ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03249/002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 472 del 30/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 30/07/2015
CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 30/07/2015
AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2015
SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2015
PICCHI GUGLIELMO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/07/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2015
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 30/07/2015
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 30/07/2015


Stato iter:
30/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/07/2015
ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 30/07/2015

PARERE GOVERNO IL 30/07/2015

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/07/2015

CONCLUSO IL 30/07/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03249/002
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Giovedì 30 luglio 2015, seduta n. 472

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge n. 99 del 2015 autorizza a decorrere dal 27 giugno 2015 e fino al 30 settembre 2015, la spesa di euro 26.000.000 per la partecipazione di personale militare all'operazione militare dell'Unione europea nel Mediterraneo Centromeridionale denominata EUNAVFOR MED, approvata dal Consiglio dell'Unione europea il 18 maggio 2015 con decisione PESC 2015/778 e avviata con decisione dello stesso Consiglio PESC 2015/972 del 22 giugno 2015;
    con tale operazione, secondo quanto recita la decisione PESC 2015/778, «l'Unione conduce un'operazione di gestione militare della crisi che contribuisce a smantellare il modello di business delle reti di traffico e della tratta di esseri umani nel Mediterraneo Centromeridionale, realizzata adottando misure sistematiche per individuare, fermare e mettere fuori uso imbarcazioni e mezzi usati o sospettati di essere usati dai passatori o dai trafficanti, in conformità del diritto internazionale applicabile, incluse l'UNCLOS e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite»;
    quanto al mandato, di cui all'articolo 2 della medesima decisione, EUNAVFOR MED opera conformemente agli obiettivi politici, strategici e politico-militari figuranti nel concetto di gestione della crisi approvato dal Consiglio ed è condotta in tre fasi successive e in conformità con il diritto internazionale;
    nella prima fase, attualmente in corso, si procederà all'individuazione ed al monitoraggio delle reti di migrazione attraverso la raccolta di informazioni e il pattugliamento in alto mare; nella seconda fase potranno essere effettuati, alle condizioni previste dal diritto internazionale, fermi, ispezioni, sequestri e dirottamenti in alto mare di imbarcazioni sospettate di essere usate per il traffico e la tratta di esseri umani e, conformemente alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o al consenso dello Stato costiero interessato, nelle acque territoriali e interne di tale Stato; nella terza fase, infine, sempre in conformità con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o con il consenso dello Stato costiero interessato, potranno essere adottate tutte le misure necessarie nei confronti delle imbarcazioni e relativi mezzi sospettati di essere usati per il traffico e la tratta di esseri umani, nel territorio di tale Stato, anche mettendoli fuori uso o rendendoli inutilizzabili;
    richiamate, inoltre, le comunicazioni del Governo, rese il 25 giugno scorso davanti alle Commissioni difesa della Camera e del Senato, sulla partecipazione dell'Italia all'operazione militare dell'Unione europea nel Mediterraneo Centro Meridionale, in cui è emerso come l'operazione EUNAVFOR MED sia stata deliberata in sede europea ad esito del dell'impegno costante e di lunga durata profuso dal nostro Paese, da ultimo con la missione Mare Sicuro, a tutela della vita dei migranti e profughi in mare, grazie alla predisposizione di articolati dispositivi di ricerca e soccorso in mare attraverso cui si è provveduto al salvataggio di migliaia di naufraghi migranti e profughi di guerre, torture, gravi carestie e vittime della tratta di esseri umani, provenienti per lo più dall'area subsahariana ma sempre più anche dai Paesi – Siria e Iraq – colpiti dall'aggressione del terrorismo radicale del Daesh;
    da tale impegno è derivato il rafforzamento dell'azione dell'agenzia FRONTEX, con il noto incremento dell'attività dell'operazione TRITON. Successivamente, su proposta dell'Alta Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, il Consiglio europeo ha ribadito, il 20 aprile scorso, il forte impegno ad agire al fine di evitare tragedie umane derivanti dal traffico di esseri umani attraverso il Mediterraneo, pervenendo, poi, alla decisione assunta lo scorso 18 maggio;
    in merito all'avverarsi delle condizioni necessarie per il passaggio alle fasi successive alla prima nella gestione del mandato di EUNAVFOR MED, quanto alla risoluzione delle Nazioni Unite, presentata dall'Italia al Consiglio di Sicurezza per il tramite del Regno Unito, essa potrà includere la considerazione di un più ampio contesto geopolitico regionale;
    quanto alla condizione alternativa del consenso dello Stato costiero, essa chiama in causa il negoziato in corso, condotto dal Rappresentante Speciale dell'ONU Bernardino Leon, per la formazione di un governo di unità nazionale in Libia, da cui solo potrà dipendere l'espressione di un consenso unitario;
    in entrambi i casi, come anche emerso nel corso dell'esame in sede referente e condiviso dai gruppi di maggioranza e di opposizione, si tratterebbe di eventi così importanti che necessariamente richiederebbero soprattutto nel nostro Paese una riflessione approfondita in sede politica, in stretta sinergia interistituzionale tra Governo e Parlamento, per una valutazione sul nuovo contesto;
    ciò è stato peraltro prospettato in occasione dell'audizione della Ministra della difesa, Roberta Pinotti, presso la Commissione Affari costituzionali del Senato del 21 luglio 2015 nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui temi dell'immigrazione, in cui la Ministra ha affermato che il Parlamento sarà comunque preventivamente informato riguardo al momento del passaggio dalla prima alla seconda fase della missione EUNAVFOR MED, e ciò anche in ragione dei diversi assetti e risorse che sarebbe necessario approntare;
    richiamato infine l'esame in corso al Senato del progetto di «legge quadro» sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, già licenziato dalla Camera, che contempla l'obbligo per il Governo di comunicare alle Camere le missioni deliberate al fine di consentire il dibattito e l'adozione degli opportuni atti di indirizzo a fini autorizzatori,

impegna il Governo:

   a prevedere che all'avvenuta adozione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU o dell'avvenuto consenso dello Stato costiero interessato di cui all'articolo 2, comma 2, lettera b), punto ii) – seconda fase – e c) – terza fase – della decisione PESC 2015/778 del 18 maggio 2015, la partecipazione dell'Italia alla missione in oggetto, deliberata dal Governo ai sensi dell'articolo 11 della Costituzione, sia comunicata alle Camere, in modo che tempestivamente queste la discutano e, con appositi atti di indirizzo, secondo le norme dei rispettivi regolamenti, la autorizzino;
   a prevedere l'indicazione, nelle sue comunicazioni alle Camere, per la missione in oggetto, dell'area geografica di intervento, degli obiettivi, della base giuridica di riferimento, della composizione degli assetti da inviare, compreso il numero massimo delle unità di personale coinvolte, nonché della durata programmata e del fabbisogno finanziario.
9/3249/2Frusone, Artini, Causin, Amendola, Scanu, Picchi, Palazzotto, Duranti, Rabino, Locatelli, Fitzgerald Nissoli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione ONU

traffico di persone

regione costiera