ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03672/007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 615 del 28/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: CARRESCIA PIERGIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/04/2016


Stato iter:
28/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/04/2016
MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 28/04/2016

PARERE GOVERNO IL 28/04/2016

RITIRATO IL 28/04/2016

CONCLUSO IL 28/04/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03672/007
presentato da
CARRESCIA Piergiorgio
testo di
Giovedì 28 aprile 2016, seduta n. 615

   La Camera,
   premesso che:
    la riforma riguardante la Magistratura onoraria ed i Giudici di Pace prevede una nuova disciplina del loro status;
    è ancora pendente una procedura di infrazione europea in merito alla posizione dei detti Giudici; (n. rif. CHAP (2015) 00364, trasferita con rif. 7779/15/EMPL al sistema EU-PILOT della Commissione);
    il mancato allineamento della cessazione dal servizio con quella dei Magistrati ordinari al compimento del settantesimo anno di età rischia di porsi come una disparità di trattamento e di contrarietà alla normativa europea in quanto non consente il raggiungimento dell'età pensionabile dei magistrati onorari e dei Giudici di Pace in servizio;
    il superamento del cottimo che prevede una penalizzazione dei Giudici di Pace (GdP) in compensazione ai Giudici Onorari di Tribunale (GOT) e Vice Procuratori Onorari (VPO) è una reformatio in peius per i GdP stessi e non appare comunque chiara l'entità dell'indennità fissa e di quella variabile che dovrebbe applicarsi ai suddetti Giudici;
    è prevista una parte incentivante condizionata al raggiungimento di obiettivi il che potrebbe configurare una lesione dell'autonomia della magistratura; tale criticità potrebbe essere superata assumendo a parametro l'indennità di un Magistrato di Tribunale che ha superato la prima valutazione di professionalità, calibrando la posizione tra chi svolge la funzione giudicante rispetto alla funzione inquirente;
    la disciplina sulla previdenza, oggi assolta personalmente dal GdP iscritti alla cassa degli Avvocati, non contempla la possibilità di contribuzione da parte dell'Amministrazione giudiziaria e potrebbe perciò porsi in contrasto con i principi dettati dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che ha sancito la contrarietà di un sistema previdenziale a carico dei magistrati (cfr. C-393/10 del 01/03/2012);
    l'Associazione Nazionale Giudici di Pace (ANGdP) ha attivato un ricorso (n. 102/2013) al Comitato Europeo dell'Uguaglianza e dei diritti sociali-Direzione Diritti Umani Consiglio d'Europa nei confronti dell'Italia avente ad oggetto il riconoscimento per la Magistratura di Pace del diritto previdenziale;
    il venir meno della funzione di Coordinatore dell'Ufficio da parte dei GdP ed ora attribuita al Presidente del Tribunale, potrebbe prestarsi a profili di criticità costituzionale in quanto l'Ufficio del Giudice di Pace, primo gradino della Magistratura, sarà governato dal Presidente del Tribunale che è anche Giudice dell'appello;
    è opportuno che nell'attuazione della delega siano fugati tutti i dubbi e le criticità esistenti sia in termini di costituzionalità sia di conformità agli indirizzi dell'Unione europea,

impegna il Governo

a valutare la possibilità, in sede di applicazione delle delega, di adottare norme volte ad assicurare tutte le garanzie costituzionali e di piena conformità agli indirizzi comunitari relativi alla Magistratura Onoraria e di Pace.
9/3672/7Carrescia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

magistrato

diritti umani

diritto comunitario