ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02915/079

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARI ALAN PARTITO DEMOCRATICO 18/03/2015


Stato iter:
18/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/03/2015
ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/03/2015

ACCOLTO IL 18/03/2015

PARERE GOVERNO IL 18/03/2015

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/03/2015

CONCLUSO IL 18/03/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02915/079
presentato da
FIORIO Massimo
testo di
Mercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

   La Camera,
   premesso che:
    l'Imu sui terreni agricoli ha subito, nel corso degli ultimi anni, numerose modifiche; introdotta in via «sperimentale» con la legge n. 201 del 2011, è stata abolita nel 2013 e reintrodotta con la legge numero 89 del 2014;
    le conseguenti incertezze e modifiche sugli importi della tassazione, sulle modalità di pagamento e sui criteri utilizzati per individuare i terreni esenti o parzialmente esenti hanno creato numerosi disagi ai contribuenti, agli agricoltori ed alle amministrazioni comunali;
    su sollecitazione di numerosi parlamentari anche con atti di indirizzo e di controllo, delle associazioni di categoria interessate e dell'Anci, il Governo è intervenuto con il decreto-legge in esame (Conversione in legge del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 4, recante misure urgenti in materia di esenzione Imu) rivedendo i criteri di applicazione dell'Imu sui terreni agricoli prevedendo una revisione delle esenzioni basata, in gran parte, sui dati altimetrici Istat;
    la modifica introdotta dal Senato, al comma 1-bis dell'articolo 1 del provvedimento in esame, che dispone una detrazione di 200 euro dall'Imu dovuta per i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, rimane ad oggi insufficiente dal momento che, secondo elaborazioni statistiche elaborate dalle associazioni agricole, l'intera produzione dei singoli terreni agricoli non sarebbe in grado nemmeno di ripagare l'imposta municipale;
    è quindi necessaria una ulteriore revisione dei parametri, a partire dall'eliminazione dell'altimetria della casa comunale quale unico criterio di esenzione e la valutazione della natura socio economica, della redditività dei terreni, delle caratteristiche orografiche del suolo e del rischio idrogeologico delle zone soggette all'imposta;
    il dibattito parlamentare e le istanze delle associazioni di categoria hanno infatti evidenziato come i terreni agricoli rappresentino per le aziende un essenziale bene strumentale e non una accessoria rendita patrimoniale;
    va inoltre segnalato come le detrazioni e le esenzioni, presenti nel provvedimento in esame, non riguardino settori del mondo agricolo vitali e spesso oggetto di attenzione del Governo e del Parlamento, come le terre gestite da agricoltori «under 40» (la cui presenza è indispensabile per garantire un effettivo ricambio generazionale del comparto), l'agricoltura biologica (che ha prodotto notevoli aumenti di occupati e fatturato negli ultimi anni), o l'agricoltura sociale (che rappresenta anche un presidio socio sanitario rilevante ed una opportunità di lavoro per alcune categorie svantaggiate). È quindi evidente che una ulteriore tassazione nei confronti delle categorie sopraindicate, rischi non solo di vanificare ogni sforzo che il Legislatore ha operato per incentivarne produzione e redditività ma possa addirittura causare la cessazione di attività di alcune aziende, soprattutto di piccole dimensioni o di carattere «familiare» (peraltro una tipologia di impresa molto diffusa in tutto il territorio nazionale);
    non va poi dimenticato come il dissesto idrogeologico ed i cambiamenti climatici causino ogni anno, anche nel nostro Paese, numerosi danni soprattutto alle colture ed ai terreni agricoli. È evidente che tali danni, soprattutto alle colture, non si risolvono con la cessazione dello stato emergenziale ma hanno ripercussioni economiche ed occupazionali con un'ampia durata temporale. Risulta quindi necessario prevedere forme di esenzione dall'Imu per quei terreni che a causa di disastri naturali, perdono per lunghi periodi di tempo redditività;
   considerato che:
    il decreto ministeriale del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali numero 1678 del 2006 ha istituito la «Commissione tecnica sulla fiscalità in agricoltura» avente il compito di monitorare la situazione e di formulare proposte di modifica della legislazione fiscale con particolare riferimento alla semplificazione degli adempimenti per le aziende agricole;
    tale commissione tecnica, istituita presso il Capo di Gabinetto del Ministro – Ufficio Legislativo, è composta da rappresentanti del Parlamento, dalle associazioni di categoria e da esperti del settore fiscale;
    tale commissione ad oggi non è stata riconfermata,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di promuovere l'istituzione, nel prossimo provvedimento utile, di una nuova Commissione tecnica sulla fiscalità in agricoltura con l'obiettivo di individuare linee concertate di attuazione dell'Imu agricola basata su criteri di esenzione ed agevolazione capaci di promuovere una effettiva perequazione fiscale coerente con condizioni socio – economiche ed agrarie, delle caratteristiche orografiche del suolo, del rischio idrogeologico dei territori e della loro effettiva redditività.
9/2915/79. (Testo modificato nel corso della seduta) Fiorio, Ferrari.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fiscalita'

proposta di legge

conseguenza economica