ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02447/008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 251 del 24/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014


Stato iter:
24/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/06/2014
DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 24/06/2014

PARERE GOVERNO IL 24/06/2014

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/06/2014

CONCLUSO IL 24/06/2014

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02447/008
presentato da
DAGA Federica
testo di
Martedì 24 giugno 2014, seduta n. 251

   La Camera,
   premesso che:
    in relazione allo stato di emergenze nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, e al fine di adottare le necessarie misure straordinarie per il risanamento ambientale idrogeologico e di regimazione idraulica in alcune zone del territorio della regione Campania e nella città di Napoli, sono state emanate ordinanze di protezione civile e sono nominati commissari delegati il presidente della regione Campania ed il prefetto di Napoli sin dalla seconda metà degli anni novanta;
    per quanto riguarda più specificatamente la gestione degli impianti di collettamento e depurazione nella regione Campania, con l'ordinanza di protezione civile n. 2948 del 25 febbraio 1999 è stata affidata al Presidente della regione Campania pro-tempore – Commissario delegato, la progettazione e realizzazione delle integrazioni e degli adeguamenti funzionali dei sistemi di collettamento e depurazione degli impianti di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni e Cuma;
    in forza dei poteri conferiti con l'ordinanza citata nel punto precedente, il Commissario Delegato, nel 2003, ha affidato – previo svolgimento di un'apposita gara d'appalto – alla società Termomeccanica, che ha poi costituito la Hydrogest Campania S.p.A., la concessione, di durata quindicennale, avente ad oggetto i lavori per l'adeguamento e/o la realizzazione nonché la gestione degli impianti di depurazione a servizio dei comuni elencati sopra;
    a partire dal 2006 – con l'accordo del Commissariato, della Fibe, dei responsabili della regione Campania e dei gestori dei depuratori – il percolato prodotto nelle discariche campane venne avviato negli stessi depuratori sulla base di quanto disposto con l'ordinanza commissariale del 12 luglio 2006 e con un successivo decreto dirigenziale regionale n. 690 del 17 luglio 2006, ma ancora prima, sin dal mese di gennaio dello stesso anno, anche mediante l'adozione di atti amministrativi apparenti, in quanto illegittimi ed illeciti;
    nonostante ciò, con l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3654/2008, è stato stabilito che, alla data del 31 gennaio del 2008, potevano considerarsi cessate le condizioni all'origine delle precedenti dichiarazioni dello stato di emergenza in materia di bonifiche dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati e di tutela delle acque superficiali;
    in relazione a ciò, con la stessa Ordinanza è stato nominato l'allora Direttore Tecnico dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania quale Commissario delegato con il compito di provvedere, in regime ordinario ed in termini d'urgenza, alla prosecuzione, entro il 31 dicembre 2008, di tutte e iniziative già programmate per il definitivo superamento dell'emergenza;
    in base a quanto disposto dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3654/2008 che affidava al Commissario Delegato il compito di trasferire delle opere e degli interventi alle amministrazioni ed agli enti ordinariamente competenti - la titolarità del rapporto concessorio di durata quindicennale con la Hydrogest Campania S.p.A. è stata trasferita alla regione Campania;
    in seguito al subentro della regione Campania nel rapporto concessorio con la Hydrogest Campania S.p.A, si è instaurato un contenzioso tra le parti – dovuto alle reciproche contestazioni relative ad inadempimenti contrattuali al termine del quale, nel mese di settembre del 2011, è stato imposto all'amministrazione regionale di riprendere in consegna le opere affidate in gestione e di subentrare, al concessionario, nella gestione degli stessi impianti;
    gli impianti – al momento del loro trasferimento alla regione – non soddisfacevano le prescrizioni tecniche e normative e dunque non era possibile procedere all'affidamento in gestione degli stessi impianti se non dopo la realizzazione degli interventi necessari all'adeguamento alla normativa vigente in materia;
    allo stesso tempo le condizioni in cui si trovavano gli impianti costituivano una vera e proprie minaccia per la tutela dell'ambiente, della salute ed igiene pubblica, e pertanto – con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 4022 del 9 maggio 2012 – sono state dettate disposizioni urgenti per fronteggiare la situazione di criticità negli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni e Cuma nel territorio della regione Campania;
    con l'Ordinanza n. 4022/2012 è stato nominato il Commissario delegato con il compito di subentrare, fino al 31 marzo 2013, nella gestione degli impianti di collettamento e depurazione Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Legni e Cuma alla regione Campania, della quale nelle premesse della stessa ordinanza si constatava «la carenza di una struttura tecnico gestionale interna idonea» e «la giuridica impossibilità, stante i vincoli di bilancio per il contenimento della spesa pubblica, di procedere all'assunzione di personale da adibire al funzionamento ed alta messa a norma degli impianti stessi;
    l'avvio del percolato nei depuratori – effettuato sulla base di un atto autorizzatorio mancante della necessaria istruttoria per l'autorizzazione di un depuratore a ricevere percolato e senza alcun controllo effettivo sul rispetto dei parametri e dei limiti stabiliti – ha fatto si che, come detta dal dottor Giuseppe Noviello, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli audito dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, istituita con legge n. 6 del 2009, di fatto «il percolato entrava nei depuratori e ne usciva così com'era per andare a mare, violando tutti i parametri di legge»;
    in relazione al procedimento giudiziario sul presunto illecito smaltimento del percolato prodotto dai Cdr e dalle discariche della Campania, meglio noto come «Marea nera» – inizialmente condotta dalla Procura di Napoli e successivamente assegnato alla direzione distrettuale antimafia in co-delega con la procura ordinaria – la stessa Procura di Napoli, nel dicembre del 2013, ha contestato ai responsabili della catena di comando operante durante la gestione commissariale reati gravissimi che vanno dal traffico organizzato di rifiuti all'associazione per delinquere;
    nell'avviso di conclusione delle indagini, la pubblica accusa imputa ai responsabili della gestione commissariale comportamenti funzionali a creare un'apparente situazione di legittimità per lo smaltimento del percolato in impianti di depurazioni inidonei – dei quali si attestava falsamente una inesistente capacità depurativa residua – e condotte gravemente omissive per quel che riguarda i controlli sulla gestione degli impianti;
    il decreto-legge 12 maggio 2014, n. 73 recante misure urgenti di proroga di Commissari per il completamento di opere pubbliche – così come modificato in sede di conversione in legge dal Senato ha stabilito, all'articolo 3, che nelle more del completamento, da parte della regione Campania, delle attività per l'affidamento della gestione degli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Legni, Cuma e impianti di grigliatura e derivazioni di Succivo, le disposizioni della citata Ordinanza n. 4022/2012 e successive modificazioni nonché i provvedimenti presupposti, conseguenti e connessi alla medesima, continuano a produrre effetti fino al 30 novembre 2014;
    sono, dunque, in corso di predisposizione gli atti amministrativi di natura tecnica, legale ed economico-contabile – di competenza della regione Campania – da adottare al fine di espletare le procedure necessarie, e previste dalla normativa vigente, per l'affidamento delle gestioni degli impianti di collettamento e depurazione a servizio dei Comuni citati in precedenza;
    la gestione degli impianti in questione deve garantire la compatibilità ambientale delle attività depurative e assicurarne la conformità ai criteri di sicurezza ambientale e sanitaria definiti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, tenendo adeguatamente conto delle condizioni nelle quali si trovano i corpi idrici superficiali recettori in seguito allo sversamento incontrollato negli stessi del percolato proveniente dalle discariche campane;
    nello stesso articolo 3 del decreto-legge 73 del 2014 – così come modificato in sede di conversione in legge dal Senato – è stato stabilito che il Commissario delegato invia al Parlamento, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, con periodicità semestrale e al termine dell'incarico commissariale, un rapporto contenente la relazione sulle attività svolte e sull'entità dei lavori ancora da eseguire e la rendicontazione contabile delle spese sostenute in relazione alla gestione commissariale,

