Legislatura: 17Seduta di annuncio: 382 del 26/02/2015
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2015 BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2015 SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE GOVERNO 26/02/2015 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) PARERE GOVERNO 26/02/2015 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 26/02/2015
DISCUSSIONE IL 26/02/2015
ACCOLTO IL 26/02/2015
PARERE GOVERNO IL 26/02/2015
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 26/02/2015
CONCLUSO IL 26/02/2015
La Camera,
premesso che:
l'articolo 1 dispone l'ammissibilità al regime dell'amministrazione straordinaria per le imprese che gestiscono almeno uno stabilimento industriale «di interesse strategico nazionale in crisi» e, pertanto, ammette l'applicabilità del medesimo ad ILVA S.p.A;
le suddette disposizioni indicano che la garanzia sui crediti pregressi sarà applicata soltanto ai cosiddetti «fornitori strategici», mentre per i «fornitori non strategici», vale a dire le aziende dell'indotto, la procedura concorsuale può comportare l'esigibilità del pregresso fino al 30 per cento dei crediti, secondo le disposizioni del giudice;
numerose imprese che operano nel settore della manutenzione, della fornitura di servizi, dei trasporti e della logistica, che, in questi anni di crisi dello stabilimento dell'ILVA, hanno comunque consentito la continuità dell'attività produttiva in una situazione di enorme tensione economica, finanziaria e sociale, sono in forte allarme;
circa 200 imprenditori dell'indotto dell'Ilva hanno recentemente manifestato chiedendo l'intervento del Governo al fine di essere rassicurati sul pagamento del pregresso messo in pericolo dalle modifiche introdotte al decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 347, la cosiddetta legge Marzano relativa alla ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza;
la mancata tutela della posizione delle imprese che vantano ancora una elevata esposizione di crediti nei confronti dell'Ilva, è stimata tra i 350 e i 600 milioni di euro;
gli imprenditori saranno costretti al blocco delle loro attività nell'Ilva, con il conseguente licenziamento di 3 mila dipendenti, anche alla luce dell'allarme delle associazioni sindacali, a giudizio delle quali la misura paventata è da ritenersi a totale carico delle aziende, sia dal punto di vista retributivo sia da quello contributivo,
impegna il Governo
per quanto di propria competenza ad adottare azioni volte a favorire per tutte le aziende per la manutenzione logistica, trasporto e di tutti i servizi di supporto alla produzione generalmente qualificati come indotto ILVA, fornitrici di beni e servizi, il saldo dei crediti maturati sia antecedentemente alla richiesta dell'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, sia nel corso dell'esercizio dell'impresa.
9/2894/75. (Testo modificato nel corso della seduta). Cominardi, Alberti, Basilio, Sorial.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):licenziamento collettivo
soppressione di posti di lavoro
societa' di servizi