ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03822/045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 630 del 24/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/05/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/05/2016
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/05/2016


Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/05/2016
D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/05/2016

ACCOLTO IL 24/05/2016

PARERE GOVERNO IL 24/05/2016

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03822/045
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo di
Martedì 24 maggio 2016, seduta n. 630

   La Camera,
   premesso che:
    la scuola dell'infanzia, quale luogo dove si realizza la più forte e armoniosa integrazione sociale e culturale, dove si apprende nella pluralità e nella condivisione e dove si sviluppano il senso di sé ed il valore degli altri, rappresenta un percorso ineludibile per sviluppare in modo globale ed equilibrato la personalità dei bambini;
    è ormai largamente condiviso che l'investimento nel segmento scolastico che accoglie i bambini dai 3 ai 5 anni costituisce un beneficio per l'intero sistema Paese stante anche la rilevanza, ampiamente dimostrata, che assume la frequenza della scuola dell'infanzia ai fini della prevenzione della dispersione e degli abbandoni scolastici;
    a riconoscere tutto questo non è solo la ricerca pedagogica ma anche il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca laddove sottolinea, (con propria nota n. 14/2014): «...l'importanza del coinvolgimento degli alunni della scuola dell'infanzia poiché le cause della dispersione e dei successivi abbandoni (...) hanno le loro radici proprio nei primi anni della scolarizzazione, ove spesso si determina il futuro di ogni alunno in termini di successo o di insuccesso formativo»;
    eppure, nonostante numerosi studi di settore dimostrino che nella quasi totalità dei Paesi dell'OCSE gli studenti esposti all'arricchimento educativo precoce a partire già dell'asilo nido ottengano risultati migliori rispetto agli altri, di contro, nel nostro Paese la questione scuola dell'infanzia sembra essere stata lasciata ai margini dell'agenda politico-istituzionale degli ultimi Governi;
    la generalizzazione della scuola dell'infanzia già contenuta nell'articolo 2, comma 2 della legge 10 febbraio 2000, n. 30 (cosiddetta legge Berlinguer di riforma dei cicli scolastici) è rimasta sulla carta poco più che un'affermazione di principio, piuttosto che un obbiettivo volto ad aiutare l'offerta a crescere e a distribuirsi razionalmente sul territorio secondo princìpi di sussidarietà;
    è necessario quindi perseguire l'obiettivo dell'obbligatorietà della scuola dell'infanzia quale premessa ineludibile di un generale innalzamento dei livelli di istruzione;
    secondo dati del Miur riferibili agli ultimi anni scolastici il 93 per cento dei bambini di tre anni, il 96,6 per cento dei bambini di 4 anni e l'89 per cento dei bambini di cinque anni, frequenta la scuola dell'infanzia, percentuali che dimostrano quanto, in un futuro prossimo, la prospettiva che la quasi totalità dei bambini frequenti la scuola dell'infanzia sia a portata di mano;
    il suddetto risultato è ampiamente raggiungibile implementando, attraverso un intervento statale in grado di correggere le varianze territoriali in termini di offerta formativa, il numero attuali delle sezioni statali, prevedendone 500 l'anno in più per cinque anni;
    il rilancio del sistema scolastico italiano non può prescindere dal rilancio del segmento scolastico dedicato alla fascia di età 0-6 anni,

impegna il Governo:

a valutare la possibilità di valorizzare e rafforzare all'interno del sistema integrato di istruzione la scuola dell'infanzia attraverso un piano quinquennale di generalizzazione sia qualitativa che quantitativa della stessa che preveda l'istituzione di 500 nuove sezioni all'anno di scuole dell'infanzia statali, dai tre ai sei anni introducendo gradualmente l'obbligo scolastico a partire dai tre anni di età.
9/3822/45. (Testo modificato nel corso della seduta)  Pannarale, Giancarlo Giordano, Nicchi, Gregori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nuova pedagogia

riforma scolastica

fanciullo