impegna il Governo:

   affinché il rapporto che il Commissario Straordinario è tenuto a inviare, in base all'articolo 3 comma 1-bis del decreto-legge 73 del 2014, all'esame della Camera – contenga anche:
    a) un'anagrafe degli interventi, delle attività e dei lavori in corso di esecuzione ovvero da eseguire con l'indicazione dello stato di avanzamento procedurale, fisico e finanziario e un cronoprogramma degli stessi interventi attività e lavori;
    b) una relazione sul risultati delle attività di controllo e monitoraggio effettuato sulle acque reflue avviate agli impianti in questione e sulla qualità delle acque dei corpi idrici superficiali recettori ad esito della depurazione, e sulle misure e le prescrizioni adottate e/o da adottare per prevenire danni all'ambiente e per salvaguardare la salute pubblica;
    c) una relazione sulla sorveglianza e sulla situazione epidemiologica con particolare riferimento all'esposizione della popolazione a malattie correlate al cattivo funzionamento degli impianti di depurazione e all'utilizzo illegale di quest'ultimi per il trattamento del percolato;
   affinché in tutti gli avvisi, i bandi o le lettere di invito che il Commissario Straordinario dovrà eventualmente pubblicare per l'acquisizione di beni e servizi nell'esercizio dei poteri conferitigli dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio n. 4022/2012, venga previsto – in base all'articolo 1 comma 17 della legge 6 novembre 2012, n. 190 – che il mancato rispetto delle clausole contenute nei protocolli di legalità o nei patti di integrità costituisce causa di esclusione dalla gara;
   a valutare l'opportunità che – in conformità a quanto disposto dall'articolo 5 commi 4-ter e 4-quater della legge 24 febbraio 1992, n. 225 «Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile» – prima dello scadere del termine del 30 novembre 2014, venga emanata, con la necessaria intesa della Regione Campania, un'Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile che disciplini il subentro della stessa regione Campania al Commissario Delegato;
   a valutare l'opportunità che l'ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, di cui all'articolo 5 commi 4-ter e 4-quater della legge 225 del 1992, richiamata nel punto precedente, preveda:
    a) adeguate forme di controllo, per un periodo di tempo da stabilire, rispetto all'adeguatezza, all'efficienza e all'efficacia dell'azione che la regione Campania condurrà direttamente o mediante affidamento a terzi, visti i pericoli gravi e rilevanti per l'integrità dell'ambiente e della salute derivanti dal mancato superamento della situazione di criticità negli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni e Cuma;
    b) adeguate forme di controllo rispetto alle clausole contrattuali che nei bandi per l'affidamento della gestione impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni a Cuma, la regione Campania deve introdurre a garanzia della piena funzionalità dei meccanismi di controllo sull'attività dei gestori, e della effettiva e piena sanzionabilità di quest'ultimi, in caso di violazione delle regole contrattuali sottoscritte e della normativa vigente in materia di appalti pubblici e di tutela dell'ambiente e della sanità pubblica;
    c) la definizione di un apposito sistema di sorveglianza ambientale e sanitaria dell'area servita dagli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni, e Cuma e bagnata e/o attraversata dai corpi idrici superficiali nei quali confluiscono le acque trattate negli stessi impianti.
9/2447/8Daga, Mannino, Sibilia, Busto, De Rosa, Micillo, Segoni, Terzoni, Zolezzi.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2002 0289

EUROVOC :

Campania

controllo sanitario

deposito dei rifiuti

protezione civile

prevenzione dell'inquinamento

protezione dell'ambiente

protezione delle acque