ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02915/031

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE GIROLAMO NUNZIA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 18/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIANCHI DORINA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
PIZZOLANTE SERGIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
BERNARDO MAURIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
BOSCO ANTONINO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
TANCREDI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
ADORNATO FERDINANDO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
ALLI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
BUTTIGLIONE ROCCO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
CERA ANGELO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
CICCHITTO FABRIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
D'ALIA GIANPIERO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
DE MITA GIUSEPPE AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
GAROFALO VINCENZO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
MINARDO ANTONINO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
MISURACA DORE AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
PICCONE FILIPPO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
ROCCELLA EUGENIA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
SAMMARCO GIANFRANCO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
SCOPELLITI ROSANNA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015
VIGNALI RAFFAELLO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015


Stato iter:
18/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/03/2015
ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/03/2015

ACCOLTO IL 18/03/2015

PARERE GOVERNO IL 18/03/2015

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/03/2015

CONCLUSO IL 18/03/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02915/031
presentato da
DE GIROLAMO Nunzia
testo di
Mercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

   La Camera,
   premesso che:
    l'IMU nelle sue varie componenti, trova origine negli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, applicativo della legge n. 42 del 2009 sul Federalismo fiscale, a sua volta attuativa dell'articolo 119 della Costituzione, che concerne l'autonomia di entrata e di spesa di comuni, province, città metropolitane e regioni. In tale ambito il gettito, le aliquote (salva l'eventuale determinazione dei minimi e dei massimi) e le esenzioni dovrebbero essere esclusiva competenza dei comuni;
    il provvedimento in esame, nell'incrementare il gettito IMU sui terreni agricoli di 268,65 milioni, dispone la riduzione del Fondo di solidarietà comunale per una somma equivalente. Prevede inoltre aliquote e ed esenzioni rispetto alle quali i comuni non possono derogare;
    le materie dell'agricoltura e della gestione del territorio risultano, sia nell'attuale ordinamento, che in quello che si prefigura nella riforma costituzionale in corso di esame, di competenza regionale; l'imposizione fiscale sui terreni agricoli dovrebbe essere pertanto integralmente devoluta ai Comuni, fatte salve le prerogative regionali;
    tale non può definirsi l'IMU agricola di cui al provvedimento in esame che si configura, per coloro che non ne sono esenti, come una sorta di tassa patrimoniale basata su un reddito presunto derivato da valori catastali, in contrasto con i principi di territorialità, sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza che sono contemplati dalla legge n. 42 del 2009;
    l'agricoltura italiana è uno dei comparti più dinamici dell'economia nazionale e la sua vitalità sta avendo effetti estremamente positivi sulla bilancia commerciale e sull'occupazione; nell'attuale fase economica depressiva il comparto agricolo nazionale sta quindi svolgendo una funzione essenziale in termini produttivi e di rilancio economico-sociale; non è pertanto opportuno gravarlo con una imposta che non tenga conto delle diverse realtà socio-economiche,

impegna il Governo:

   a valutare la possibilità di prevedere, in tempi rigidi, nelle forme e nei modi opportuni, che l'imposizione fiscale sui terreni ritorni al suo originario spirito di imposta federalista, integralmente devoluta nella sua eventuale determinazione e nell'attribuzione del gettito ai Comuni, prevedendo che:
    sia modulabile secondo la redditività dei terreni, la loro marginalità e la condizione socio-economica delle aree in cui insistono;
    sia utilizzabile per ingenerare comportamenti virtuosi nei proprietari dei terreni, sia in termini di utilizzo produttivo dei terreni, che in termini di stimolo all'esecuzione delle opere contrasto al dissesto idrogeologico che la legge impone a carico dei proprietari.
9/2915/31. (Testo modificato nel corso della seduta) De Girolamo, Dorina Bianchi, Pizzolante, Bernardo, Bosco, Tancredi, Adornato, Alli, Binetti, Buttiglione, Calabrò, Causin, Cera, Cicchitto, D'Alia, De Mita, Garofalo, Minardo, Misuraca, Pagano, Piccone, Roccella, Sammarco, Scopelliti, Vignali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica fiscale

condizione economica

utilizzazione del terreno