ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03821/009

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 645 del 30/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 30/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 30/06/2016
PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 30/06/2016


Stato iter:
30/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/06/2016
MORANDO ENRICO VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 30/06/2016

PARERE GOVERNO IL 30/06/2016

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/06/2016

CONCLUSO IL 30/06/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03821/009
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Giovedì 30 giugno 2016, seduta n. 645

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame prevede all'articolo 12, inserito dal Senato, le condizioni per l'accesso all'indennizzo in favore delle vittime di reati intenzionali violenti secondo la Procedura di infrazione 2011/4147 poiché il nostro Paese non ha adempiuto ai propri obblighi ai sensi della direttiva comunitaria 2004/80/CE e quindi soggetto di controversie dinnanzi alla Corte di giustizia e ai tribunali nazionali;
    la direttiva 2004/80/CE, recepita in Italia con il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 204, ma mai interamente applicata, punta a garantire un'armonizzazione delle differenti norme nazionali in materia di indennizzo delle vittime di reato. A tal fine, le disposizioni impongono agli Stati aderenti di tenere indenne ogni vittima (o, se deceduta, le persone a suo carico) che abbia subito gravi pregiudizi al corpo o alla salute causati direttamente da un reato violento intenzionale. Tale indennizzo, a carico dello Stato laddove non possa essere garantito dall'autore del reato, deve essere riconosciuto ad ogni cittadino di uno Stato parte alla convenzione, nonché ai cittadini di uno Stato membro del Consiglio d'Europa residenti permanentemente nello Stato sul cui territorio il reato è stato commesso;
    in base a quanto previsto dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, come aggiornato dall'ultimo decreto 7 maggio 2015 – Adeguamento dei limiti di reddito per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 186 del 12 agosto 2015) – per essere ammessi al patrocinio a spese dello Stato è necessario che il richiedente sia titolare di un reddito annuo imponibile, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a euro 11.528,4;
    nel provvedimento in esame, l'indennizzo è corrisposto alle condizioni che la vittima sia titolare di un reddito annuo, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a quello previsto per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato,

impegna il Governo

a prevedere l'accesso all'indennizzo, equo ed adeguato, in favore delle vittime di reati intenzionali violenti in particolare alle vittime di violenza sessuale e omicidio, a spese dello Stato a prescindere dal reddito risultante dall'ultima dichiarazione.
9/3821/9Brignone, Civati, Andrea Maestri, Matarrelli, Pastorino, Artini, Baldassarre, Bechis, Segoni, Turco, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrocinio

indennizzo

vittima