Legislatura: 17Seduta di annuncio: 247 del 17/06/2014
Primo firmatario: MANNINO CLAUDIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014 SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 17/06/2014 MORANDO ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 17/06/2014 Resoconto MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 17/06/2014 Resoconto MORANDO ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/06/2014
ACCOLTO IL 17/06/2014
PARERE GOVERNO IL 17/06/2014
DISCUSSIONE IL 17/06/2014
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/06/2014
CONCLUSO IL 17/06/2014
La Camera,
premesso che:
il decreto in esame all'articolo 48, comma 1, stabilisce che, ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, non saranno considerate le spese sostenute dai Comuni per interventi di edilizia scolastica;
al comma 1 dello stesso articolo 48, il decreto stabilisce che l'esclusione è ammessa nel limite massimo di 122 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 e che ne beneficeranno i Comuni individuati, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da emanare entro il 15 giugno 2014;
lo stesso decreto all'articolo 1, comma 2, dispone, nell'ambito della programmazione nazionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione relativa al periodo 2014-2020, l'assegnazione di 300 milioni di euro per la finalità e gli interventi di cui all'articolo 18 comma 8- ter del decreto-legge n. 69 del 2013, e dunque per l'attuazione di misure urgenti in materia di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali, con particolare riferimento a quelle in cui e’ stata censita la presenza di amianto;
al comma 2 dello stesso articolo 2, il decreto stabilisce che – previa verifica dell'utilizzo delle risorse assegnate nell'ambito della Programmazione 2007-2013 del Fondo per lo sviluppo e la coesione e di quelle destinate ai piani stralcio del programma di messa in sicurezza degli edifici scolastici – il CIPE assegni i previsti 300 milioni «in relazione ai fabbisogni effettivi e sulla base di un programma articolato per territorio regionale e per tipologia di interventi»;
con la legge n. 244 del 2007, è stato istituito il «Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici», con l'obiettivo di finanziare gli interventi finalizzati ad eliminare i rischi per la salute pubblica derivanti dalla presenza di amianto negli edifici pubblici prevedendo una dotazione, per il 2008, di 5 milioni di euro, revocata in seguito con un successivo provvedimento legislativo;
con riferimento al citato Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici, la stessa legge n. 244 del 2007 ha previsto l'approvazione un programma decennale nell'ambito del quale dovevano essere attribuita una priorità agli interventi per la messa in sicurezza, tra gli altri, degli edifici scolastici ed universitari;
il numero edifici scolastici nei quali è stata rilevata la presenza di amianto è stimato tra le 2.000 e le 3.000 unità, e dunque diverse centinaia di migliaia di alunni risultano esposti all'amianto nonostante la produzione, la commercializzazione e l'uso di questo materiale killer siano stati messi al bando, in Italia, da più di 22 anni;
la stima sopracitata restituisce un numero largamente sottodimensionato degli edifici scolastici interessati dalla presenza dell'amianto, in considerazione del fatto che, nonostante gli obblighi stabiliti e le risorse messe a disposizione per la mappatura degli edifici e delle aree contaminati dalla presenza dell'amianto – con la legge 27 marzo 1992, n. 257 e con la successiva legge 23 marzo 2001, n. 93 – le operazioni di censimento non sono state completate, mancano dati relativi alla mappatura dell'amianto nelle scuole per oltre la metà delle regioni italiane, e ci sono regioni, come la Calabria e la Sicilia, che non hanno ancora trasmesso alcuna informazione al Ministero dell'Ambiente della tutela del territorio e del mare;
il programma decennale, di cui al «Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici», non è stato rifinanziato e dunque, allo stato attuale, risulta disattesa la previsione contenuta nella legge n. 244 del 2007 di procedere prioritariamente alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici ed universitari;
la realizzazione delle opere pubbliche, da parte dei Comuni, avviene sulla base del Programma Triennale delle Opere Pubbliche, di cui all'articolo 128 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e dunque sulla base di una modulazione triennale delle attività amministrative preordinate all'approvazione dei progetti e all'adozione degli impegni di spesa necessari alla realizzazione degli stessi interventi;
possono essere necessari diversi mesi per definire i procedimenti amministrativi preordinati all'approvazione del progetto di un'opera pubblica e per autorizzare – da parte degli organi competenti – l'assunzione dei corrispondenti impegni di spesa,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di reperire, attraverso ulteriori provvedimenti, le risorse necessarie affinché venga data copertura alla disposizione normativa, di cui all'articolo 48 comma 1 del decreto legge in esame, per il triennio 2015-2016-2017.
9/2433/83. (Testo modificato nel corso della seduta) Mannino, Busto, Daga, De Rosa, Segoni, Terzoni, Micillo.
EUROVOC :protezione del consumatore
amianto
edificio pubblico
sostanza pericolosa
istituto di istruzione
limitazione della commercializzazione
comune
lavori pubblici