblica d'investimento avrebbe un ruolo centrale nello sviluppo di una nuova politica industriale che permetta al Paese di trovare una nuova traiettoria di sviluppo dopo la lunga depressione;
    in effetti, negli ultimi anni la politica industriale è tornata al centro dell'interesse dei governi come strumento chiave per uscire dalla crisi e definire un nuovo modello di sviluppo economico e sociale verso cui indirizzare il sistema produttivo, rendendo disponibili grandi risorse finanziarie da utilizzare per la ricostruzione della base produttiva europea,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità della creazione di una nuova banca pubblica d'investimento.
9/3892/106Marcon, Paglia, Giancarlo Giordano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca d'investimenti

finanziamento pubblico

credito