ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03822/044

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 630 del 24/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/05/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/05/2016
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/05/2016


Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/05/2016
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

INVITO AL RITIRO IL 24/05/2016

PARERE GOVERNO IL 24/05/2016

NON ACCOLTO IL 24/05/2016

PARERE GOVERNO IL 24/05/2016

RESPINTO IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03822/044
presentato da
DURANTI Donatella
testo di
Martedì 24 maggio 2016, seduta n. 630

   La Camera,
   premesso che:
    quella di cui all'articolo 1 del provvedimento si appalesa come un'ennesima misura tampone, incapace di porre fine al calvario occupazionale che fino ad oggi hanno subìto quei lavoratori impiegati sia dagli anni Ottanta nei cc.dd. «appalti storici» dei servizi di pulizia e manutenzione degli edifici scolastici;
    in particolare, l'articolo 1, comma 1, autorizza la spesa di 64 milioni di euro per l'anno 2016 per assicurare la prosecuzione dal 1o aprile 2016 al 30 novembre 2016 del c.d. programma «Scuole belle»;
    il programma «Scuole belle» è stato elaborato a seguito dell'accordo sottoscritta il 28 marzo 2014 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al fine di avviare a definitiva soluzione alla suddetta problematica occupazionale conseguente alle riduzioni degli affidamenti derivanti dalle espletate gare CONSIP e riguardante i lavoratori ex LSU e quelli appartenenti alle ditte dei c.d. «appalti storici». A tale scopo il MIUR nell'ambito del più ampio programma per l'edilizia scolastica facente capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri – avrebbe utilizzato risorse complessive pari a 450 milioni di euro, a decorrere dal 1o luglio 2014 e fino al 30 marzo 2016, da impiegare per lo svolgimento, da parte del personale adibito alla pulizia nelle scuole, di ulteriori attività consistenti in interventi di ripristino del decoro e della funzionalità degli immobili adibiti ad edifici scolastici;
    i suddetti lavoratori costituiscono una platea di oltre 21.000 persone concentrate per oltre il 50 per cento nelle regioni del Sud. Alcuni di loro provengono dai cosiddetti «appalti storici», essendo impiegati in questo settore sin dagli anni Ottanta, mentre altri, la maggior parte, sono appunto gli ex LSU, e cioè lavoratori disoccupati o cassaintegrati che nel 2001 il governo Prodi decise di stabilizzare all'interno delle scuole per i lavori di pulizia, impegnandosi a stanziare ogni anno le risorse necessarie per mantenerli;
    la loro condizione occupazionale nel corso degli anni è andata complicando: le opere di pulizia all'interno degli edifici scolastici sono state infatti, prima sottratte agli enti locali e poi, nel 2007, esternalizzate; a ciò deve aggiungersi che l'ultima gara Consip, quella del 2011, si è svolta al massimo ribasso (in alcuni casi anche del 30-50 per cento) inducendo le ditte aggiudicatarie a presentare un piano di consistente riduzione dell'orario di lavoro: si tratta della Dussmann in Puglia e Toscana; della Manutencoop in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Trentino Alto-Adige; e del consorzio Rti in Sardegna, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Valle D'Aosta, Piemonte e Liguria; nelle rimanenti regioni la gara non è stata completata;
    la riduzione delle ore di impegno e, di conseguenza, della retribuzione del personale di pulizia, hanno ulteriormente aggravato la situazione, così che gli interventi hanno interessato, a partire dal 1o luglio 2014, soltanto quelle scuole che avevano esternalizzato il servizio (circa 18.000 plessi scolastici su un totale di oltre 41.000, pari a circa il 43 per cento), ed avevano sottoscritto contratti con consorzi e ditte di pulizie che a loro volta, dal 1o gennaio 2000 ed a seguito della legge n. 124 del 1999, avevano preso in carico per legge «provvisoriamente» tutti quegli ex LSU già assunti dagli enti locali ed utilizzati nelle scuole come addetti alle pulizie;
    questi ultimi interventi, proprio in quanto finalizzati al mantenimento del trattamento economico dei lavoratori ex LSU, ne hanno rispecchiato più o meno fedelmente la distribuzione numerica sul territorio a prescindere dall'effettivo fabbisogno di «bellezza/manutenzione» dei singoli edifici scolastici, spesso neppure richiesti dai dirigenti scolastici;
    dal mese di luglio 2014, dunque, sono state queste scuole, i direttori dei servizi generali e amministrativi e i dirigenti scolastici a gestire e utilizzare le lavoratrici e i lavoratori degli stessi consorzi e ditte vincitrici degli appalti Consip 2014, «formate/i per l'occasione» a prestare servizio anche in qualità di improvvisati «manutentori», in lavori di piccola manutenzione pagati con risorse gestite direttamente dalle scuole stesse secondo un piano di interventi/distribuzione di risorse predisposto e gestito centralmente dal Miur;
    in seguito, c’è stato un susseguirsi di interventi e temporanei tutti a seguito e sull'orlo della mobilitazione delle lavoratrici e lavoratori tra cassa integrazione e senza certezze di un futuro lavorativo, nonché scuole lasciate sole e in serie in difficoltà;
    l'8 marzo 2016 nel corso di un tavolo di conciliazione MIUR, Presidenza del Consiglio e Organizzazioni sindacali, tenutosi in vista della scadenza del 31 marzo 2016 del programma «Scuole Belle», che nel frattempo ha determinato l'avvio delle procedure di licenziamento per circa 9 mila esuberi, è stato siglato un accordo che contempla una serie di misure quali la proroga del progetto di cui all'articolo 1 del provvedimento «Scuole Belle» e il ricorso agli ammortizzatori sociali sarà possibile dare continuità occupazionale e di tutela del reddito fino al 30 novembre prossimo;
    il fallimento delle esternalizzazioni è indiscutibile sul piano della qualità dei servizi, della trasparenza, della stabilità contrattuale e su quello della sicurezza del lavoro, perché questi lavoratori vengono troppo spesso adibiti a delle mansioni che sono inappropriate e per le quali non hanno la formazione adeguata;
    la questione dei lavoratori socialmente utili impiegati nelle scuole italiane ha pertanto assunto i contorni di un'emergenza sociale alla quale occorre dare una precisa, risolutiva e definitiva risposta, capace di coniugare qualità dei servizi nelle scuole e stabilità del lavoro,

impegna il Governo

a dare definitiva risoluzione alla questione rappresentata in premessa attraverso la reinternalizzazione dei servizi di pulizia e manutenzione degli edifici scolastici e la stabilizzazione di tutti quei lavoratori precari fino ad oggi impiegati in interventi di mantenimento del decoro e funzionalità degli stessi, attraverso un piano straordinario di assunzione che coinvolga anche il personale ATA escluso dalle assunzioni di cui alla legge n. 107 del 2015.
9/3822/44Duranti, Pannarale, Giancarlo Giordano, Scotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituto di istruzione

orario di lavoro

edificio pubblico